Giacomo Agostini è rimasto impressionato dalla classe di Daniel
Pedrosa.
“Guida bene, è molto bravo, ma diamogli un po’ più
di tempo – ha detto il bergamasco - quanto al fatto che la sua statura,
ed il peso, possa causargli qualche difficoltà, sono sciocchezze.
La moto non si guida di forza, ma di agilità e sensibilità...
Quando correva in 250 e si parlava di cambiare i regolamenti mettendo
un peso minimo di moto più pilota io non ero d’accordo. Sarebbe
stato come mettere canestri ad altezza diversa nel basket: se madre natura
gli ha dato un dono, deve essere lasciato libero di sfruttarlo. A me personalmente
Dani ricorda Bill Ivy: era un fuscello e dicevano che avrebbe potuto guidare
solo le 125 invece fu grandissimo anche con le grosse cilindrate”.