giovedì 30/9/2004
pole provvisorie
giovedì 30 settembre
FP1
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TS
venerdì 1 ottobre
FP2
QP2
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sabato 2 ottobre
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GARA
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Xaus fa il fenomeno con la vecchia Ducati
Non si può dire che a Rubens Xaus difetti il coraggio. Sullo sconosciuto circuito di Doha, con una guida che definire arrembante è dire poco, il pilota spagnolo ha infatti regalato alla (vecchia) Ducati Desmosedici la prima pole, seppure provvisoria, della stagione.
Ci è riuscito guidando, naturalmente, com’è sua consuetudine, oltre le righe e non solo in senso figurato. In più di una occasione, infatti, il pilota di D’Antin ha messo le ruote sul cordolo finendo poi sull’erba artificiale con relativa e conseguente sbandatona controllata a gas aperto.
Sul suo ritmo ha guidato il solo Colin Edwards (guarda caso un altro ex Superbike...), che si è fermato però a circa tre decimi, mentre Gibernau è arrivato a mezzo secondo. Gli altri, tutti gli altri, si sono attestati su distacchi abissali: Biaggi e Rossi, per esempio, tutti e due qualificati alle spalle di Checa, hanno preso rispettivamente un secondo e sette ed un secondo nove, mentre Capirossi, 12° tempo, di secondi ne ha presi oltre due.
Com’era prevedibile, dunque, il nuovo circuito del Qatar ha operato una bella selezione, premiando per il momento i piloti che hanno rischiato di più. La classe, però, non è acqua e l’hanno dimostrato Sete, Max e Vale piazzandosi subito al ridosso dei migliori.
In grossa crisi Melandri, addirittura 16° a quasi tre secondi. Evidentemente il ravennate è già con la testa al 2005, che vorrebbe disputare in sella ad una Honda, anche se (pare) abbia un contratto che lo legherebbe ad Altadis anche per la prossima stagione.
Le previsioni, per il turno conclusivo, sono di abbassare il record di Xaus anche di 4/5 secondi.
Qualcosa di più dovrà fare, però, Youichi Ui che alla guida della WCM si è fermato ad oltre nove secondi dalla pole provvisoria.

Porto guida la riscossa Aprilia
Quattro Aprilia in prima fila, quelle di Porto, De Puniet, Fonsi Nieto e De Angelis, rappresentano una sorpresa positiva. La moto italiana, che si è fatta la fama di mezzo scorbutico da domare, evidentemente si trova a suo agio sulla pista del Qatar. Più probabile, però, che Daniel Pedrosa, quinto tempo, con le mani saldamente sul mondiale, abbia preferito non rischiare con l’asfalto sporco.
Un ragionamento seguito, probabilmente, anche dai suoi compagni di marca, Elias ed Aoyama.
In sella all’Aprilia privata il miglior pilota è stato Franco Battaini, ottavo tempo, mentre è proseguita anche su questo tracciato la grave crisi di Roberto Rolfo, 13° tempo.

Dovizioso, con Locatelli in scia
Andrea Dovizioso non molla. Nonostante il titolo iridato della 125 sia, per lui, sempre più vicino, il pilota del team Kopron in Qatar si è impegnato come sempre ed al termine della prima sessione di prove ufficiali ha fatto segnare il miglior tempo. Se il giovane talento della Honda ha preso rapidamente le misure del nuovo tracciato la vecchia guardia, cioè Roberto Locatelli, non è stato da meno. Il migliore dei piloti Aprilia in campo, infatti, si è fermato ad appena 198 millesimi dal rivale. Altri due italiani hanno completato la prima fila dello schieramento provvisorio di partenza, il compagno di squadra di Dovi, Simone Corsi e Marco Simoncelli.
Seguono le due KTM di Stoner e Kallio, Giansanti con l’Aprilia e Jorge Lorenzo con la Derbi.
Per il momento fuori dai tempi la graziosa Marketa Janakova, a tredici secondi e mezzo dalla pole provvisoria. Un record negativo battuto solo da Di Meglio, ultimissimo a 16.191.


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