Estoril
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02/09/00 - giorno di pole - il fatto
Una pole in 500, Garry McCoy, non l'aveva fatta mai

Aveva vinto, quest'anno, nella gara d'esordio del campionato, in Sud Africa, stupendo, ma chi pensava di aver già visto il meglio sbagliava. Lo ha dimostrato ieri, il fantino australiano, facendo vedere di essere il migliore con le nuove gomme da tempo Michelin grazie alle quali in un giro rischiatutto ha messo in riga i due piloti più accreditati a partire davanti a tutti, Kenny Roberts e Max Biaggi che, alla fine, sono stati sorpresi anche da Nobuatsu Aoki e Van den Goorberg, veramente sorprendente alla guida della Honda NSR-V bicilindrica. Sono state qualifiche del tutto inusuali, comunque, quelle della classe regina. L'introduzione (da Brno) di un pneumatico costruito per durare solamente due giri ha rivoluzionato le tattiche dei box tanto da sorprendere anche team esperti come quello del Corsaro che alla fine è stato l'unico a non riuscire a sfruttare la nuova copertura: Max, infatti, quando mancavano meno di tre minuti alla conclusione delle prove ufficiali ha montato la supergomma ed è rientrato in pista, ma lo ha fatto troppo tardi e dopo aver completato il giro di riscaldamento non ha potuto effettuare quello lanciato, avendo preso per un ritardo di soli dieci secondi la bandiera della conclusione delle prove. Il ritardo del Corsaro - che scatterà con il quinto tempo dalla seconda fila - è comunque ridotto: appena sei decimi. Peggio, molto peggio, sono messi i suoi connazionali, Rossi e Capirossi, rispettivamente 12° e 15° tempo. Per Loris c'era da aspettarselo: l'Estoril non è il miglior circuito per guidare con una mano rotta. La prima staccata in fondo al rettilineo - da 300 all'ora a circa 100 Kmh - immette in una curva da prima e l'imolese non ha né la mobilità né la forza necessaria per gestire l'operazione al meglio. Rossi, al contrario, si è lamentato della messa a punto della sua Honda e, dopo mille tentativi, è tornato sui suoi passi, cioè all''assetto scelto durante i test invernali. Il suo distacco dai migliori in effetti è quasi un secondo e tre decimi. Troppo per un pilota che è in lotta per il mondiale. La Honda comunque non è andata fortissimo: la migliore è stata quella di Okada, sesto tempo. Peggio, purtroppo, è andata l'Aprilia: Harada è caduto (contusione alla spalla sinistra), mentre McWilliams ha faticato a trovare la carburazione giusta per il suo motore ad iniezione. Nella 250, quasi a ribadire le sue ambizioni iridate, la pole è andata al francese Jacque, davanti al miglior pilota Honda, Katoh, al compagno di squadra Nakano e ad Ukawa. La prima Aprilia, quella di Waldmann, scatterà dalla seconda fila, con il quinto tempo, davanti alla moto gemella di Melandri e della sorpresa David Checa, fratello del carlos impegnato nella 500. Nella 125 il pilota della Derbi, Youichi Ui, ha confermato l'adattabilità della moto iberica su qualsiasi circuito regolando il campione del mondo Emilio Alzamora. Il primo degli italiani è Locatelli, che avrà al fianco in prima fila il giovane Manuel Poggiali. Dalla seconda linea, invece, scatteranno Alex De Angelis e Mirko Giansanti.

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