La storia del circuito Il vecchio Circuito del Mugello nacque nel 1914 come competizione
di regolarità su un tracciato appenninico di ben 66 chilometri.
Su questa pista si sfidarono Campari, Brilli Peri, Enzo Ferrari (vincitore
nel 1921 della classe 4500 su Alfa Romeo), Antonio Ascari, Borzacchini,
oltre all'idolo locale Emilio Materassi. Con la scomparsa delle grandi
classiche stradali sparì anche quella del Mugello che rinacque
come circuito permanente nel 1974.
Acquisito dalla Ferrari alla fine degli anni '80, profondamente rinnovato,
il circuito, oggi, è fra i più moderni autodromo internazionali,
tanto che in questi anni ha ospitato, oltre al il Campionato Mondiale
di Motociclismo, l'ITC, il Mondiale Superbike e, nel settembre 1997,
il Fia GTI.
La pista si sviluppa per 5.245 metri all'interno delle colline toscane
ed è un bel cocktail di rettilinei e curve, con queste ultime
che rappresentano il 48,56% del totale: delle 15 curve presenti, nove
sono a destra. La larghezza della pista oscilla fra i 9,60 ed i 14
metri mentre il tratto rettilineo più lungo, di fronte ai box,
è lungo 1. 141 metri.
Il circuito è situato ad un'altezza di 292 slm ed ha un dislivello
complessivo di 41,19 metri.