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Capirossi, non c’è
due senza tre Loris Capirossi ha confermato, centrando la pole del Gran Premio del Qatar, che è proprio vero che non c’è due senza tre, perlomeno quando si tratta di giri veloci. Il dominio dell’accoppiata Ducati-Bridgestone, dunque, dopo le pole di Motegi e Sepang continua sul circuito di Losail, anche se qualcosa è cambiato: in previsione della gara, fino a prova contraria, il favorito è Sete Gibernau. Solo il pilota del team Gresini, infatti, è stato capace di girare per ben 13 volte sul piede dell’1.58 basso, con la punta dell’1.56.994, superata solo dall’1.56.917 di Capirex, veramente irresistibile sul giro secco. Alle spalle dei due fenomeni questa volta il primo “normale” è proprio Valentino Rossi, che ha raggiunto la prima fila con un distacco per lui insolito: 443 millesimi. Alle sue spalle Colin Edwards, a conferma di una generale crescita della Yamaha e quindi, a chiudere la seconda fila Marco Melandri e Carlos Checa. Fin qui tutto normale…se non fosse che per trovare la posizione di Max Biaggi bisogna indossare l’elmetto da minatore e scendere sino alla13esima posizione, che significa quarta fila. Davanti a lui, staccato di un secondo e sette dalla pole, ci sono Nakano,unica Kawasaki in campo dopo l’incidente di Jacque, Hayden, Elias, tornato “normale” dopo la superprestazione di giovedì, Tamada, Roberts ed Hopkins. Quasi tutti avversari difficili da superare. Scriviamo “quasi” perché in realtà le Suzuki non dovrebbero rappresentare un problema: solitamente veloci in curva e lente in rettilineo, qui non riescono ad esserlo perché l’asfalto ha poco grip anche per le loro Bridgestone. Peggio di Max, in sella alla Honda cinque cilindri, hanno fatto solo Alex Barros, che con il suo particolare modo di frenare non riesce nemmeno a farlo, su questa pista, con la modo dritta senza che gli si chiuda lo sterzo ed il quasi debuttante Shane Byrne. In ogni modo è curioso scoprire che Biaggi ha girato più veloce nelle libere del mattino (1.58.326, 5° tempo), che nelle ufficiali del pomeriggio (1.58.622). Si prepara, dunque, un Gran Premio veramente eccitante con Capirex a caccia della terza vittoria, Gibernau a caccia del ritorno alla vittoria, visto che proprio qui vinse il suo ultimo GP, l’anno scorso e Rossi, motivato e tranquillo come sempre perché conscio che qui le Michelin non sono poi male. Per non parlare del conto in sospeso con il Gp del Qatar. “Ho problemi di grip dietro, in ingresso di curva – ha spiegato Rossi – mentre l’anteriore va bene. Il favorito qui non è Loris, ma Sete, comunque anch’io sono contento perché sono tornato in prima fila: non mi accadeva da Donington. Mi aspetto una battaglia dura perché nessuno è al 100% ed a spronarmi c’è sempre la caccia ai record: potrei migliorare il punteggio massimo raggiunto con la Honda, eguagliare le mie 11 vittorie a stagione od addirittura superare Doohan, che ne ha 12, anche se arrivare a 13 significherebbe vincere tutto sino alla fine, cosa che mi sembra difficile. In ogni caso, tanto vale provarci visto che, comunque, anche se ho vinto il mondiale, alle gare devo venirci in ogni caso…”. Riecco Lorenzo, il ragazzo terribile della 250 Non c’è comunque solo il mondiale piloti in ballo, nella 250: l’Aprilia, con 253 punti iridati, è in lotta per la conquista del Campionato del Mondo Costruttori ed è a sei punti dalla vetta Kallio parte col piede giusto |
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