GP Australia
venerdì 17 ottobre
FP1
QP1
TS
sabato 18 ottobre
FP2
QP2
TS
domenica 19 ottobre
WP
GRID
GARA
TS
.
L'assetto a Phillip Island >>>
Le curiosità >>>
La statistica >>>
L'intervista >>>

l'assetto - 15/10/2003
L'assetto a Phillip Island
Phillip Island è un circuito veloce e sinuoso, capace di dare vita a gare molto combattute. Questo è uno dei motivi per cui per assettare la moto si tende a privilegiare le doti di accelerazione della moto e la maneggevolezza, piuttosto che la stabilità in frenata, anche tenendo conto che c'è solo una staccata violenta.
Una delle difficoltà di Phillip Island è la varietà di curve con camber (inclinazione) positiva e negativa. Una particolarità che rende molto importante la perfetta regolazione della sospensione posteriore, che deve offrire grande prevedibilità, senza causare fenomi di pompaggio quando si piega mantenendo per parecchio tempo un elevato grado di inclinazione o quando l'accelerazione tende a scaricare peso sul retrotreno. In quest'ultimo caso, poi, uno degli effetti collaterali è l'allegerimento della ruota anteriore con relativo sosttosterzo, un problema che inficia gravemente i tempi sul giro diminuendo la velocità d'uscita dalle curve.
A Phillip Island, peraltro, per evitare il problema non si può nemmeno indurire troppo la sospensione, perché in questo caso la ruota anteriore tenderebbe a sollevarsi in accelerazione all'uscita delle curve lente o di media velocità, senza contare che una sospensione posteriore troppo dura porta ad un deterioramente precoce dello pneumatico ed anche ad imprevista sbandate che possono sbalzare il pilota di sella.
Una delle soluzioni comunemente adottate orevede una molla soffice con un ragionevole precarico per prevenire lo schiacciamento della sospensione. Quanto all'ammortizzatore deve essere in grado di assorbire le buche, specie quelle nei tratti veloci.
Per quanto riguarda la forcella i problemi sono similari: troppo dura e l'anteriore diventa vago ed erratico, un fatto negativo con le velocità e gli angoli di inclinazioni che si raggiungono sull'Isola, troppo soffice e la risposta sarà gommosa ed insoddisfacente per la reattività del mezzo.
Per quanto riguarda il motore, grazie all'elettronica si cerca di offrire al pilota una bella coppia dai regimi medi a quelli alti, privilegiando l'accelerazione. Senza dubbio il punto cruciale del circuito è l'ultima curva, dove si può vincere e perdere una gara.

Sito web realizzato da After S.r.l.