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Rossi ed Edwards gemelli diversi Ci ha sperato fin quasi alla fine, di riuscire a strappare la pole
al caposquadra, Colin Edwards ed è quasi inutile aggiungere che
non ce l'ha fatta. Per avere la meglio su Texas Tornado, però,
questa volta, a Valentino Rossi è servita
la seconda gomma da tempo. L'1-2 della Yamaha, su di una pista a lei
da sempre favorevole, conferma la crescita della M1, divenuta da Cenerentola
del motomondiale a moto da battere. Perlomeno su di una pista tutta
accelerazioni e frenate quale è quella di Le Mans.
Sull'asciutto il migliore della 250 è stato, com'era prevedibile, Daniel Pedrosa. Il pilota della Honda, ansioso di recuperare terreno sugli avversari ha dato quasi mezzo secondo al vincitore degli ultimi due Gran Premi, Casey Stoner ed addirittura sette decimi a Porto, mai a suo agio su questa pista e preceduto anche da Jorge Lorenzo. Un po' in difficoltà, invece, è apparso Andrea Dovizioso, rallentato da noie al cambio. Il pilota del team Kopron, inoltre, non ha mai provato sul bagnato, cosa che può rappresentare un serio problema, visto le previsioni metereologiche. Da segnalare la caduta di Corsi, con conseguente ferita ad una mano che ha richiesto cinque punti di sutura.
Fuori Mattia Pasini, che avrebbe voluto provare a correre, dopo la frattura di radio ed ulna del polso sinistro, ma non ce l'ha fatta a salire in moto, la pole del GP di Francia è andata a Thomas Luthi. Lo svizzero, assistito nei box da quel Sepp Schloegl a cui Toni Mang deve gran parte dei suoi titoli iridati, in un turno finalmente asciutto ha realizzato il miglior tempo davanti alla velocissima KTM di Mika Kallio. Vanno forte le "K" preparate da Harald Bartol: anche Gabor Talmacsi ha raggiunto la prima fila, alle spalle di Hector Faubel, mentre Marco Simoncelli, che non è riuscito a migliorare il suo tempo di venerdì, si è dovuto accontentare del quinto tempo. Spettacolare, ma fortunatamente incruento, l'incidente del quale è stato protagonista negli ultimi minuti di prova lo spagnolo Julian Simon che, intraversatosi in una variante, è stato praticamente investito da Kuzuhara e da Talmacsi. Sfortunato Manuel Poggiali, 15° e per di più vittima di una caduta. |
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