Stoner scende dall’autobus E’ vissuto, con tutta la sua famiglia, in un autobus, Casey
Stoner, ma ne è valsa la pena. Il sacrificio della famiglia, che
vendette la casa e lasciò l’Australia nel 2001 emigrando
in Inghilterra per permettergli di correre sta finalmente pagando. Anzi,
ha iniziato a pagare in Qatar dove il ragazzo di Kurry-Kurry, con un balzo
degno di un canguro si è proiettato davanti ai senatori della MotoGP
centrando la prima pole della carriera nella massima cilindrata.
Con un distacco minimo, 38 millesimi di secondi, alle sue spalle si è
piazzato Capirossi, soddisfatto del lavoro svolto nel fine settimana.
“Ho esagerato col gas alla fine del giro ed ho perso la moto un
paio di volte, ma va bene così. Temevamo peggio, su questa pista,
invece va bene. Mi aspetto di trovare i soliti avversari, come Rossi che
sarà nel gruppetto di testa, e qualcuno nuovo, come Stoner che
è andato bene. Casey proverà a scappare, ma non sarà
facile. La gara è un’altra storia, rispetto alle prove”.
A conferma che è il momento dei giovani a chiudere la prima fila
ci ha pensato Toni Elias, mentre in seconda fila hanno trovato posto Nicky
Hayden, Dani Pedrosa (incappato in una scivolata senza conseguenze al
mattino) e Valentino Rossi, che non ha trovato il guizzo ma ha un gran
passo di gara.
“Le cose vanno meglio che a Jerez – ha detto il campione del
mondo – ma quando cerchiamo il limite riesce fuori la vibrazione
che ci impedisce di sfruttare a fondo la moto. Un problema particolarmente
evidente con l’extra-grip dato dalle gomme da qualifica. Sono più
preoccupato che deluso ed anche se il GP si correrà sul passo del
57 basso considero Stoner un avversario assolutamente credibile vista
la facilità con cui ha battuto un re della pole come Capirossi.
Del resto ho girato dietro alle Honda e mi sono sembrate molto a punto.
L’unico che mi è parso un po’ in difficoltà
è Hayden. Comunque mi aspetto una gara dura. Quel che è
certo è che se Stoner, Elias e Pedrosa avessero la Yamaha non andrebbero
forte quanto me”.
Discreta la prestazione di Gibernau, 7° tempo e terza fila, di Colin
Edwards e di Nakano, che ha sfruttato bene le Bridgestone da qualifica
nonostante problemi di chattering.
Tornato nei ranghi Kenny Roberts con la KR-Honda, in difficoltà
invece è apparso Marco Melandri, solo 12° tempo alle spalle
anche di Chris Vermeulen, per la prima volta davanti al compagno di squadra
John Hopkins.
Lorenzo bissa Jerez e mette dietro Barbera Come in Spagna. Barberà fa la pole il primo giorno, Lorenzo
la distrugge il secondo. Sembrerebbe una tattica per abbattere il compagno
di squadra psicologicamente, ma la spiegazione potrebbe essere un altra.
Lorenzo ha confessato che il suo pilota preferito è Max Biaggi
e proprio come il “Corsaro” faceva ai tempi della 250, lui
sta cercando di guidare la sia Aprilia. Non ci sono dubbi, parlando di
Aprilia, che la casa di Noale sia in splendida forma, anzi in 4 splendide
forme. Segno che la cura Piaggio funziona e che finalmente in sella ci
sono piloti adatti allo scopo. Oltre ai tre ufficiali, Lorenzo, Barbera
e De Angelis (sulla griglia domani saranno rispettivamente primo, secondo
e quarto), c’è anche una moto clienti, la LE di Roberto Locatelli.
L’ex campione della 125 ha dichiarato: “non siamo un team
ufficiale, ma la mia squadra ha tanta passione, quella che ha spinto il
sig. Toth (proprietario della scuderia, n.d.r.) e i ragazzi a mettermi
a disposizione una moto velocissima.”
Ritrova il sorriso anche Lorenzo. Ieri, quando ha visto che il compagno
di box, Barbera, aveva fattom la pole era diventato scuro, stamattina,
quando girava ad un secondo dalla pole è diventato nero. Nel finale
delle qualifiche ha fatto la differenza, spingendosi a 2.01.755. Quello
che dovrebbe far riflettere gli avversari è il passo dello spagnolo
che ha fatto molte tornate di seguito a 2.02.1, ritmo che se dovesse ripetersi
in gara, gli permetterebbe di scappare con disinvoltura.
Barbera dal sorriso di ieri, stringe i denti oggi. La pole è caduta,
lui ha rischiato di farlo nel suo giro buono quando è stato ostacolato
da alcuni piloti in stile 125. Non parte da lontano, ma si aspettava di
mantenere il primato.
De Angelis non è contento ma non può essere arrabbiato.
In Spagna partiva dalla seconda fila ed ha chiuso con un secondo posto,
domani sarà in prima fila e già qualcuno si aspetta di festeggiare
la prima vittoria del sanmarinese. Lui rimane con i piedi per terra e
pensa a mettere a punto al meglio la sua moto per la gara. Il ragazzo
irruento degli anni scorsi sta maturando.
Il sorriso, dunque è solo per gli uomini Aprilia e per Giampiero
Sacchi, che vede la sua Gestione Sportiva piazzare tre moto in prima fila
per la 125 e 4 nella 250.
Sono dietro, ma pronti a giocare scherzi poco graditi ai 4 della prima
fila Sebastian Porto e Andrea Dovizioso. Entrambi i portacolori della
Honda hanno cercato di arginare lo strapotere di Noale, per loro l’unica
speranza è il corpo a corpo di domani dopo che i semafori rossi
si saranno spenti.
Bautista beffa Pasini
La beffa e il traffico. Ecco il titolo del film andato in onda durante
il secondo turno di prove ufficiali della classe 125 a Losail. I protagonisti
fanno parte della stessa casa di produzione, il Master Aspar Team, e sono
Alvaro Bautista e Mattia Pasini. La beffa è quella fatta da Bautista
al suo compagno di squadra. La prima pole position della carriera di Alvaro
arriva proprio nel mentre Pasini non riesce a migliorare il tempo (che
ieri era valido per la pole provvisoria) a causa di nuvole di moto in
mezzo alle sue ruote. Non va bene. Ancora una volta la sicurezza di molti
è messa in discussione dall’arrivismo di alcuni che aspettano
a (relativamente) bassa andatura un pilota più veloce (in questo
caso Pasini) per cercare di migliorare la propria posizione in griglia.
“Incredibile – ha detto Pasini – c’è traffico
anche nel deserto! E’ impossibile girare con dei piloti che ti stanno
in mezzo e ostacolano! Qualcuno dovrebbe prendere provvedimenti e presto,
anche lo scorso anno era così. Potevo certamente migliorare anche
io la posizione e il tempo se non avessi trovato tanti incoscienti sulla
mia traiettoria. La moto va bene, ora per la gara devo pensare a non fare
una partenza tipo Jerez, quando dalla pole alla prima curva ero nono.
Si sgretola dunque il quartetto formato dai piloti di Jorge Martinez,
proprietario della scuderia Master Aspar, che nel primo turno di prove
ufficiali aveva virtualmente occupato la prima fila. Dopo il secondo turno,
saranno “solo” Bautista (in pole), Pasini (secondo tempo)
e Gadea (quarto tempo), i piloti del Master Aspar Team a partire dalla
testa dello schieramento. Comunque nelle prime 10 posizioni, c’è
da sottolinearlo, Aprilia (contando anche la Derbi dell’ottimo Lukas
Pesek, che occupa il quinto posto), sono 7, quattro delle quali con i
colori di Aspar!
Fa il gambero Simone Corsi. Il pilota della Gilera partirà dalla
5° fila, con il 18° tempo. Certamente ci si aspetta qualcosa di
più dall’unico romano rimasto nel mondiale, si spera in piste
più favorevoli.