Xaus fa il fenomeno
con la vecchia Ducati Non si può dire che a Rubens Xaus difetti il coraggio.
Sullo sconosciuto circuito di Doha, con una guida che definire arrembante
è dire poco, il pilota spagnolo ha infatti regalato alla (vecchia)
Ducati Desmosedici la prima pole, seppure provvisoria, della stagione.
Ci è riuscito guidando, naturalmente, com’è sua consuetudine,
oltre le righe e non solo in senso figurato. In più di una occasione,
infatti, il pilota di D’Antin ha messo le ruote sul cordolo finendo
poi sull’erba artificiale con relativa e conseguente sbandatona
controllata a gas aperto.
Sul suo ritmo ha guidato il solo Colin Edwards (guarda caso un altro ex
Superbike...), che si è fermato però a circa tre decimi,
mentre Gibernau è arrivato a mezzo secondo. Gli altri, tutti gli
altri, si sono attestati su distacchi abissali: Biaggi e Rossi, per esempio,
tutti e due qualificati alle spalle di Checa, hanno preso rispettivamente
un secondo e sette ed un secondo nove, mentre Capirossi, 12° tempo,
di secondi ne ha presi oltre due.
Com’era prevedibile, dunque, il nuovo circuito del Qatar ha operato
una bella selezione, premiando per il momento i piloti che hanno rischiato
di più. La classe, però, non è acqua e l’hanno
dimostrato Sete, Max e Vale piazzandosi subito al ridosso dei migliori.
In grossa crisi Melandri, addirittura 16° a quasi tre secondi. Evidentemente
il ravennate è già con la testa al 2005, che vorrebbe disputare
in sella ad una Honda, anche se (pare) abbia un contratto che lo legherebbe
ad Altadis anche per la prossima stagione.
Le previsioni, per il turno conclusivo, sono di abbassare il record di
Xaus anche di 4/5 secondi.
Qualcosa di più dovrà fare, però, Youichi Ui che
alla guida della WCM si è fermato ad oltre nove secondi dalla pole
provvisoria.
Porto guida la riscossa Aprilia Quattro Aprilia in prima fila, quelle di Porto, De Puniet, Fonsi
Nieto e De Angelis, rappresentano una sorpresa positiva. La moto italiana,
che si è fatta la fama di mezzo scorbutico da domare, evidentemente
si trova a suo agio sulla pista del Qatar. Più probabile, però,
che Daniel Pedrosa, quinto tempo, con le mani saldamente sul mondiale,
abbia preferito non rischiare con l’asfalto sporco.
Un ragionamento seguito, probabilmente, anche dai suoi compagni di marca,
Elias ed Aoyama.
In sella all’Aprilia privata il miglior pilota è stato Franco
Battaini, ottavo tempo, mentre è proseguita anche su questo tracciato
la grave crisi di Roberto Rolfo, 13° tempo.
Dovizioso, con Locatelli in scia Andrea Dovizioso non molla. Nonostante il titolo iridato della
125 sia, per lui, sempre più vicino, il pilota del team Kopron
in Qatar si è impegnato come sempre ed al termine della prima sessione
di prove ufficiali ha fatto segnare il miglior tempo. Se il giovane talento
della Honda ha preso rapidamente le misure del nuovo tracciato la vecchia
guardia, cioè Roberto Locatelli, non è stato da meno. Il
migliore dei piloti Aprilia in campo, infatti, si è fermato ad
appena 198 millesimi dal rivale. Altri due italiani hanno completato la
prima fila dello schieramento provvisorio di partenza, il compagno di
squadra di Dovi, Simone Corsi e Marco Simoncelli.
Seguono le due KTM di Stoner e Kallio, Giansanti con l’Aprilia e
Jorge Lorenzo con la Derbi.
Per il momento fuori dai tempi la graziosa Marketa Janakova, a tredici
secondi e mezzo dalla pole provvisoria. Un record negativo battuto solo
da Di Meglio, ultimissimo a 16.191.