Gibernau, schiaffo
agli italiani
Un giro solo, ma di quelli che stendono. Lo ha fatto Sete Gibernau, al
Mugello, sorprendendo la pattuglia italiana che non è riuscita
a replicare. 1.49.553 è il risultato cronometrico, che va confrontato
con la migliore pole, quella di Valentino, nel 2002, 1.51.258. I conti
fateli voi, ma la differenza è abissale. Rossi, comunque, guidando
da dio ha limitato i Danni rimediando quattro decimi, Biaggi e Melandri
oltre un secondo e due.
Il bello è che la Yamaha, che sul circuito toscano doveva essere
sfavorita, ha piazzato anche Carlos Checa in quinta posizione, davanti
alla coppia dell’HRC Barros-Hayden. In continuo miglioramento Roberts,
nono con la Suzuki alle spalle di Tamada e davanti a Loris Capirossi che
ha già deciso di usare la nuova D16 GP4 e non la vecchia Desmosedici
2003. Per la Ducati, comunque, una gara in salita.
L’Aprilia domina con Porto I nostri, colti di sopresa nella MotoGP, si sono dovuti anche
difendere in 250. Se, infatti, l’Aprilia ha, come previsto, dettato
legge nelle prime prove, il migliore è stato Porto, davanti a De
Puniet e Poggiali. Solo quarto, ad un secondo e tre, Pedrosa, davanti
all’irriducibile Battaini e a De Angelis.
Ancora distante Rolfo, 12° tempo. Fuori dai tempi Sabbatani al rientro
dopo l’incidente di Le Mans.
Barbera lancia la sfida a Dovizioso Ancora Aprilia nella 125, con Hector Barbera in pole provvisoria
davantyi al connazionale della Derbi Jorge Lorenzo. Terzo tempo il leader
del mondiale, Andrea Dovizioso, ma ad appena due decimi. Da registrare
l’ottimo quinto tempo di fabrizio Lai, con la Gilera, che ha preceduto
Locatelli , Simoncelli, Borsoi e Giansanti. In ritardissimo (è
32°) Perugini, vittima di una caduta senza conseguenze.