sabato 14/5/2005
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venerdì 13 maggio
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Le wilcard a Le Mans
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Rossi ed Edwards gemelli diversi

Ci ha sperato fin quasi alla fine, di riuscire a strappare la pole al caposquadra, Colin Edwards ed è quasi inutile aggiungere che non ce l'ha fatta. Per avere la meglio su Texas Tornado, però, questa volta, a Valentino Rossi è servita la seconda gomma da tempo. L'1-2 della Yamaha, su di una pista a lei da sempre favorevole, conferma la crescita della M1, divenuta da Cenerentola del motomondiale a moto da battere. Perlomeno su di una pista tutta accelerazioni e frenate quale è quella di Le Mans.
Non è la prima volta, comunque, che accade: successe anche l'anno passato, ad Assen, con Checa nelle vesti di scudiero del campione del mondo.
Alle spalle della coppia della casa dei tre diapason il migliore, per la prima volta, è stato marco Melandri, che si è messo alle spalle sia il caposquadra Gibernau che Hayden, mentre il terzo numero uno del colosso nipponico, Max Biaggi, partirà dalla terza fila, con l'ottavo tempo, alle spalle anche di Nakano ed Hopkins, dopo aver potuto utilizzare una sola gomma da tempo per un errore dei suoi box, che l'hanno spedito in pista con una gomma da gara pensando che fosse invece un penumatico da qualifica. Dietro al romano la coppia della Ducati, Checa e Capirossi, conferma che la Rossa, assistita qui dalle buone prestazioni delle Bridgestone, è in crescita.
Attenzione però perché mentre le prove del GP di Francia sono state disputate con l'asfalto asciutto, per la gara si prevede pioggia.


Pedrosa teme solo la pioggia

Sull'asciutto il migliore della 250 è stato, com'era prevedibile, Daniel Pedrosa. Il pilota della Honda, ansioso di recuperare terreno sugli avversari ha dato quasi mezzo secondo al vincitore degli ultimi due Gran Premi, Casey Stoner ed addirittura sette decimi a Porto, mai a suo agio su questa pista e preceduto anche da Jorge Lorenzo. Un po' in difficoltà, invece, è apparso Andrea Dovizioso, rallentato da noie al cambio. Il pilota del team Kopron, inoltre, non ha mai provato sul bagnato, cosa che può rappresentare un serio problema, visto le previsioni metereologiche. Da segnalare la caduta di Corsi, con conseguente ferita ad una mano che ha richiesto cinque punti di sutura.


Luthi lancia la Honda

Fuori Mattia Pasini, che avrebbe voluto provare a correre, dopo la frattura di radio ed ulna del polso sinistro, ma non ce l'ha fatta a salire in moto, la pole del GP di Francia è andata a Thomas Luthi. Lo svizzero, assistito nei box da quel Sepp Schloegl a cui Toni Mang deve gran parte dei suoi titoli iridati, in un turno finalmente asciutto ha realizzato il miglior tempo davanti alla velocissima KTM di Mika Kallio. Vanno forte le "K" preparate da Harald Bartol: anche Gabor Talmacsi ha raggiunto la prima fila, alle spalle di Hector Faubel, mentre Marco Simoncelli, che non è riuscito a migliorare il suo tempo di venerdì, si è dovuto accontentare del quinto tempo. Spettacolare, ma fortunatamente incruento, l'incidente del quale è stato protagonista negli ultimi minuti di prova lo spagnolo Julian Simon che, intraversatosi in una variante, è stato praticamente investito da Kuzuhara e da Talmacsi. Sfortunato Manuel Poggiali, 15° e per di più vittima di una caduta.

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