"Che gara!
E' una delle prime volte che ci sono 5 piloti allo stesso livello,
che hanno dato il 100% per 22 giri, senza tattiche, ma pensando
soltanto a stare davanti. A due giri dalla fine ho fatto un errore
e Gibernau non solo mi ha passato, ma ha anche preso un vantaggio
di sette, otto decimi. Ho spinto al massimo per riprenderlo e
alla fine ha sbagliato anche lui e ho potuto vincere. Tra l'altro,
l'ho passato alla curva numero dieci, la stessa dove nel 1996
superai Martinez e poi vinsi il mio primo GP in 125. Questo è
un successo importante, ricco di significati, ma, soprattutto,
emozionante per come è stata la gara, con un grande spettacolo
per tutti e anche per noi piloti. A Barcellona e in Germania avevo
perso perché ero stato troppo a pensare alle gomme o alla
tattica, mentre oggi ho pensato solo a vincere. Si è detto
che ero in crisi, ma rimango stupito di fronte a queste cose,
perché non ho mai fatto peggio di terzo e sono in testa
al mondiale. Questa è una delle mie più belle vittorie
nella MotoGP ed è la conferma che nel nostro sport a fare
la differenza è ancora la concentrazione, la generosità
e la voglia di successo del pilota. Voglio fare i miei complimenti
a Gibernau: sinceramente, non pensavo che fosse così veloce.
Da qui alla fine del mondiale sarà sempre più dura
batterlo".
Biaggi, una gara terribile
"La gara di oggi per
me è stata ... terribile. Su questa pista, che è
impressa nella mia mente fino all'ultimo centimetro, non solo
non mi sono divertito a guidare, non sono praticamente riuscito
a farlo! Era come se il freno motore non entrasse in azione: la
moto non chiudeva le curve, non teneva la corda. Evidentemente
non siamo riusciti a mettere a posto, in tre ore, il materiale
che abbiamo ricevuto. E meno male che sono riuscito ad arrivare
al traguardo: dovendo agire costantemente sul freno, verso metà
gara ho corso un rischio terribile quando la moto mi si è
chiusa davanti. Ero praticamente a terra quando ho dato un colpo
al manubrio con il braccio sinistro. La ruota ha ripreso, non
so come, aderenza e sono riuscito a rimanere in sella. Mi sono
trovato indietro ma sono rimasto in piedi. Domani, dato che abbiamo
un giorno di test, 'dobbiamo' riuscire a trovare la soluzione
anche se al momento non mi viene in mente quale possa essere.
Abbiamo lavorato tantissimo in questo week end, né io né
i miei tecnici ci siamo risparmiati. Vedremo domani, se cambiando
qualcosa riusciremo a venirne fuori".
Checa, la prossima volta,
il podio
"Questo risultato ha
il sapore di una vittoria. Abbiamo lavorato bene per tutto il
fine settimana e oggi è stato un successo. Le prove di
stamattina sono andate abbastanza bene, durante la gara sono riuscito
a fare alcuni tempi fantastici ed è stata una delle mie
migliori gare di sempre. Sono riuscito a superare Biaggi ma ho
potuto solo inseguire gli altri. Ho anche fatto un piccolo errore
ad un certo punto, quando ho frenato troppo violentemente e questo
mi ha fatto perdere un po' di tempo. Ho cercato di andare a prendere
gli altri, ma è stato impossibile. E la prima gara
in cui riesco a seguire il gruppo di testa ed a girare in modo
costantemente veloce per tutta la gara. Spero che questo sia solo
l'inizio di un periodo di una buona sensazione di guida e di un
buon feeling con l'assetto della moto che duri per la parte restante
della stagione e cercherò di andare sul podio la prossima
volta".
Melandri, mi aspetto
molto dai test
"Non mi sono sentito
a mio agio in moto per tutto il fine settimana quindi stamattina
abbiamo abbassato la geometria della moto e mi sono subito sentito
meglio. Mi sono fidato delle scelte di Fiorenzo (Fanali, il responsabile
tecnico della moto di Marco) e del nostro consulente della Michelin
Daniel Croispine per quanto riguarda le gomme e l'assetto in gara.
Sono partito bene, ma non riuscivo proprio a mantenere il ritmo
nelle prime fasi della gara. Dopo aver consumato un po' di carburante
ha iniziato ad andare meglio e sono riuscito a superare Jacque,
mentre Tamada era ormai troppo lontano. Il nostro obiettivo per
la gara di oggi era quello di riuscire ad arrivare al traguardo
e di trovare una migliore sensazione di guida dopo due terribili
turni di qualifica e, da questo punto di vista credo che il risultato
di oggi sia abbastanza buono. Adesso non vedo l'ora che sia domani
per passare unaltra giornata a provare la moto".
Bayliss, avrei dovuto
crederci di più
"Sia io che Loris abbiamo
sempre fatto delle bellissime partenze, quindi sapevo di poter
guadagnare subito il comando. Mi sentivo veramente bene, e non
stavo spingendo al massimo. Sapevo che, prima o poi, qualcuno
mi avrebbe passato. Quando questo è successo ho realizzato
che gli altri stavano veramente tirando, allora ho capito che
avevo margine. Probabilmente avrei dovuto avere più fiducia
in me stesso da subito. Questo è sicuramente un anno di
apprendistato, ma tutto sta andando nel verso giusto e i risultati
lo confermano. Il feeling con la moto oggi era perfetto, cosa
che negli ultimi giorni mi era mancata. Gare come questa fanno
bene a tutti ed è quanto voglio fare anche in futuro!"
Capirossi, sarebbe stato
un gran finale
Loris Capirossi è
stato autore di una gara altrettanto spettacolare ed emozionante,
lottando con i primi, in attesa di attaccare negli ultimi giri.
Purtroppo, a due giri e mezzo dalla bandiera a scacchi, la sua
Desmosedici si è inesorabilmente fermata a causa di un
problema elettrico. In quel momento Capirossi era terzo, a meno
di un secondo dal leader della corsa.
"Nelle prime fasi della gara ho cercato
di conservare le gomme. Ho perso tempo dietro a Max, ma dopo averlo
passato sono riuscito subito a riprendere il gruppetto di testa.
Ho superato anche Troy e, sicuramente, sarebbe stato un finale
mozzafiato. Improvvisamente la moto si e fermata. Peccato, perché
avevamo la possibilità di fare davvero un grande risultato.
Purtroppo sono cose che succedono nelle corse. La cosa più
importante è che la moto andava veramente bene. Il nuovo
telaio è ottimo e sappiamo di poter essere tra i primi."
Edwards, la mia migliore
gara in MotoGP
"Ho fatto una buona
gara, probabilmente la migliore della mia carriera in MotoGp.
Certo la posizione finale non mi soddisfa, ma per i primi 15 giri
ho guidato bene e la moto mi dava un buon feeling. C'era molta
gente da superare e non è stato facile, ma ci stavo riuscendo
alla grande. Verso la fine, probabilmente a causa del serbatoio
vuoto che ha cambiato la distribuzione dei pesi, ho riavvertito
il chattering e ho perso qualche posizione, soprattutto a causa
del fatto che non riuscivo a tenere linee ideali in curva. Adesso
ancora un po' di vacanza: torno negli States, in Texas a ricaricare
le pile".
Poggiali, Elias mi ha
usato come sponda
"L'ultimo giro è
stato spettacolare, ma anche pericoloso. Nella vittoria ci credevo,
ma è difficile riuscirci se nell'ultimo giro devi preoccuparti
di rimanere in piedi, perché ci sono altri piloti che ti
usano come sponda. Credo che Elias sia stato troppo duro con me,
con sorpassi al limite, e se io non avessi raddrizzato la moto
allargando la traiettoria avremmo rischiato di cadere entrambi.
Qui non si gioca a biliardo, si va in moto e certe cose non andrebbero
fatte. Spero di rifarmi nelle prossime gare e di arrivargli davanti
all'Estoril, un tracciato che già conosco con la 250, perché
lì abbiamo effettuato i test Irta questinverno. Come
sempre, del mondiale non parlo, perché non è quello
il mio obiettivo: certo spero di trovarmi in questa posizione
alla fine del campionato".