La
storia del circuito
Il circuito di Brno ha una lunga storia. Negli anni '20, sotto
l'influenza dei grandi circuiti europei come il Nurburgring
fu realizzato un tracciato stradale di ben 29,142 Km, lunghissimo,
per gli standard moderni, ma perfettamente accettabile, anzi
nella norma, per allora. A quell'epoca sulle strade della
Cecoslovacchia si ritrovarono, per sfidarsi, miti dell'automobilismo,
come Nuvolari, Caracciola, Villoresi e Rosemeyer. Dopo la
guerra il circuito venne accorciato a 17,8 Km e nel 1949 vide
l'esordio di quella che sarebbe poi divenuta la F.1 odierna.
Vinse una Ferrari, guidata da Whithead. Dal 1950 sul medesimo
tracciato cominciarono a correre le moto, ma in gare senza
la validità mondiale. Fu l'epoca di Redman, Kavanagh,
Dale, in seguito, nel 1965, il tracciato fu ristrutturato
e per la prima volta vi approdò il motomondiale. Il
circuito, ulteriormente accorciato a 13,9 Km vide vincere
nella 500 la coppia della MV Agusta Mike Hailwood e Giacomo
Agostini, mentre nella 250 si impose Phil Read con la Yamaha
e nella 125 Perris con la Suzuki. Una ulteriore, radicale,
risutrutturazione accorciò ancora il circuito a 10,9
Km nel 1975, in seguito alle richiste di maggiore sicurezza,
ma era evidente che ormai l'ora dei circuiti cittadini era
suonata, così le ultime prove che vi si disputarono
furono quelle del Campionato Europeo dal 1983 al 1986. Nel
1987, infatti, fu inaugurato un nuovo circuito permanente
in un'area non troppo distante da quella originaria, che ancora
si attraversa per arrivare in autodromo. E fa impressione
sfilare, in macchina, davanti ai box , mantenuti com'erano
originariamente come un reperto archeologico. Il Motomondiale
vi corre da allora regolarmente, con una interruzione nel
1992. |