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il fatto 10/5/2002 - pole position
Capirossi e Bayliss lanciano la Ducati in pole
Ce l'hanno fatta prima di quanto loro stessi si aspettassero, a centrare la prima pole, gli uomini della Ducati, e poiché ai bolognesi qualche volta piace esagerare, per buona misura al fianco del poleman Loris Capirossi, a Jerez, si è accomodatoanche il suo compagno di squadra, Troy Bayliss. Sono veramente, Loris e Troy una coppia scanzonata e senza paura e per accorgersene basta guardarli guidare la belva rossa: non è ancora a punto la Desmosedici, ma certo nessuno in Ducati soffre di timori reverenziali.
A pochi minuti dalla fine sembrava che fosse Bayliss il predestinato a portare a casa la prima pole, poi ci ha pensato Capirossi, proprio nell'ultimo giro utile, ma l'applauso che è risuonato nei box al loro rientro era per entrambi.
Alle spalle delle furie rosse, la prima Honda - guarda caso - è stata quella di Max Biaggi, che si è tolto qualche sassolino dalla scarpa centrando la prima fila davanti al compagno di squadra, Tohru Ukawa, ma soprattutto davanti a Valentino Rossi, 5° tempo, seconda fila e a Sete Gibernau, da questa gara in sella alla RC211V ufficiale.
Come se ciò non fosse già abbastanza stupefacente la prima fila è stata completata da una Suzuki, quella di John "Hopper" Hopkins e dall'ultima 500 due tempi in pista, la Proton KR3 di Nobuatsu Aoki.
A sorpresa la migliore delle Yamaha è stata quella di Olivier Jacque, che è riuscito a precedere Checa, nonostante una scivolata.
Alex Barros, che in Spagna ha ricevuto la visita del connazionale Rubens Barrichello, non è andato invece al di là del quindicesimo tempo, preceduto anche da Edwards - a sette decimi dalla pole con l'Aprilia - Tamada, Nakano e McWilliams.
Marco Melandri, sedicesimo, ha fatto il possibile nella gara del suo rientro, mentre decisamente sotto tono sono stati Roberts, Haga ed Hayden. Quanto a Pitt, Hofmann e McCoy, chiudono lo schieramento con le Kawasaki. Come sempre. Da notare che se i primi quattordici qualificati sono racchiusi in appena un secondo, il simpatico Garry, ne ha presi quasi tre. Evidentemente le verdone hanno più di qualcosa che non va.

Una scivolata non ferma De Puniet
Non è stata sufficiente una caduta a fermare De Puniet, a Jerez. Nonostante la pressione di Manuel Poggiali, capace di migliorare costantemente i suoi tempi sul giro, il francese è riuscito a rimanergli davanti, anche se con un margine ridotto: 174 millesimi di secondo. Un distacco ancora inferiore - due millesimi - ha poi separato il pilota di San Marino da Franco Battaini, primo dei piloti privati. Dietro i tre il migliore, ma staccato di quasi un secondo, è stato Rolfo,
Bravo a saltare in prima fila alla guida di una Honda non entusiasmante, mentre Fonsi Nieto, ancora lontano dal rendimento dell'anno passato si è qualificato davanti al compagno di squadra Toni Elias, che non ha migliorato il suo tempo.

Nieto prenota la prima vittoria
Non è riuscito a migliorare il suo tempo di venerdì, Pablo Nieto, ma nessuno ha fatto meglio di lui. Il risultato, così, è che il figlio del Mito ha centrato la pole sul circuito di casa. Lucio Cecchinello, secondo tempo, può comunque consolarsi, perché nonostante il caldo rendesse l'asfalto molto scivoloso, in queste condizioni è stato di gran lunga il più veloce. Al suo fianco partirà l'ex compagno di squadra, Alex De Angelis ed il migliore dei piloti della Honda, Daniel Pedrosa.
In seconda fila, invece, si sono aggrappati due dei protagonisti di Welkom, Jenkner (5°) e Dovizioso (8°), superato quest'ultimo da Ui, pure lui primo attore in Sud Africa e Barbera.
In terza fila, con il 12° tempo, partirà il vincitore del GP del Giappone, Stefano Perugini, superato anche da Giansanti, Simoncelli e Stoner

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