il fatto 2/6/2002
- giorno di gare
Rossi ritrova Biaggi ed è quasi duello
di Federica De Zottis
Sono finiti uno dietro l'altro, com'era evidente fin dalla vigilia, Rossi
e Biaggi. E' apparso un duello, quello fra i due, ma non lo è stato.
Sapevano entrambi, Valentino e Max, quelli che erano i reali valori tecnici
in campo. Hanno recitato una parte: il fuoriclasse della Honda quello
del pilota in difficoltà, il Corsaro, quello del suo ritrovato
sfidante. L'illu sione
sarebbe stata perfetta se a tradire i due non ci fosse stato il cronometro.
Quando infatti Max è passato al comando, al settimo giro, dopo
essersi sbarazzato del compagno di squadra Checa, lasciato a vedersela
con Ukawa, i tempi non erano stupefacenti. La gara vera l'ha iniziata
Valentino, quando al 13° passaggio ha girato in 1'53"287, mentre
Biaggi non ha potuto far meglio di 1'54"123. Da quel momento in poi
il folletto di Tavullia ha guadagnato mezzo secondo al giro, lasciandosi
ben presto il pilota della Yamaha alle sue spalle. Max ha provato a replicare,
portandosi ad 1'53"637, ma Vale ha risposto con un 1'53"18.
Quel mezzo secondo che ancora la cinque cilindri Honda può vantare
sulla quattro cilindri frontemarcia di Biaggi. Che la RC211V sia ancora
avanti alla M1 l'ha confermato poi Ukawa, che è riuscito a tenere
a bada un eccellente Checa, velocissimo durante l'intero fine settimana.
Lo spagnolo, che ha perso la volata con il giapponese, ha comunque chiuso
ad oltre nove secondi dal compagno di squadra, che ne ha presi due e mezzo
dal vincitore solo perché Rossi negli ultimi due giri non ha forzato.
Alle spalle dei quattro tempi la prima due tempi al traguardo è
stata quella di Barros, che ha avuto la meglio sul compagno di squadra
Capirossi. Regis Laconi, con l'Aprilia, ha concluso in ottava posizione,
dietro ad Abe, staccato di trenta secondi. Un risultato un po' inferiore
alle aspettative della vigilia. Del tutto deludenti, invece, le Suzuki,
con entrambi i piloti in terra.
Melandri accorcia le distanze da Nieto
Il vestito da uomo ragno non è stato sufficiente a Marco Melandri
per volare via dai suoi avversari. Subito dopo la partenza, infatti, il
pilota ufficiale dell'Aprilia ha subito un marcamente strettissimo da
parte di Locatelli e Battaini che gli si sono incollati in scia. Soprattutto
Loca è stato attivissimo, conducendo la gara per diversi giri,
mentre IronFrank controllava la posizione alle spalle della coppia. Sembrava
una gara fra italiani, ma il ritmo del terzetto non era certo indiavolato,
così ai tre ben presto si agganciavano De Puniet, Elias e Nieto.
In un passaggio un po' troppo "caldo", sfortunatamente, mentre
Melandri era in testa, Locatelli chiudeva la traiettoria ed inevitabilmente
c'era un contatto con Batta, che per non cadere era costretto ad uscire
sulla terra. Era bravo, Franco a rimanere in piedi, ma l'errore gli costava
la gara visto che dopo il dritto si ritrovava alle spalle di Nieto, Elias
e De Puniet, in sesta posizione davanti a Porto e Rolfo, autore di una
gara incolore. Non erano solo questi tre ad approfittare della situazione,
comunque, chi ne beneficiava maggiormente, infatti, era proprio Marco
che, preso un piccolo vantaggio su Roberto Locatelli lo manteneva sino
al traguardo. Gvrazie alla vittoria, la seconda della stagione, la terza
in carriera, ora Macio è in seconda posizione in campionato, dietro
a Fonsi Nieto (85), ancora staccato di quindici punti, davanti a Rolfo,
terzo con sessanta ed a Locatelli (55).
Poggiali vince e torna leader del mondiale
Più che una gara è stata una mischia, quella della 125.
Dal primo all'ultimo giro del Gran Premio, infatti, si sono dati battaglia
Poggiali, Borsoi, Nieto,Pedrosa, Cecchinello, De Angelis, Jenkner e Ui,
mentre il leader del mondiale, Vincent, dopo una brutta partenza, ha recuperato
sino al nono posto.
E' stata una gara tattica, oltreché veloce. Al comando, infatti,
si sono alternati tutti i protagonisti. Nieto, soprattutto, è rimasto
a lungo al comando fintantoché una paurosa sbandata gli ha consigliato
di rallentare. A quel punto Poggiali ha gettato la maschera, con un attacco
deciso si è portato in testa alla Casanova, inseguito da Pedrosa
e Nieto. E' stato però bravissimo, alle loro spalle, Ui ad approfittare
di una indecisione dei due spagnoli e, grazie alla scia, gli è
saltato davanti. Quinto ha concluso Borsoi, davanti a Cecchinello in difficoltà
per il dito fratturato. Il suo compagno di squadra, Alex De Angelis, è
finito settimo davanti a Jenkner e Vincent. Grazie alla vittoria ora Poggiali
è tornato in testa al mondiale con un punto di vantaggio sul francese. |