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YAMAHA AL MUGELLO - GP D'ITALIA 28/5/2004
La Yamaha alla conquista del Mugello Rossi cerca la sua 61a vittoria nel GP di casa
Checa, fiducia ritrovata Brivio ammette: pressione alle stelle al Mugello
 

Il punto di vista tecnico
Con i suoi 5245 metri, il Mugello è uno dei circuiti più lunghi inseriti nell’attuale calendario della MotoGP e, a differenza di molti altri circuiti “classici”, è uno dei pochi ad aver mantenuto la sua lunghezza ed il layout originali. Adagiato sui due versanti di una spettacolare valle toscana, il Mugello ha anche la particolarità, rispetto agli altri circuiti super-veloci, di offrire continui cambi di pendenza e chicane da percorrere ad alta velocità. Curve lente si alternano a quelle veloci, anche se anche le curve più lente sono ampie, permettendo così ai piloti di trovare diverse traiettorie “ideali”.

A differenza della recente tendenza a ridurre la velocità creando dei “punti di fermata”, le quattro chicane del Mugello si percorrono a velocità relativamente alte. Se da una parte c’è la necessità di avere sospensioni più rigide per affrontare le sezioni veloci, che mettono a dura prova le sospensioni, sia anteriori che posteriori, a causa delle forze centrifughe, dall’altra c’è la necessità di avere la flessibilità necessaria a garantire il grip anche in piega e l’aderenza nelle curve lente in contropendenza.

La ricerca del miglior assetto per le sospensioni è resa ulteriormente difficile dal fatto che in una sezione della pista l’entrata in curva avviene in salita, mentre l’uscita è in discesa. Questo fa sì che i parametri di scelta per una regolazione ideale risultino alterati.

Per la prima volta quest’anno la velocità massima sarà un fattore fondamentale, visto che il lungo rettilineo del Mugello è senza dubbio uno dei possibili punti per superare gli avversari. Velocità di punta sopra i 300km/h saranno la regola e ci si aspetta che persino la leggendaria barriera delle 200 miglia orarie venga ripetutamente superata.

A parte una buona velocità massima, la maneggevolezza e l’equilibrio delle moto sono probabilmente l’elemento più importante per vincere al Mugello, considerata la quantità delle sue curve. Il Mugello è un test meraviglioso e difficilissimo per tutte le moto perché richiede la perfezione costante, giro dopo giro, e premia una guida precisa e aggressiva. Considerato che sia Rossi che Checa hanno già dimostrato in passato di sapersi adattare ottimamente a questo circuito, la ricerca del un buon assetto da gara dovrebbe risultare più veloce e semplice che sui circuiti precedenti.

 

 

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