GP del Brasile
giovedì 18 settembre
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il fatto 19/9/2003 - pole position
Rossi piega Capirossi
Se il buon giorno si vede dal mattino, nel GP del Brasile il favorito è sempre Valentino Rossi. E' stato il campione del mondo, infatti, a conquistare la pole, strappandola a pochi minuti dalla conclusione delle prove ad un ispirato Loris Capirossi, perfettamente a suo agio con un nuovo pneumatico anteriore Michelin. Vale, poi, è rientrato in pista per proteggere la posizione da un eventuale attacco dell'ultimo secondo (che non è mai arrivato), ma come gli era già capitato nel corso del primo turno ha calcolato male i tempi e non è riuscito a passare sul traguardo prima della bandiera a scacchi della fine del turno.
A fare il miracolo ci ha provato anche Gibernau, autore del terzo tempo, ma il suo tentativo si è concluso con una rovinosa caduta. Max Biaggi, invece, autore della pole provvisoria giovedì, non si è migliorato e, attardatosi a provare nuove regolazioni, è rientrato ai box senza nemmeno provare il giro al massimo.
Il romano - che era caduto in mattinata nel corso delle libere - ha comunque mantenuto la prima fila con il quarto tempo di giovedì.
A portagliela via, in ogni caso, ci ha provato Troy Bayliss, senza riuscirci e purtuttavia centrando un bel quinto tempo, anche se staccato di un secondo dalla pole.
In seconda fila, migliore dei piloti Yamaha, è riuscito ad arrivare anche Shinya Nakano, che ha preceduto un sempre più positivo Nicky Hayden, che si è fatto tirare nel suo giro buono dal compagno di squadra, Rossi.
Carlos Checa - che sembrerebbe in procinto di lasciare la Yamaha per approdare nella seconda squadra Ducati, quella di D'Antin - non è invece andato al di là del 10° tempo, ad un secondo ed otto dai migliori, precedendo Barros, Edwards (un po' meglio l'Aprilia, che ha parzialmente risolto i suoi problemi di chattering) e lo strepitoso (per la Kawasaki) Garry McCoy.
In grosse difficoltà, invece, Marco Melandri, che nei due giorni di prove non ha cavato un ragno da un buco ed è finito al 16° posto, ad oltre due secondi e mezzo.
Alle prese, invece, con i soliti problemi, la coppia della Suzuki (18° e 19° Hopkins e Roberts jr). John è finito addirittura in terra con un numero da rodeo mentre cercava di migliorarsi.

Elias lancia la sfida a Poggiali
Da oggi Manuel Poggiali deve iniziare a preoccuparsi. Con la pole del GP del Brasile, infatti, Toni Elias ha ribadito di essere lui il suo sfidante principale. Lo spagnolo, infatti, messo da parte il comportamento altalenante dei primi GP di stagioni sembra ora in forma smagliante e, assistito da una Aprilia identica a quella del sanmarinese, rischia di diventare la spina nel fianco di Manuel, che guida il campionato dall'inizio della stagione. Poggiali, poi, ora deve guardarsi anche dall'insistente Roberto Rolfo, terzo tempo in Brasile nonostante non si sia migliorato rispetto a giovedì. La sua Honda sì, invece, che sembra migliorata dal punto di vista motoristico, mentre De Puniet è sempre il più costante e Fonsi Nieto la solita mina vagante, anche se anche lui nel turno conclusivo non è riuscito ad essere più veloce. Con così tanti piloti che possono puntare alla vittoria è naturale, dunque, che il GP del Brasile rivesta una importanza particolare. Attenzione anche a Porto (che pare abbia ricevuto una offerta dall'Aprilia), sesto tempo, e dall'insidioso Battaini, ottavo tempo, anche lui fra quelli rimasti con il tempo del primo turno di qualifica.

Pedrosa beffa De Angelis
Non è stato sufficiente a De Angelis abbassare il suo tempo della prima sessione di prove ufficiali di quasi quattro decimi: nell'ultimo dei giri che aveva a disposizione, infatti, Daniel Pedrosa l'ha beffato, cogliendo una importante pole position in chiave mondiale. In prima fila, accanto ai due, è balzato anche Dovizioso, che partirà al fianco di Talmacsi. Delle prodezze di Daniel e di Andrea ha fatto, purtroppo, le spese Stefano Perugini che, all'ultimo minuto, era riuscito ad acciuffare il quarto tempo.
Il pilota di Sutri, così come gli era già accaduto in precedenza, è stato tamponato nel corso dell'ultimo giro da Gino Borsoi, che non aveva rallentato convinto di non aver preso la bandiera a scacchi dello scadere delle prove. caduta per entrambi, per fortuna senza conseguenze.
Perugini partirà in seconda fila con il sesto, preceduto anche dal sempre più positivo Jorge Lorenzo che ha riportato la Derbi nelle posizioni che le competono.
In difficoltà sia Borsoi (10°, non ha migliorato il suo tempo precedente) che Cecchinello (13°).
Intanto a Rio si sta definendo il mercato piloti della minima cilindrata. In forse il passaggio di De Angelis alla 250 con l'Aprilia: la casa di Noale chiede un contratto di quattro anni, giudicato troppo lungo dal pilota. La casa veneta rischia anche di perdere Perugini, che ha ricevuto una offerta dalla Gilera che gli affiancherà Lai (attualmente in Malaguti), rimasto ieri in 18esima posizione non essendo riuscito a migliorare il tempo della prima sessione. Rimarrà in Honda, invece, Dovizioso, che erediterà in pratica la situazione di Pedrosa, anche lui in predicato di passare alla quarto di litro.

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