venerdì 28/4/2006
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Hayden lancia la carica della Honda
Cinque Honda davanti a tutti alla fine della prima giornata di prove ad Istanbul, con Hayden davanti a Stoner, Melandri, Pedrosa ed Elias. Può essere un caso o, al contrario, è l’auspicato ricambio generazionale voluto dal colosso nipponico? Impossibile dirlo, per il momento, anche perché la prima Yamaha non è quella di Valentino Rossi, bensì quella del suo scudiero, Colin Edwards. Vale, infatti, alla fine della prima giornata non ha fatto meglio dell11° tempo ritrovandosi anche dietro a Capirossi, Hopkins, Gibernau e Tamada. Della serie: non può essere vero. E probabilmente non lo è, quantomeno a giudicare dalla impressione di quelli che, domenica, sicuramente saranno i suoi avversari.
“Per quanto mi riguarda io sono soddisfatto – ha detto Capirossi – i miei meccanici hanno fatto un ottimo lavoro, anche se non siamo ancora al cento per cento. La pista è più difficile di quanto mi aspettassi a causa delle numerose variazioni altimetriche che alleggeriscono l’avantreno. La curva più difficile? Secondo me non è il curvane da 290, che pure a metà circa ha una buca da paura, bensì la triplice sinistra, perché basta poco per sbagliarla. Un altro problema sono le righe bianche: veramente troppo scivolose. Come sapevamo l’asfalto, poi, è molto liscio…abbiamo qualche problema di gomme, ma speriamo di risolverlo entro domenica. Sperando ovviamente che sabato non piova. Rossi indietro? Non è lontano, arriverà”.
“Valentino – gli fa eco Marco Melandri – ormai non guardo nemmeno più dov’è…in gara lui c’è sempre. Per quanto mi riguarda, invece, l’assetto trovato all’indomani del GP del Qatar funziona anche qui. Ora in sella alla Honda mi trovo a mio agio, ho solo qualche problema di trazione. Per assurdo al momento si trovano meglio i debuttanti come Stoner e Pedrosa, sulla RC211V, perché non hanno riferimenti con il passato con cui convivere. Il circuito, come sempre, mi piace. Se piove, però, bisognerà assolutamente stare lontani da cordoli e strisce bianche perché sono scivolosissime”.
“La pista è sporca e fredda – ha confermato Valentino Rossi – ma il mio problema è stato un errore fra il primo ed il secondo turno: abbiamo fatto delle modifiche che non hanno funzionato. Solo quando siamo tornati sui nostri passi ho fatto il miglior tempo. Detto questo confermo che non mi piacciono le curve lente di questo tracciato, ho sottosterzo ed anche se al momento non ho chattering, la messa a punto non è ottimale. Speriamo che quando avremo più aderenza non arrivino anche le vibrazioni. Soprattutto ho problemi in frenata e poco grip. In ogni caso meglio la prima giornata del 2006 che quella del 2005: allora fu un disastro. Certo, le Honda vanno meglio, la nostra M1 è più sensibile e se il bilanciamento non è ottimale sono guai”.
Al di la di queste considerazioni, comunque, i tempi di questo venerdì sono sovrapponibili con quelli del 2005 ed ancora piuttosto distanti dalla pole di Gibernau – 1.52.334 – come dimostra anche il miglior tempo sul giro realizzato la scorsa stagione da Melandri in 1.53.111. Pista fredda e poco gommata hanno la responsabilità di prestazioni non certo eccezionali. Un paio di dati da considerare: l’1.55.506, miglior tempo di Melandri nella prima giornata del 2005 e l’1.55.078 di Rossi nella medesima occasione. Sicuramente ora il gruppo è più compatto, ma Vale ha pur sempre migliorato di quasi mezzo secondo. Possibile deduzione: il circuito continua a non piacergli, ma la M1 sembra più competitiva.

250, un Marziano di nome Lorenzo
Il primo turno di prove ufficiali del Gp della Turchia ha visto ancora una volta Jorge Lorenzo protagonista, autore del miglior giro in 1’57”841.

Lorenzo è stato subito tra i protagonisti segnalandosi anche durante le prove libere del mattino. Il pilota di Maiorca nel turno di prove ufficiali è andato sempre in progressione limando, giro dopo giro, decimi pesanti. “Non sono del tutto soddisfatto della giornata – ha avuto il coraggio di dire Lorenzo - la pista sporca e il vento, contrario soprattutto nella zona del curvone veloce non mi hanno permesso di migliorare la pole dello scorso anno fatto segnare da Alex De Angelis (1’56”9)”.
Il pilota del Fortuna Aprilia precede, non di poco, 1,001s Alex De Angelis, portacolori del Master Aspar Team.

Alex De Angelis, 22enne pilota di San Marino in sella alla RSW 250 del Master Aspar Team si prepara a festeggiare i suoi primi 100gp. Il Gp della Turchia, infatti, sarà la sua centesima gara nel mondiale e Alex inizia il week end con un secondo miglior tempo molto positivo. Purtroppo, durante le prove, la moto n.1 di Alex ha avuto un problema e, complice anche un contatto con un pilota più lento durante il giro lanciato, il pilota di Aspar non ha potuto avvicinarsi alla pole dello scorso anno.

Il debutto di Alex risale al Gp di Imola del 1999 in classe 125 dove ha corso fino al 2004, anno in cui per lui è arrivato il momento di salire di categoria. La prima stagione di Alex in 250 è stata la migliore della sua carriera. In sella alla moto del Team di Martinez nel 2004 Alex ha chiuso l’anno in quinta posizione, conquistando il suo primo podio al Sachsenring.

“E’ un traguardo importante – ha detto Alex – certamente vorrei festeggiare questa piccola ricorrenza vincendo questa gara, ma so che non sarà facile. Dopo la caduta di Doha devo essere più concreto d’ora in poi, il mio obiettivo è il mondiale e non posso permettermi altri passi falsi.”

Ecco tutti i numeri della carriera di Alex:
in 125: GP disputati: 65, pole 5, giri veloci 0, podi 7, piazzamenti tra i primi sei 18.
In 250: GP disputati 35 (compreso Istanbul 2006), pole 3, giri veloci 3, podi 7, piazzamenti tra i primi sei 21, numero di gara 7.
Totale: GP disputati 100 (compreso Istanbul 2006), pole 8, giri veloci 3, podi 14, piazzamenti tra i primi sei 39.

Nella lotta per la prima fila si inseriscono anche Takahashi e Dovizioso. I due piloti del team Scot hanno cercato sino alla fine di dire la loro, ma poco hanno potuto ad uno Jorge Lorenzo così determinato. Unico risultato è stata la caduta di Takahashi proprio al termine della sessione.

Tornando al primo turno di prove ufficiali del Gp della Turchia, da segnalare il quinto tempo di Hector Barbera, compagno di squadra di Lorenzo, anche lui alle prese con qualche problema alla moto N.1 non ha potuto esprimersi al meglio. Tra i privati brilla Sylvain Guintoli con la RSW 250 LE Equipe de France. Il transalpino ha concluso in ottava posizione, davanti a Sebastian Porto e a Jakub Smrz, anche lui in sella ad una LE. Bene anche Antony West, in sella ad una RSV 250 standard del team Kiefer Racing, mentre Roberto Locatelli, ottimo terzo in Qatar ha concluso il primo turno di prove ufficiali sul circuito di Istanbul Park in 13° posizione.

125, Bentornata Gilera.
Era dal 2002 che non succedeva. La notizia oggi è questa, si rivede in prima fila una Gilera. Non succedeva, dicevamo dall’anno del titolo conquistato quattro anni fa da Manuel Poggiali in sella alla moto dai due anelli. La fine di questo lungo digiuno è siglato Simone Corsi, che è riuscito a confezionare una bella prestazione, dopo quelle non certo esaltanti fatte vedere in Qatar dove il giovane romano aveva concluso le prove in 18esima piazza.

Una bella sorpesa, salutata da Corsi, appena entrato nei box, con incredulità chiedendo come mai i meccanici lo stavano applaudendo. “Non credevo di aver fatto così bene – ha detto Corsi – credevo di aver fatto bene, ma così no. Comunque mi sentivo molto bene in moto oggi, la moto andava veramente forte e non ho avuto bisogno di regolazioni particolari per adattarmi al circuito, domani spero di finire le prove ancora in prima fila.”

La pole è andata al solito Bautista, bravo ad interpretare al meglio una pista, parole sue, sporca e non eccitante. Dietro al due volte vincitore del 2006 c’è Mattia Pasini, che sta assaggiando quanto possa essere dura la concorrenza in casa. Pasini ha del margine, lo nasconde bene, non era troppo stressato dal secondo posto conquistato, buon segno, ci aspettiamo la sorpresa domani.

A chiudere la prima fila dietro a Simone Corsi e alla sua Gilera c’è un’altra Aprilia del team di Aspar Martinez. Si tratta di Hector Faubel, capace in prova ma quasi mai consistente in gara. Il pilota iberico ha girato forte, trainato da gruppetti agguerriti che avevano scambiato il primo turno di prove ufficiali con la gara, ma l’esame di domenica è più importante, speriamo bene.

Dietro al gruppone Aprilia/Gilera, si difendono come possono Mika Kallio e la sua KTM (4°), Gabor Talmacsi su Honda (5°) e Julian Simon in sella alla seconda KTM buona (6°). Il gruppo Piaggio sembra dettare legge nella 125, gli altri è ora che si sveglino, il rischio è quello di avere monotonia in una delle classi più divertenti del Circus.

Da segnalare la presenza in pista di Dino Lombardi sulla seconda moto del team 3C. Il pilota campano che viene dal campionato europeo, sostituisce l’infortunato Stefano Bianco che non ha potuto prendere parte alle prime tre gare della stagione a causa di un incidente nel corso dell’ultima gara di campionato spagnolo lo scorso novembre.

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