il fatto 21/09/2001 - primo giorno di prove
La Honda schiaccia la Yamaha: pole di Rossi, Biaggi solo 6°
La frase che identifica meglio questo momento della sfida iridata che
vale il titolo della 500 fra Rossi e Biaggi, con Capirossi nell'eterno
ruolo di terzo incomodo è "non c'è lotta". Al
termine della prima giornata di prove, infatti, la prima fila è
stata quasi interamente monopolizzata dalla Honda, con il solito Valentino
Rossi in pole provvisoria e la coppia del team satellite di Sito
Pons,
Barros e Capirossi nel ruolo di ancelle. A sorpresa si è issato
al loro fianco, staccato di appena due decimi, Sete Gibernau, spinto
più che dalla Suzuki, in pista con una nuova carenatura ed air-box,
dall'"effetto campo".
Biaggi, che a Valencia si gioca le ultime possibilità di recuperare
i 43 punti di distacco da Rossi è solo sesto, dietro anche alla
Honda di Ukawa, staccato di 340 millesimi. Non certo una enormità,
ma comunque un gap notevole in un tracciato di appena 4000 metri.
Il romano, in ogni caso, rimane il migliore dei piloti Yamaha: McCoy,
infatti, è 8° a quasi sei decimi, alle spalle di un demotivato
Roberts, mentre Carlos Checa, pur impegnatissimo, è addirittura
9° ad oltre sei decimi.
Il problema della Yamaha, su questa pista, è la mancanza di trazione
che, guarda caso, è il punto di forza della Honda che a Valencia
ha portato nuovo materiale per il team Pons che, dal canto suo, ha affidato
al genio del telaista Antonio Cobas la modifica dei leveraggi dell'ammortizzatore
posteriore per recuperare appunto trazione meccanica rispetto alla velocissima
NSR 2001.
Per la seconda giornata di prove, purtroppo, è prevista pioggia.
L'Aprilia mette le ali a Melandri
I punti di distacco sono molti, 44, fra Daijiro Katoh e Tetsuya Harada,
ma sulla tormentata pista di Valencia le Aprilia potrebbero riaprire
il mondiale se solo in gara la situazione fosse quella vista nel primo
turno di prove ufficiali. Davanti alla Honda di Katoh, infatti, ci sono
ben cinque moto italiane. La più veloce è stata quella
di Marco Melandri, in pole provvisoria, ma staccato di appena 66 millesimi
insegue Harada e quindi, via via, Fonsi Nieto, Debon e McWilliams. Il
distacco di Daijiro, comunque, non è significativo: appena 245
millesimi di secondo e del resto il leader del mondiale ci ha abituato
a prime giornate di prove non esaltanti.
Il fatto importante, però, è che su una pista poco selettiva
come quella valenciana più piloti potrebbero frapporsi fra Katoh
ed Harada. Una situazione che l'Aprilia, ora, dovrebbe sfruttare assicurandosi
la collaborazione di tutti i suoi clienti, se vuole recuperare il distacco
e giocarsela con la Honda sino alla fine del campionato. Importantissimo
potrebbe anche essere il ruolo di Melandri, che qui dovrebbe "lavorare"
per Harada, così come quello di Rolfo, settimo tempo ma a quasi
mezzo secondo dalla pole. Difficile però, come sempre, parlare
di strategia nel motociclismo. Un fatto che in questo momento gioca
solo a favore della Honda.
Elias, è il suo momento
E' ancora tutto da giocare, il mondiale della 125, anche perché
in una categoria combattuta come questa i 13 punti che separano Elias
da Poggiali sono pochi, pochissimi. Il pilota spagnolo, però,
sembra attraversare un periodo di splendida forma e su un tracciato
guidato come quello valenciano le differenze fra Honda e Gilera potrebbero
quasi annullarsi. Almeno questo hanno detto le prime prove che hanno
visto Toni conquistare la pole provvisoria, mentre Manuel, staccato
di mezzo secondo, ha difeso a denti stretti la prima fila, con il quarto
tempo. Fra i due si sono inseriti il sempre temibile Sanna e Borsoi.
Non a caso due piloti Aprilia, la moto in assoluto più competitiva
del lotto. Stranamente attardato (è decimo a quasi un secondo)
Youichi Ui.
Ciò che è incredibile veramente, comunque, è l'assoluta
tranquillità con la quale Toni Elias sta affrontando questo momento
particolarissimo della sua carriera: privo di esperienza si è
ritrovato, da un giorno all'altro, proiettato ai vertici del mondiale,
con l'intera stampa spagnola, orfana di Criville, ai suoi piedi. Tanta
popolarità non l'ha montato, né è sembrato scosso
di aver ricevuto offerte per correre in 250 sia dalla Honda che dall'Aprilia.
Consigliato dal suo manager, l'ex pilota Alberto Puig e dal padre, Toni
è tranquillo. Per fortuna da oggi lo è anche Manuel Poggiali
che ha rinnovato con la Gilera per due anni, con un contratto che gli
permetterà di lasciare la casa italiana qualora decidesse di
passare di categoria e la Gilera non avesse una moto da offrirgli.