GP del Brasile
giovedì 18 settembre
FP1
QP1
TS
venerdì 19 settembre
FP2
QP2
TS
sabato 20 settembre
WP
GRID
GARA
TS
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1° classificato MotoGP
V. Rossi
1° classificato 250
M. Poggiali
1° classificato 125
J. Lorenzo
2° S. Gibernau
2° R. Rolfo
2° C. Stoner
3° M. Tamada
3° R. De Puniet
3° A. De Angelis

il fatto 20/9/2003 - giorno di gare
Sei volte Rossi
La scivolata nelle prove non ha fatto perdere la grinta a Sete Gibernau, che è il migliore a scattare al semaforo. Seguono Capirossi, Rossi e Biaggi, quindi Hayden, Bayliss, Tamada, Nakano, Ukawa, Checa, Barros e Melandri. Rossi non perde tempo e si mette subito in scia dello spagnolo, mentre Biaggi non riesce a saltare Capirossi, nonostante inanelli un paio di giri veloci.
Intanto Tamada si sbarazza di Bayliss e cambia ritmo, attacca anche Hayden e lo passa. Una volta dietro a Biaggi prova anche con lui, ma capito il pericolo Max salta Capirossi e si piazza in terza posizione.
Il giapponese della Bridgestone, comunque, non molla e all'ottavo giro passa a sua volta Capirex.
E' un momento topico, evidentemente, perché pochi attimi dopo Rossi salta Gibernau.
E ci vuol poco a capire che, come al solito, il pesarese stava giocando come il gatto con il topo. In un giro, infatti, prende un secondo di vantaggio su Sete, alla tornata successiva gli rifila altri sei decimi, e voilà, in meno di due giri si ritrova solo al comando con 1"5 ...
Con Vale in testa, proettato verso la sesta vittoria stagionale, la 56esima in carriera, l'attenzione si sposta alle sue spalle. Gibernau tiene bene la seconda posizione, ma al 12° giro Biaggi perde il terzo posto a favore di Tamada che va come una spia. A questo punto al Corsaro non resta che proteggere la posizione da Hayden, che lo segue come un ombra. Intanto Capirossi tiene la sesta posizione, davanti ad Ukawa e Bayliss, mentre la prima Yamaha è quella di Nakano, 8°, staccato di 20", seguito da Checa e, più lontano, a -26", Melandri.
Le prime posizioni non cambiano sino alla fine, il solo a commettere un errore è Bayliss, che scivola al decimo posto, alle spalle di Checa e davanti a Melandri. Solo dodicesimo, in casa, Alex Barros, mentre la prima Aprilia al traguardo è quella di Edwards, 13°a ben 54" dal vincitore.

Poggiali costringe Elias all'errore
Era atteso il duello fra Toni Elias e Manuel Poggiali, tanto atteso che la coppia dell'Aprilia non ha voluto dividere il piacere della sfida con nessun altro concorrente. Così al pronti via Toni e Manuel si involano prendendo subito il largo. Nessuno, alle loro spalle, sembra in grado di tenere quel ritmo. Il migliore degli inseguitori è Rolfo che , dopo un paio di svarioni prende il suo passo e tiene a bada De Puniet, mentre staccati seguono Guintoli, Matsudo e Faubel.
Intanto Elias e Poggiali sono l'ombra l'uno dell'altro e girando un secondo sotto il tempo degli inseguitori al 15° giro hanno quindici secondi di vantaggio su torinese della Honda. Tutto il tempo per farsi qualche scherzetto... al limite del lecito. In un tentativo di sorpasso all'esterno Manuel si becca una bella sportellata, ma non cede ed al 17° passa a condurre le danze. Anche Toni, però, non ci va morbido e rimane lì, incollato sul suo codone.
E' nell'ultimo giro, comunque, che si risolve la sfida: il sanmarinese e lo spagnolo si passano e ripassano diverse volte, finché Elias, all'esterno di una curva sulla sinistra, tira troppo la staccata e perde aderenza sull'avantreno, volando via e lasciando una importante vittoria a Manuel, che allunga in campionato. Grazie all'errore di Toni si libera il secondo gradino del podio e ci sale proprio Rolfo, vincendo la sua volta la volata su De Puniet.

Lorenzo, il bello della prima volta
Essere in pole non è garanzia di una bella partenza. Se ne è accorto Pedrosa, che ha sbagliato completamente il via, ritrovandosi in dodicesima posizione, preceduto da Talmacsi, seguito da De Angelis, Barbera, Doviziosa, Stoner, Lorenzo, Perugini, Luthi, Vincent, Pablo Nieto e Borsoi.
Il piccolo spagnolo, comunque, non è tipo da rimanere intruppato a lungo. Al terzo giro, infatti, Daniel è già terzo, dietro a Talmacsi e De Angelis e davanti a Lorenzo, Stoner, Dovizioso e Perugini. Un altro passaggio e mezzo e Pedrosa è già al comando: in un colpo solo infila la coppia di testa e cerca di involarsi.
La fuga, però, non gli riesce ed anzi, alle sue spalle, il gruppo si compatta. De Angelis prova a sua volta ad andare davanti, ma la sua soddisfazione è di breve durata. Al 14° giro si fionda in testa alla corsa Jorge Lorenzo, con De Angelis in scia, mentre Pedrosa, solita volpe, si mette in attesa dietro a Stoner, con quinto Pablo Nieto e poi Dovizioso, Perugini, Barbera e Talmacsi.
E', però, evidentemente, la giornata dei giovanissimi, questa. Quando tutti si aspettano l'attacco dello spagnolo leader del mondiale, arriva invece quello di Lorenzo, iberico anche lui.
A seguire il sedicenne prova solo Stoner, ma Jorge si aggiudica la volata, mentre De Angelis chiude al terzo posto, davanti a Pedrosa. Seguono Pablo Nieto, Dovizioso e Perugini.
Non è una gran giornata per l'Etrusco, per lui quattro punti persi dal leader del campionato e ben sette da De Angelis, ma è sempre secondo nel mondiale.

 

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