l'assetto - 17/4/2002
I segreti di Welkom: potenza e trazione
L'assetto richiesto dal circuito di Welkom è largamente dipeso
dalle caratteristiche dell'asfalto, che offre poca aderenza. Cosa causi
questo fenomeno, oltreché la qualità dell'asfalto, è
presto detto: i terreni tutt'attorno al tracciato sono sabbiosi e, comunque,
le scarse piogge contribuiscono
a farli rimanere polverosi. Il resto lo fa il vento. Naturalmente ciò
è particolarmente vero durante le prime prove, man mano, infatti,
che la pista si "gomma" le condizioni migliorano.
Welkom è un circuito misto con alcune curve di media ed alta
velocità e non particolarmente impegnativo per le frenate. Ciò
vuol dire che si cerca un assetto prevalentemente morbido, alla ricerca
della miglior trazione. Le moto a quattro tempi, per via del peso maggiore,
cercheranno sicuramente assetti leggermente più rigidi, anche
perché ammorbidendo la sospensione posteriore si aumenta di conseguenza
il sottosterzo: sotto l'effetto della potenza, infatti, il retrotreno
tende a schiacciarsi in accelerazione, con la conseguenza di un alleggerimento
dell'avantreno che "tracciando" peggio la curva tende ad allargare
la traiettoria. Non è, comunque, questo l'unico problema che
i piloti trovano in Sud Africa.
A causa della sua altezza il circuito di Welkom comporta una diminuzione
della potenza massima dei motori vicina al 15%. Per bilanciare questo
effetto negativo i motoristi si impegnano, sacrificando solitamente
un po' della coppia ai bassi regimi in favore di qualche cavallo in
più ai medi ma soprattutto agli alti.
Sui motori a quattro tempi sono possibili diversi interventi, e non
solo nella gestione elettronica del motore, per minimizzare l'inconveniente.
Assi a cammes diversi, pistoni più leggeri, scarichi leggermente
più aperti (sempre restando nel limite amassimo ammesso di 125
db) e l'incessante lavoro per diminuire gli attriti interni, sono fra
questi.