domenica 29/10/2006
gare
venerdì 27 ottobre
MotoGP
250
125
sabato 28 ottobre
MotoGP
250
125
domenica 29 ottobre
WP
GRID
GARA
TS
.
Le curiosità >>>
La statistica >>>
1° T. Bayliss
1° A. DeAngelis
1° H. Faubel
2° L. Capirossi
2° R. Locatelli
2° M. Kallio
3° N. Hayden
3° H. Barbera
3° S. Gadea

Super Bayliss, Hayden mondiale
di Andrea Di Marcantonio
Emozioni vere (quelle di Valentino Rossi), commozione sincera, pulita (quella di Nicky Hayden in conferenza stampa), un trionfo inaspettato quanto totale, assoluto, una vera e propria prova di forza (quello della coppia Bayliss/Capirossi e delle Ducati gommate Bridgestone). Grande gara da ricordare, grandi momenti che marcano indelebili la fine di una pezzo di storia e l’inizio di una nuova era per la MotoGP. Tutto questo non tanto per come sono andate le cose, quanto per quella brezza di novità ed entusiasmo che quest’ultima gara di Valencia ha saputo regalare alla “grande famiglia” del Motomondiale. Della gara possiamo concentrare gli eventi in una parola: magica Ducati, magico Bayliss! Fin dalle battute iniziali, Troy azzecca un’ottima partenza e se ne va, forte e convinto di poter fare bene. Forse era questa l’idea che ieri non ci ha voluto rivelare: una fuga solitaria dal primo all’ultimo giro senza mai essere disturbato. Da nessuno. Nemmeno dal coriaceo Capirossi, fortissimo qui a Valencia e soddisfatto della moto, delle sue gomme ma anche della fine di questo Mondiale 2006.

La gara: fuga rossa, cadute ed un nuovo Campione del Mondo
Quindi Troy scappa, come una lepre solo che sembra avere due zampe in più tanto è veloce e martellante nel suo stare li davanti. Dopo pochi momenti dalla partenza, un attimo che lascia tutti con il fiato sospeso: sono ancora vive le immagini del Portogallo, quelle del contatto/catastrofe Hayden-Pedrosa. Questa volta sono Rossi e Hayden a sfiorarsi, anche se Nicky poi riuscirà a prendere distanza dal Campione del Mondo. L’altro grande colpo di scena, l’altra delusione all’inizio 5° giro: Valentino Rossi clamorosamente cade, da solo, con la moto il cui anteriore scappa via. Ma non è finita! Si rialza e continua la corsa, dimostrando altrettanta determinazione nel tentare quel qualcosa di impossibile, cosa a lui tanto facile. Ma questa non è la sua giornata. Proprio no. Il giro dopo cade anche De Puniet, tutto mentre Hayden cerca di agguantare quel diavolo rosso di Bayliss, senza però mai riuscirvi. E poi Capirossi che si piazza al 3° posto in modo solido, con tutta l’aggressività che lo rende così unico. All’ottavo giro cade Hoffman mentre al 10° Melandri sorpassa Pedrosa, un po’ in ombra in gara. Altre cadute verso la parte finale: sono quelle di Cardoso, Vermeulen e Stoner. La parte finale dell’ultima prova del Motomondiale si conclude quindi con la doppietta Ducati con Bayliss primo e Capirossi secondo. Terzo è il Campione del Mondo Hayden con Dani Pedrosa, seguito dalla coppia Honda Melandri-Elias. Bene la Kawasaki di Nakano, settima sotto la bandiera a scacchi. Valentino Rossi arriverà solo al tredicesimo posto in seguito alla caduta.

Nicky Campione del Mondo
La pista spagnola teatro dell’ultima prova del Mondiale, ha reso omaggio al nuovo Campione del Mondo, Nicky Hayden, un ragazzo pulito che dopo aver trascorso la stagione 2006 in bilico tra “strani” test di nuovo materiale, una certa “solitudine” nel team HRC (decisamente spostato su Dani Pedrosa) e, in ultima battuta, l’atterramento da parte di Pedrosa, non poteva che concludere con un risultato così bello una stagione molto difficile. Per merito, per l’approccio sincero con la stampa ed il pubblico – che sta imparando a conoscerlo per la sua spiccata simpatia ed umorismo – ma soprattutto per il suo essere così coriaceo ed inattaccabile agli eventi negativi. “Hayden meritava questo titolo – spiega Carlo Florenzano, della Honda– è un pilota circondato da persone vere ed umane. Basta pensare che dopo l’incidente in Portogallo, alla domanda di un suo commento sull’accaduto, il padre ha risposta di chiedere la risposta al figlio Nicky, a dimostrazione di un grande rispetto per tutto l’ambiente. E’ un ragazzo ricco di dignità, uno sportivo vero che da l’immagine positiva allo sport, un esempio per i giovani piloti. Alla fine questo titolo è il prezzo della politica Honda che non ha mai voluto dare ordini di scuderia; un risultato che è merito della tecnologia Honda che la gente ritengo apprezzi. Ma soprattutto è Honda che batte Yamaha e questo fa un bell’effetto a noi tutti”.

E’ un Hayden più vero che mai quello che ha parlato oggi dopo la gara della sua vita. “E’ un sogno stupendo. Dopo la disfatta del Portogallo mi sono più volte ripetuto di non lasciarmi andare, non abbattermi. E questa di oggi è stata la gara della mia vita, su questo non ho dubbi. Ho sempre sognato questo momento ma è un risultato di famiglia, visto che, ognuno nel suo piccolo, ha contribuito a questo bellissimo successo. Mi sono divertito e non mi sono mai sentito sotto pressione, nemmeno quando sono incappato in tre uscite sporche con la mia moto che, comunque, è sempre andata bene. Poi, ad un certo punto, mi è stato comunicato dai box che Rossi era fuori e successivamente sono stato passato da Capirossi. Poi ancora un altro cartello che mi diceva che Rossi era rientrato ed era 19°. Mi sono detto è di nuovo dentro e così sono rimasto molto concentrato sulla mia gara. Valentino comunque è stato incredibile fino alla fine, non ha mollato; quindi vincere questo titolo negli anni di Rossi mi rende ancora più felice. Pedrosa anche è stato corretto, c’eravamo parlati e mi aveva assicurato che non mi avrebbe ostacolato e che non sarebbe stato contro di me. E’ incredibile comunque il supporto anche della gente: l’ho ricevuto anche dai meccanici di altri team sia nella 125 che nella 250”.

Poi parla di Bayliss e ci scherza su! “Troy è stato davvero fortissimo ed ha dimostrato di essere bravo anche con la MotoGP. Però gli consiglio di tornare in SBK – dice ironicamente Hayden. E mentre parla con la stampa, il suo telefono squilla: dall’altra parte del mondo è la voce di Kanazawa quella gli parla e chissà cosa gli avrà detto, complimenti a parte. “Non potevo fare di più – prosegue il neo Campione del Mondo – e non sono di ghiaccio, ora sento questo risultato più che mai. Certo l’anno prossimo non sarà facile abbandonare il mio numero 69, ma lo lascio per il numero 1 dopotutto. Infine vorrei aggiungere che molto di questo risultato lo devo a Elias, non so più come ringraziarlo, magari la prossima volta che lo incontro gli darò un bacio.
Della gara ricordo anche il contatto con Rossi, dopo pochi istanti dalla partenza, forse Valentino oggi sentiva più di me la pressione. Parlando del campionato 2006, certamente le gare di Motegi e Malesia sono state le più dure ma il supporto della mia famiglia mi ha dato fiducia. Specie mio fratello Tommy, un ragazzo capace che ieri mi ha dato preziosi consigli su come affrontare una delle curve di Valencia dove, a suo giudizio, piegavo troppo la moto. Il 2007 sarà ancora più duro ma ci divertiremo. Ne siamo certi, visto che sulla sua maglietta era disegnato l’asso della sua vita.

… e l’ex campione Rossi ferito
Rossi era teso. E non poco! Lo mostra anche dalle sue dichiarazioni dopogara. “Sono amareggiato, nonostante ieri siamo riusciti a ribaltare la situazione, oggi ero in grande difficoltà; sapevo che sarebbe stato difficile ed ho perso la gara già in partenza. Avevo la temperatura dell’acqua a 120°C a causa del prolungarsi del rosso del semaforo e questo ha innescato un calo di potenza. Per la mia caduta posso dire che ho percorso al limite quella curva almeno 500 volte e mai ho avuto problemi. La moto mi è scappata via davanti ma sono ripartito sapendo però che sarebbe stata dura. Posso dire che non ci siamo mai arresi ed è stata una forza di gruppo per cercare di fare bene qui a Valencia. Ho vinto 7 titoli e ne ho perso uno, pazienza! Sono cose che capitano e non è certo finita un’era visto che abbiamo sempre dimostrato di essere i più forti. Avrò certo altre opportunità. Si, mi sento triste e per me questa è una nuova sensazione. Per la gara posso aggiungere che sapevo che la coppia Ducati Bridgestone avrebbero vinto qui a Valencia, mentre le mie Michelin non si sono comportate bene. Complimenti a Nicky anche se io non avrei mai abbandonato il mio numero 46, nemmeno per il numero 1”.

“Ho visto Hayden piangere – continua Rossi - sotto il casco dopo la gara: tra noi è sempre stata una lotta molto leale ed il rapporto non è mai cambiato. E’ un bravo ragazzo per davvero”. Lo sai Valentino che il papà di Hayden oggi ha detto che se tu comunque l’uomo della MotoGP? “E’ una bella cosa, dopo il Portogallo è venuto a farmi i complimenti nonostante l’accaduto tra ilo figlio e Pedrosa, davvero notevole questo gesto. Credo comunque che quest’anno gli errosi siano più della moto e delle gomme che miei. Si, è stata una stagione molto difficile e non siamo mai stati a livello della Honda, Michelin ha sofferto qualche gap ed ora dovranno rimboccarsi le maniche per il 2007. Avrei voluto chiudere l’era del 990 come un super eroe, da vincitore imbattuto ma la vita è fatta così. Nella caduta si è rotta la pedana, lo snodo del cambio mentre il manubrio si era piegato e facevo fatica in staccata sulla spalla”.


Troy Bayliss: punto di forza
Molti gli spunti di riflessione: primo tra tutti che un pilota come Troy Bayliss, dopo aver vinto il Mondiale SBK, sia venuto qui in Spagna per schiacciare tutti. E questo fin dalle prove di venerdì e sabato. Troy era qui in vacanza. E ci ha creduto anche lui fino a ieri pomeriggio, quanto ha iniziato a capire che questa poteva essere la gara della sua vita. Ha umiliato con classe tutti i suoi avversari, lasciando tutti a bocca aperta, senza lasciare possibilità alcuna a nessuno, nemmeno al suo compagno di squadra Loris Capirossi, anche lui in forma smagliante. “E’ strano – commenta ancora Carlo Florenzano uomo Honda felice per il titolo di Hayden – in Ducati hanno cercato per anni un valido compagno di squadra per Loris e invece lo avevano dentro casa”. Parole che raccontano sinteticamente il percorso di Troy, tortuoso da un lato, sofferto in alcuni momenti, ma poi, come oggi, capace di riempire totalmente il bicchiere della soddisfazione. E Troy è ancora più felice rispetto alle prove di ieri. “Per me questa è stata una stagione eccezionale: il titolo in SBK, questa vittoria qui nella MotoGP. Un’opportunità che non mi sono lasciato sfuggire quando in Ducati mi proposero di fare questa gara. Con me ho voluto alcuni dei miei tecnici tra cui Ernesto Marinelli, Paolo Ciabatti e Davide Tardozzi, un po’ per ritrovare la vecchia squadra con cui ho costruito oggi questo risultato davvero inaspettato. E’ però la mia ultima apparizione in MotoGP perché credo sia corretto lasciare spazio ai giovani. Però questa vittoria significa che sono ancora piuttosto veloce!”

Capirossi super: è terzo nella classifica finale
Tutta la stagione è stata particolare ed incredibile, forse una delle migliori di queste 17 disputate. Con il Team abbiamo svolto un buon lavoro fin dal venerdì’ delle libere; oggi sono scattato bene e mi sono messo dietro a Troy che qui oggi ha guidato fortissimo. Questo secondo posto comunque mi ha assicurato il 3° posto in classifica mondiale, una grande soddisfazione. Nel 2006 abbiamo incontrato momenti difficili è vero, ma la squadra ha sempre reagito molto bene così come la moto non ha mai sofferto di problemi. Ora siamo pronti per la 800 cc, la GP7 che sembra essere nata già molto bene; ma crediamo anche nel potenziale della Bridgestone anche se a volte le loro gomme non si sono dimostrate competitive. Vorrei fare i miei complimenti con Troy, quando ho visto il suo potenziale questo fine settimana, mi sono detto che è proprio un talento”.

Mondiale finito quindi. Mondiale che lascia posto alle nuove leve, le 800 cc, moto ancora tutte da scoprire. Già da mercoledì le vedremo all’opera anche se i temi nel 2007 saranno nuovi e ricchi di scoperta. Il numero 1 di Hayden, un Rossi sconfitto che vorrà riprendersi la “pole del mondiale”, un Capirossi papà pronto a battersi di nuovo. Abbiamo già tutti l’acquolina in bocca!

De Angelis, prima vittoria. Lorenzo mondiale
Si è chiusa nel migliore dei modi la stagione di Aprilia in 250. Il Gp della Comunità Valenciana ha visto Alex De Angelis vincere il sua prima gara della carriera, mentre con il suo quarto posto, Jorge Lorenzo, ha conquistato il titolo mondiale piloti della quarto di litro.

La gara del “Ricardo Tormo” di Valencia è stata una di quelle da incorniciare, con 5 moto nei primi cinque posti, Aprilia ha dominato la giornata. Sul podio, accanto a De Angelis, sono saliti anche Roberto Locatelli (Team Toth) e Hector Barberà del Fortuna Aprilia, seguito dal compagno di squadra Lorenzo e da Alex Debon, pilota collaudatore Aprilia Racing che ha corso con i colori Fortuna Aprilia. Il principale contendente del titolo iridato, Dovizioso, ha concluso la sua gara in settima posizione, alle spalle del compagno di marca Shuohei Aoyama.

“La prima vittoria arriva quando meno te lo aspetti – ha detto Alex De Angelis – se lo avessi saputo venerdì, dopo il primo turno di prove ufficiali che sarebbe finita in questa maniera non ci avrei creduto. Il primo giorno prendevo un secondo e mezzo dai primi, poi con la squadra abbiamo trovato un buon compromesso e tutto è iniziato ad andare meglio. Non sono partito benissimo, anche se scattavo dalla prima fila e quando sono arrivato alle spalle di Aoyama (KTM) e Roberto Locatelli, mi sono tenuto a distanza perché il loro duello era molto serrato. Quando il giapponese è caduto io sono potuto passare in testa senza problemi e prendere un vantaggio che nessuno è stato capace di recuperare. Voglio ringraziare Aprilia per il gran lavoro fatto in quest’anno e la mia squadra che mi ha sempre supportato al meglio.”

Per De Angelis la prima vittoria della carriera rappresenta la degna conclusione di una stagione ottima. De Angelis è stato tra i più costanti della categoria, con 10 podi nelle ultime undici gare, per Aprilia il risultato odierno rappresenta la decima affermazione in 250 nella stagione 2006 che si aggiunge ai 5 podi ottenuti nell’anno (15 tra vittorie e podi su 16 gare).

Il quarto posto di Lorenzo riporta in casa Aprilia l’alloro piloti. Il pilota maiorchino, ha condotto una splendida stagione con otto vittorie e una serie di piazzamenti che gli hanno permesso di presentarsi all’ultimo appuntamento dell’anno con 13 punti di vantaggio su Dovizioso.

“A volte non sono riuscito a dare il 100% - ha detto Lorenzo – ma sono partito all’inizio della stagione per vincere questo titolo. Sono soddisfatto e felice, so solo che ora faremo festa e me la ricorderò a lungo. Potevo arrivare a Valencia già da campione se non avesso commesso gli errori della Turchia e di Le Mans dove sono caduto tre volte in tre giorni. Ora mi godo il momento.”

Dovizioso torna a casa ovviamente insoddisfatto. Ci ha provato in tutti i modi il pilota romagnolo ad andare a prendere Lorenzo cercando di dividere lo squadrone Aprilia, ma non è stato per lui possibile fare meglio. Con il suo compagno di squadra fuori dai giochi per un brutto infortunio rimediato nelle libere di sabato, Dovizioso ha subìto l’onta di essere passato nel finale da Shuohei Aoyama in sella alla Honda del Team Repsol. C’è da dire che più di così, in effetti Dovi non poteva fare. Da solo contro 5 aprilia e un compagno di marca ribelle, Andrea è in effetti il pilota italiano migliore della 250, quello su cui la Honda dovrebbe mettere tutta la puntata per cercare di vincere il campionato 2007.

Faubel chiude il conto
Hector Faubel ha vinto il Gp della Comunità Valenciana, ultima prova della stagione 2006. Il pilota valenciano ha condotto una la gara lottando tra gli altri anche con Alvaro Bautista che alla fine è giunto quarto. Sul podio, insieme a Faubel sono saliti anche Kallio e Sergio Gadea (anche lui come Bautista e Faubel del Master Aspar Team). Proprio Gadea, ha perso il secondo gradino del podio a causa di un errore all’ultima curva prima del rettilineo finale.

Bautista, anche in questa occasione in sella alla nuova Aprilia 125 RSA, ha fatto una buona gara. Scattava dalla pole position, ma al primo giro transitava al nono posto, in soli tre giri, era in testa al gruppo. Il neo campione del mondo della 125 è stato in lotta per la vittoria con il suo compagno di squadra Faubel fino ad oltre metà gara. I due hanno staccato gli inseguitori, formati da Kallio, Gadea, Pesek ed Espargaro.

Per Pasini un ultima gara da dimenticare. Scattato dalla prima fila con il quarto tempo, Mattia non riusciva ad approfittare della situazione, facendosi risucchiare dal gruppo. Alla fine, il pilota italiano, tagliava il traguardo in nona posizione, lasciando definitivamente nelle mani di Kallio il secondo posto nella classifica iridata.

Per Faubel si tratta della seconda vittoria stagionale, la prima in Turchia, mentre per Aprilia quella di Valencia è la dodicesima affermazione nella ottavo di litro.

Pablo Nieto chiude la sua esperienza in 125 (l’anno prossimo dovrà lasciare la categoria per limiti di età) nei 10, arrivando davanti a Talmacsi e alle spalle di Espargaro, mentre Zanetti, dello Skilled Ispa Team, ha conquistato un punto con il suo quindicesimo posto.

La classifica iridata definitiva della 125 vede, oltre a Bautista Campione del mondo con 338 punti, anche il terzo posto di Hector Faubel con 197 punti, Pasini quarto con 192 punti e Sergio Gadea in quinta posizione con 160 punti.

Con la gara di oggi si conclude una stagione entusiasmante per Aprilia anche in 125. La vittoria del Campionato del Mondo, sia costruttori che piloti, è arrivato con tre gare di anticipo, nella gara di Phillip Island in Australia. Non solo, dalla gara del Portogallo è stata fatta debuttare anche la nuova Aprilia 125 RSA, che ha iniziato il suo cammino sulle piste mondiali con una vittoria e ha ottenuto in questa occasione un ottimo quarto posto.

Sito web realizzato da After S.r.l.