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dopo le pole provvisorie - venerdì
Rossi: Gibernau? No, mi ha sorpreso Bayliss

"Ho tanti problemi, non sono molto soddisfatto di questa prima giornata di prove. Non abbiamo grip sulla gomma posteriore e pur cambiando parecchie regolazioni sulla moto, non siamo riusciti a migliorarci. Gibernau è stato bravo anche oggi, ma per fare il suo giro veloce ha sfruttato la mia scia e poi è andato dritto alla prima curva dopo il traguardo: speriamo che sia quello il suo limite… Qui facciamo più fatica perché ci manca il tecnico delle sospensioni, rimasto a casa con la febbre. Per me è un grosso handicap, anche perché su questa pista non giravo da un anno, dato che quando ero venuto durante l'inverno avevo fatto in tutto nove giri in tre giorni per la pioggia. La Ducati va forte: Capirossi qui è sempre andato bene, ma è sorprendente la prestazione di Bayliss, che nei test Irta si era preso due secondi da Loris, mentre oggi è a livello dei migliori. Ieri abbiamo fatto un giro di pista con Uncini per valutare la sicurezza ed è stato molto interessante. E' incredibile come cambi la valutazione delle curve quando le guardi con un occhio differente da quello del pilota. Complessivamente si può dire che Jerez è una pista sicura, anche se in alcuni punti ci vorrebbe più spazio".

 
Biaggi: dovrò stringere i denti

"Oggi ho avuto un bel po' di problemi che hanno in parte contribuito al dodicesimo tempo finale. Non certo un buon risultato ma d'altra parte questa pista rende più evidente le difficoltà che abbiamo nelle frenate violente. E' il nocciolo del problema, il sistema di frenata, ed infatti è il settore su cui la Honda ha lavorato più intensamente durante l'inverno. Ritengo che aver dato la moto ufficiale a Sete Gibernau sia una cosa abbastanza logica e originata da una serie di circostanze non prevedibili. Ne prendo atto ma resto in attesa fiduciosa che arrivi qualcosa anche per me. Intanto su questa pista credo che dovrò stringere i denti e fare il meglio che posso con quello che ho".

 
Capirossi: miglioriamo di giorno in giorno

"Sono soddisfatto del terzo tempo di oggi ma non lo sono ancora del tutto del set up che abbiamo. Domani lavoreremo per migliorare il feeling con la moto, perchè è di quello che c'è bisogno in una gara lunga e difficile come questa. La cosa positiva e che siamo ancora una volta davanti, anche se abbiamo ancora bisogno di tempo per sviluppare al 100% il potenziale della nostra moto. A Jerez abbiamo girato diverse volte questo inverno, ma adesso le condizioni meteo sono differenti; con 28 gradi di temperatura e con l'asfalto della pista a più di 45 gradi non è facile andare più forte del mio record fatto a dicembre. La moto è comunque migliorata rispetto ai test Irta e continua a migliorare di giorno in giorno."

 
Melandri: sono ancora dolorante
 

"Non va poi così male, ma ho iniziato ad avere mal di schiena negli ultimi quindici minuti di prova," ha detto il Campione del Mondo della classe 250, "Dall'incidente non è la prima volta che sento dei dolori alla schiena, ma oggi sono proprio dolorante dopo essere stato in moto così a lungo, anche se stamattina stavo ancora bene. Ho qualche difficoltà a guidare perché normalmente uso molto il freno posteriore, ma adesso non riesco a farlo nelle entrate in curva quindi ho dovuto modificare un pochino il mio stile di guida. Adesso vado in Clinica Mobile per alcuni trattamenti e spero di sentirmi meglio domani. Il circuito sembra molto più scivoloso, il che non aiuta - è caldissimo rispetto a quando abbiamo girato qui quest'inverno."

 
Poggiali: posso fare di meglio
 

"Sono soddisfatto di questa prima giornata di prove e mi dispiace soltanto di non aver potuto migliorare nell'ultimo giro. Forse non ce l‚avrei fatta in ogni caso, ma non ho potuto nemmeno provare perché nei secondi conclusivi sono finiti a terra tantissimi piloti, c'erano pezzi di moto in ogni curva e c'erano ovunque le bandiere gialle. Comunque stiamo lavorando soprattutto in funzione della gara e domani dovremo concentrarci sulla scelta dei pneumatici. Rispetto a quando avevo provato qui in inverno, le condizioni della pista sono completamente differenti e rispetto allora l'asfalto è nettamente più scivoloso. Insomma, non dà la stessa fiducia dei test e bisogna guidare con grande attenzione. Da allora, è cambiato un po' anche il mio stile di guida, perché adesso sento molto più mia la 250. Anche se, naturalmente, ho ancora tantissime cose da imparare".

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