sabato 1/10/2005
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1° V. Rossi
1° C. Stoner
1° G. Talmacsi
2° M. Melandri
2° J. Lorenzo
2° M. Kallio
3° N. Hayden
3° A. Dovizioso
3° M. Simoncelli
Rossi, ma Melandri fa sognare

Non si è fatto prendere dall’emozione, Capirossi, alla sua terza partenza dal palo, scattando benissimo con alla ruota Gibernau, Rossi, Hayden, Melandri, Edwards, Checa e Rolfo, mentre Biaggi, nono a metà del giro, esce sull’erba sintetica e perde posizioni sfilando in undicesima posizione.
Al secondo giro in testa passa Gibernau, davanti a Rossi ed Hayden, con Capirossi che scivola al quarto posto. Un’altra tornata e Loris è sesto, insidiato anche dal compagno di squadra Checa.
Al quinto giro la situazione si è un po’ stabilizzata: Gibernau guida la corsa, davanti a Rossi e Melandri che sono a loro volta a contatto con Edwards e Capirossi che ha preso un piccolo vantaggio su Checa. Nel frattempo Biaggi ha perso ancora tempo, gira in 2.03 ed è scivolato in 14esima posizione, con ben 11 secondi di svantaggio. Il passaggio seguente, in 2.21, non lascia spazio ad illusioni ed al 7° giro Max rientra ai box mentre contemporaneamente Capirossi si esibisce in un dritto che lo fa scendere in dodicesima posizione.
Intanto in testa alla corsa la situazione non è cambiata: guida Gibernau, di stretta misura su Rossi e Melandri. Hayden è quarto a poco più di un secondo, mentre Edwards insegue a 3” e Checa ad 11”.
Al 10° giro, Melandri passa Rossi, ma Vale replica.
Ad otto giri dalla conclusione i tre di testa sono racchiusi in appena sette decimi di secondo, ma in quarta posizione Hayden non molla .
Hanno mollato, invece, Edwards, staccato di quasi otto secondi, Checa a meno 18 e poi, via via, Nakano, Elias, Barros e Capirossi, 10° a ben 32”.
Nel frattempo al 16° giro, mentre è in lotta con Melandri, Rossi commette un errore e va largo. Perde pochissimo tempo, ma abbastanza per essere inquadrato nel mirino di Hayden.
Non è Nicky, comunque, a mettere pressione a Vale, ma Marco a Sete: nel corso del 17° giro, per resistere alla pressione del compagno di squadra Gibe va dritto e precipita in quinta posizione, mentre Melandri passa al comando.
A due giri dalla fine Rossi rompe gli indugi e passa in testa superando Macio in fondo al rettilineo. La Yamaha è veloce quanto la Honda, ma più stabile in frenata, così Melandri non ha scampo, ma ci prova comunque all’ultimo giro. E’ un tentativo coraggioso, ma va largo. Senza ulteriori problemi il Fenomeno vince la decima gara della stagione. Hayden sale sul podio, quindi sfilano Edwards, Gibernau, Checa, Nakano, Elias, Barros e Capirossi.
La lotta per il “mundialito” si fa sempre più dura: “best of the rest” è ancora Biaggi, a +2 su Melandri, +7 su Edwards, +9 su Hayden e +11 su Capirossi. Che campionato sarebbe…senza Valentino.

Stoner vince sognando la MotoGP

Stoner sogna la MotoGP,con la Yamaha, ma nel frattempo pensa ad andare forte in 250, così al via brucia Lorenzo e passa al comando seguito da Dovizioso, Pedrosa, Porto, Aoyama e De Angelis.
Nessuno sembra in grado di seguire l’australiano, che fila in testa alla gara e dopo sette giri ha oltre tre secondi di vantaggio su Lorenzo che a sua volta controlla Dovizioso e Porto, mentre Pedrosa è già a cinque secondi davanti ad Aoyama e Barbera, con De Puniet che è perso in ottava posizione e poco dopo rientra ai box.
La gara non offre molte emozioni, per fortuna a ravvivarla ci pensano Lorenzo e Porto. Lo spagnolo, infatti, non molla e tira come un matto riducendo il suo svantaggio da Stoner a due secondi e mezzo a sette giri dalla fine, mentre nel contempo Porto trascina con se Pedrosa nel sorpasso a Dovizioso.
Sembrerebbe un momento di grandi cambiamenti, in realtà l’impeto di Lorenzo si esaurisce presto quando vede che Stoner non accenna a mollare, così l’unica cosa interessante rimane la lotta per la terza piazza che vede Dovizioso, Porto e Pedrosa scambiarsi frequentemente le posizioni.
Guidato da Pedrosa il terzetto recupera addirittura a Lorenzo, che a due giri dalla fine appare in difficoltà.
Nel frattempo però Porto ha perso il contatto così a giocarsi la terza piazza rimangono lo spagnolo e l’italiano. Dani è in testa sino all’ultima curva dell’ultimo giro, ma la volata vincente è quella di Dovi.
A tre gare dalla conclusione del mondiale in testa al campionato c’è ancora Pedrosa, a +26 su Stoner, il che equivale a dire che nel GP di casa dell’australiano Dani si giocherà il primo Match-ball.
Per metterlo a segno, però, Stoner non dovrebbe andare a punti. Il che sembra improbabile.
“Posso battere Pedrosa – ha detto Stoner alla fine della gara – il prossimo GP si corre a casa mia e cercherò di mettere un po’ di pressione a Dani”.
Che peraltro, ricordiamo, non ama molto Phillip Island, per avervi fatto una brutta caduta.
“Il mondiale non è finito – aggiunge Dovizioso – sono contento di essere salito sul podio, ma avrei preferito lottare per la vittoria, anche se Stoner quando va forte è veramente imprendibile. Come ho sempre detto Pedrosa si può battere. E’ avvantaggiato dal peso e la sua moto, che sembra non andasse in questa occasione, era comunque veloce quanto la mia. Quanto al problema con la spalla, non penso che lo rallenti. Credete a me: se non tornerà davanti a tutti in Australia comincerà ad innervosirsi”.

Talmacsi tradisce Kallio

Il primo a tagliare il traguardo del primo giro è Kallio, con Talmacsi a coprirgli le spalle, quindi seguono Di Meglio, Simon, Poggiali, Lati, Pasini e Luthi, mentre Simoncelli sfila in decima posizione.
Dopo due giri Pasini è risalito sino alla terza posizione, seguito da Poggiali, Simon, Di Meglio, Simoncelli, Lai e Luthi.
Con la coppia della KTM al comando, ovviamente il pilota svizzero è costretto ad attaccare, ma il gruppetto del quale fa parte non lo molla, così Luthi dopo sette giri è ancora inchiodato in settima posizione con uno svantaggio di quattro secondi e mezzo dalla coppia di testa.
E’ chiaro, a questo punto, che il pilota della Honda, in testa al mondiale, può al massimo aspirare ad una posizione vicina al podio. Per questo si fa aggressivo ed all’11° giro tocca Pasini, causando un po’ di scompiglio nel pacchetto di mischia che in ogni caso rimane compatto, mentre il giovane Thomas trova anche il tempo per scusarsi alzando una mano!
Nel frattempo l’unico ad avanzare costantemente è stato Simoncelli, che si è portato in terza posizione, ancorché staccato di oltre sei secondi.
Con un giro solo alla conclusione Kallio viaggia tranquillo verso la vittoria quando, in vista del traguardo, il compagno di squadra Talmacsi gli esce di scia e lo brucia. In quarta posizione arriva Di meglio, quindi seguono Faubel, Luthi, Poggiali, Simon e Pasini.
Il nuovo leader del mondiale, dopo il GP del Qatar, dunque, è Kallio: 201 a 199…con mille grazie al compagno di squadra!
Meravigliosa, comunque, è la spiegazione di Talmacsi dello “scherzetto” a Kallio: “Non l’ho fatto apposta – ha detto l’ungherese – non mi ero reso conto che fosse l’ultimo giro”.

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