12/10/00
Tresoldi, da pilota a manager
Due gare mondiali, Motegi e Phillip Island, da
pilota ufficiale a tutti gli effetti. Un "premio di fine carriera",
come lo chiama lui, prima di appendere il casco al chiodo e passare
dall'altra parte della scrivania. Managing director, così è targato
il futuro di Marco Tresoldi, che prenderà il timone dell'Italjet Racing
Team, la struttura che si occupa di far correre le moto costruite a
San Lazzaro di Savena. A dire la verità, Tresoldi occupa questo ruolo
già dalla metà di questa stagione, avendo rilevato il testimone da Andy
Leuthe, ma nel 2001 il programma subirà una decisa accelerazione. L'Italjet
Racing Team si trasferirà nella nuova sede di Bristol, il personale
tecnico, alle dipendenze del team manager Massimo Broccoli, sarà completamente
rinnovato, così come sarà rinnovata la parte logistica (van officina
e hospitality). Le moto, che almeno per il momento dovrebbero mantenere
il caratteristico colore blu, saranno sempre realizzate nel reparto
di progettazione e sviluppo bolognese, dove l'ingegner Jorg Moeller
sta già lavorando sul progetto 2001 che, sfruttando l'esperienza maturata
durante questa stagione, dovrebbe rappresentare un bel salto di qualità.
L'ingegnere tedesco seguirà le sue creature anche in pista, facendo
da ideale filo conduttore tra la fabbrica ed il reparto corse. Uno sforzo
simile necessita di qualcuno che sappia poi sfruttare adeguatamente
il potenziale schierato in pista. Lasciati liberi entrambi gli attuali
piloti, Hules sostituito nelle ultime due gare da Tresoldi ed il giovane
Leon Haslam, il team anglo bolognese mira ad un pilota di punta. Diverse
le trattative in atto, fatto salvo che almeno uno dei due piloti dovrà
essere italiano. Intanto, il pilota svizzero si gode questa "vacanza"
premio puntando alla bandiera a scacchi, nonostante si rammarichi di
essere un po' "arrugginito", che nel suo caso segnerà l'inizio di una
nuova corsa.