sabato 23/9/2006
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venerdì 22 settembre
MotoGP
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125
sabato 23 settembre
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Capirossi, Rossi, Melandri: Banzai! Italia
Una prima fila tutta italiana non si vedeva da tempo. Era il 7 settembre del 2003 quando all’Estoril Loris Capirossi conquistò la pole davanti a Max Biaggi e Valentino Rossi. Ci è voluto il Gran Premio del Giappone per riportare gli italiani davanti a tutti, con l’imolese questa volta davanti a Valentino Rossi e Marco Melandri. E se la posizione del pilota della Ducati è apparsa scontata fin dall’inizio delle prove, un po’ meno lo sono stati i tempi di Vale e Marco.

Partire davanti a tutti in una pista come quella di Motegi, con una prima curva molto vicina alla partenza e dunque potenzialmente pericolosa, è infatti un bel vantaggio. E se il ducatista proverà ad approfittarne come ha già fatto a Brno, il piano del campione del mondo è già chiaro: infilare la sua Yamaha nella scia della Rossa e fare quanta più strada possibile in questa posizione.

Un pensiero, questo, condiviso pienamente da Melandri.
Decisamente più difficile, invece, sarà il compito di Nicky Hayden che, scattando dalla terza fila, con il settimo tempo, dovrà cercare di superare subito Nakano, Gibernau ed Elias, tre clienti non propriamente facili da gestire. Se a ciò aggiungiamo che l’americano ha lamentato nel corso di tutto il fine settimana problemi di aderenza del posteriore ecco che l’obiettivo diventa veramente difficile da raggiungere.

Nicky, inoltre, sa di non poter contare su nessuno. Per sua fortuna il nsuo compagno, Pedrosa, che già nel recente passato è stato capace di togliergli dei punti, sembra messo peggio di lui ed ha il nono tempo. Ma alle sue spalle c’è Colin Edwards che aspetta solo l’occasione per meritarsi la riconferma al fianco di Rossi, ormai nell’aria.

A proposito di Colin, decimo tempo, le sue prestazioni fanno chiaramente capire come non sia facile trovare un sostituto a questi livelli. Il pur arrembante Stoner, infatti, gli è arrivato alle spalle, mentre il collaudatore della Suzuki, Kousuke Akiyoshi, ha fatto meglio dei due titolari, Hopkins (13° dopo una caduta) e Vermeulen (15°, prima volta a Motegi).

Diverso è invece il giudizio su Carlos Checa, le cui Dunlop non gradiscono questo circuito. Un discorso questo che non vale per Makoto Tamada, che a Motegi ha anche vinto. Ma quelli erano i tempi delle Bridgestone, che oggi fanno faville nelle mani di Capirossi.

"Che tempone ho fatto, ben 7 decimi inferiore a quello del anno scorso, incredibile! – ha esclamato felice Loris dopo le qualifiche - Io ho fatto del mio meglio ma buona parte di questa splendida qualificazione è avvenuta grazie alla mia squadra, che ha lavorato benissimo oggi e per tutto il fine settimana. Un passo alla volta, abbiamo trovato una buona costanza anche in assetto da gara. Siamo insieme da quattro anni e abbiamo creato un rapporto fantastico. Oltre alla sintonia e al rispetto c'è molto di più. Anche quando qualcosa non va per il verso giusto, da noi c'è sempre il sorriso e questo è molto importante. Questa qualifica ce la siamo meritata, tutti insieme.
Domani, come sempre, è un altro giorno e occorrerà vedere innanzitutto come sarà il meteo. Anche in caso di pioggia dovrei essere piuttosto veloce, ma preferirei una gara asciutta".

Contento quanto l’imolese, ha dimostrato di essere anche Valentino Rossi.

“Sono davvero felice di essere in prima fila per la quarta gara consecutiva – ha ricordato Vale - Qui la mia M1 è andata bene fin dall’inizio, quindi siamo stati in grado di lavorare su diversi aspetti della messa a punto e di selezionare il miglior assetto possibile per la gara: sembra proprio che siamo a posto. La moto ha lavorato molto bene anche con le gomme da qualifica e nei giri lanciati potevo contare davvero su una buona aderenza. Purtroppo ho sprecato una gomma da qualifica quando Hopkins mi è caduto davanti ma per fortuna il mio team è stato grande durante il pit stop: sono stati più veloci di una squadra di F1! Fortunatamente ho fatto un bel giro con l’ultima gomma a disposizione e adesso posso partire col secondo tempo. Sono felice, domani la gara sarà difficile ma sono molto fiducioso”.

Lo è anche Melandri, miglior pilota della Honda a Motegi.

"Questo è un buon momento per me. Finora è un fine settimana molto positivo. E' una bella sensazione tornare in prima fila, mancavo da Donington Park. Quello che conta è essere tornati competitivi con la gomma da qualifica. Questa mattina abbiamo girato con un buon ritmo mentre nel pomeriggio ho faticato di più. Sono partito con lo stesso assetto ma ho sentito la moto diversa perché non ho trovato abbastanza grip. Con la gomma da qualifica, invece, sono riuscito a sfruttare bene il potenziale della moto. Partire in prima fila è importantissimo in chiave gara, spero di fare una bella partenza. La gara sarà sicuramente dura e combattuta".

Lorenzo un record da 10
Di nuovo Lorenzo. Per la decima volta Jorge Lorenzo mette la sua firma su una pole position. Si tratta di un record per il pilota di Palma di Maiorca che corre con i colori del team Fortuna Aprilia. Le dieci pole di Lorenzo, sono anche un piccolo traguardo, viene infatti superato un record, quello di Anton Mang che fece nove pole nella stagione 1981.

“Ora – ha detto Lorenzo al termine delle prove ufficiali – devo solo rimanere concentrato per il campionato del mondo, che è un traguardo più importante delle pole, anche se aver migliorato un record mi soddisfa molto. Domani posso affrontare la gara con un bel margine, devo solo termi lontano dai piloti locali che sono molto veloci nella pista di casa.”

La pole di Lorenzo rappresenta anche un ottimo risultato per Aprilia che nella pista simbolo della tecnologia nipponica, riesce ad imporsi conquistando la pole con il tempo 1’51”374, migliore di 0,581s rispetto al secondo tempo fatto segnare da Dovizioso su Honda.

Proprio il Dovi nazionale deve escogitarle tutte pur di resistere al dominatore della 250 con l'Aprilia rossa. Ecco che spunta dal cilindro una gomma che permette alla Honda di Andrea di tenere, o almeno di stare li vicino, il passo di Lorenzo. Basterà per la gara? E' tutto da vedere. Comunque se vogliamo un campione del mondo italiano, questo è il pilota su cui puntare!

I giapponesi ne fanno di ogni. I fratelli Aoyama, uno con la Honda e uno con la KTM fanno trenino in pista e si sorridono al box, che stiano preparando uno scherzo ai nostri? Comunque i fratellini sono veloci e con loro ha fatto bene anche Takahashi con la Honda gemella a quella di Dovizioso. Ha stupito, invece un perfetto sconosciuto, si tratta di Yokoe, in sella ad una vecchia Yamaha si è qualificato in undicesima posizione davanti a Ballerini e a Simoncelli che ha portato la sua Gilera solo in quindicesima posizione. Il pilota della Gilera è caduto nel finale del tempo a disposizione. Tornato al box ha preso la moto due, ma il morale sotto gli stivali non gli ha permesso di fare meglio della quarta fila.

In prima fila insieme a Lorenzo scatterà anche Alex De Angelis del Master Aspar Team. Il pilota di San marino ha concluso la seconda sessione di prove ufficiali con il terzo tempo in 1’52”014. Soddisfatto del week end di lavoro, Alex pensa alla gara senza nascondere la sua voglia di imporsi. Saranno le condizioni meteo e l’irruenza dei piloti giapponesi a fare la parte dell’incognita in questo Gran Premio.

"Anche in Australia - ha commentato Alex - Lorenzo aveva un bel margine in prova, poi in gara mi ha barruto di soli 9 millesimi. Credo di potermela giocare anche questa volta, ma a Motegi non sai mai come andrà a finire. I veri pericoli della pista non sono le curve strette o le tante staccate, qui ci sono i piloti giapponesi che per fare bella figura davanti al loro pubblico sono disposti a tutto pur di passare e a volte vengono fuori dei guai. Io proverò a starne lontano, del resto mi interessa la classifica e magari arrivare alla mia prima vittoria."

Col settimo tempo, si inserisce in seconda fila, Roberto Locatelli con la RSV250LE del Team Toth. Il pilota italiano è in ritardo rispetto alla pole di Lorenzo di un secondo, ma il suo passo è molto vicino a quello di De Angelis e ciò gli permette di poter pensare alla lotta per il podio nella gara di domani.

Solo ottavo Hector Barbera con la seconda RSW250 del Fortuna Aprilia. Il pilota spagnolo non è riuscito nei due giorni di prove a trovare una messa a punto ideale per il suo stile di guida sulla pista di Motegi. Barbera, che comunque prenderà il via del GP del Giappone dalla seconda fila, può tentare di inserirsi nella lotta per il podio, stando attento nelle prime fasi della gara, nel sorpassare gli agguerriti fratelli Aoyama e Yuki Takahashi che lo precedono.

Alle spalle di Barbera ci sono le altre due RSVLE, quelle di Guintoli (Equipe de France) e Smrz (AB Cardion) che scatteranno dalla terza fila insieme a Ballerini (Campetella), autore del dodicesimo tempo.
La gara delle 250 del Gp del Giappone, scatterà alle 12.15 ora locale, le 5,15 ora italiana.

Pole da primato per Bautista
Non lascia spazio agli avversari Alvaro Bautista, nemmeno nella seconda sessione di prove ufficiali del Gp del Giappone. In questa sessione il fresco campione del mondo ha migliorato ancora il suo passo andando a far scattare sul cronometro un tempo da primato, 1’57”231, migliore del record della pista (1’58”354) fatto segnare da Dani Pedrosa nel 2002.

Il pilota spagnolo continua ad essere il riferimento della categoria, facendo faticare i suoi avversari che forse, dopo la conquista del titolo, si aspettavano un Bautista più remissivo.

Con il sorriso di chi sa di aver fatto il suo dovere, Alvaro ha portato un nuovo risultato alla sua squadra, che si permette di avere con Faubel autore del terzo tempo, due piloti in prima fila. Nella stagione 2006, la scuderia Master Aspar non solo ha portato al successo Bautista, ma ha anche permesso piloti come Gadea, Faubel e Pasini di lottare in ogni gara per la vittoria. Kallio lo sa, ma ci prova. Il suo ritardo dal poleman è di 0,279s, ma anche stavolta i riflettori sono tutti per lo spagnolo.

Purtroppo, in questa vigilia di GP, Mattia Pasini, non riesce a fare con la sua moto quello che vorrebbe e per questo manca la prima fila. Autore del settimo tempo, Mattia sembra non essere riuscito a trovare il giusto compromesso tecnico per affrontare i 4801 metri del Twin Ring come avrebbe voluto. Ora per lui rimane la chance della gara per poter centrare il suo obiettivo; scalare una posizione in classifica per terminare il campionato al secondo posto, alle spalle del compagno di squadra già matematicamente campione e davanti a Kallio.

Luthi tira avanti, aspettando tempi migliori, magari in sella ad una 250 italiana, chissà, per il momento si deve accontentare della sua Honda he non gli permette di qualificarsi meglio dell'ottavo tempo, in seconda fila.

Decimo Koyama con la Malaguti. Il pilota di casa sembra poter far bene a Motegi, non solo è uno di quelli che qui sanno la lingua, ma è anche uno di quelli che qui potrebbe giocarsi la stagione prossima. La Malaguti non sembra intenzionata a continuare la sua avventura mondiale e per il giapponese si potrebbero aprire le porte di un'altra casa europea, vediamo...

In quarta fila, due giovani talenti italiani, si tratta di Lorenzo Zanetti dello Skilled Ispa team e Raffaele De Rosa del Multimedia racing, autori rispettivamente del quindicesimo e sedicesimo tempo. De Rosa, che ha finito lo scorso Gran Premio di Australia in settima posizione sembra fiducioso per una gara di gruppo anche in Giappone.

Per Zanetti, invece si tratta di un fine di stagione in crescendo. Il pilota lombardo non ha brillato come nel 2005 nel corso di questa stagione e nelle ultime gare dell’anno Lorenzo sta facendo vedere di essere ancora veloce e competitivo.

Molto indietro per le sue possibilità è Joan Olive, del team SSM Racing. Lo spagnolo scatterà domani dalla diciannovesima posizione, ovvero dalla quarta fila.

Da segnalare, sempre tra gli italiani, il 34° tempo di Lacalendola. Il pilota che corre per il 3C racing, si sta già comportando meglio del suo compagno di squadra Lombardi che in questa occasione si è qualificato in ultima posizione.

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