Gibernau sfrutta il “fattore campo” e brucia Melandri
E’ stata una sfida in famiglia, quella che ha visto opposti,
a Barcellona, Sete Gibernau e Marco Melandri. Se però l’italiano,
nel tentativo di strappare la pole al compagno di squadra ha utilizzato
tutte e tre le sue gomme da tempo, allo spagnolo è bastata la
prima pallottola per fare centro. Le altre due le ha usate, ma solo
per fare rumore e dimostrare, andando sempre molto vicino al bersaglio,
a Valentino Rossi, terzo tempo, che lui qui, sulla pista di casa, fa
veramente sul serio.
In realtà, però, non si è trattato veramente di
una sfida a tre – quella della prima fila – visto che a
33 millesimi da Rossi è volato Max Biaggi, che scatterà
dalla seconda fila al fianco di Nicky Hayden e di Loris Capirossi, un
po’ in affanno cone le sue Bridgestone che sembrano non reggere
benissimo all’usura dei curvoni veloci del circuito di Catalogno.
“Sarà una gara difficile perché gli pneumatici si
surriscaldano sui fianchi – ha ricordato Gibernau – e con
le alte temperature le loro prestazioni diminuiscono”.
“La Michelin ci ha aiutato molto – gli ha fatto eco Melandri
– io purtroppo ho commesso un errore in qualifica, andando troppo
piano all’inizio del giro per non strappare la gomma. Peccato.
Chi non tiene a conquistare una pole?”.
Col passo dei migliori, comunque, e poteva essere altrimenti?, ha girato
ovviamente anche Rossi, che al mattino è stato costretto a rientrare
ai box con un motore fumante. Il campione del mondo avrebbe potuto anche
lottare per il giro veloce, ma è stato rallentato da una gomma
che non ha reso quanto avrebbe dovuto.
“Mi aspetto – ha detto Vale – una gara di gruppo con
Sete, macio, Colin, Nicky, Alex e Max. Bisognerà rispettare gli
pneumatici, perché il Gran Premio si deciderà negli ultimi
giri”.
Parzialmente d’accordo sull’interpretazione del Gran Premio
di Rossi è stato Max Biaggi, che però ha indicato nel
folletto di Tavullia il superfavorito.
“La sua Yamaha è la moto più a punto”, ha
detto.
“ naturale, guida una Honda”, è stata la replica
di Valentino.
Se tanto ci da tanto, si potrebbe anche assistere ad una replica del
GP del Mugello.
Pedrosa-Lorenzo, sfida in famiglia
Una brutta caduta, nelle libere del mattino, ha tolto dallo schieramento
delle prove ufficiali Andrea Dovizioso. Per lui nessuna frattura, ma
traumi dapperttutto e la quasi certezza che non sarà in pista
per il Gran Premio. Assente l’italiano, la lotta per la pole nella
quarto di litro è stata appannaggio degli spagnoli. Alla fine
l’ha spuntata il solito Daniel Pedrosa, ma con un margine di appena
tre decimi su Jorge Lorenzo, che sta maturando rapidamente. Dietro alle
due Honda sono state due Aprilia a completare la prima fila, quelle
di Porto e De Puniet, mentre De Angelis si è accontentato del
sesto tempo alle spalle anche di Aoyama.
Kallio beffa Pasini
Tre Aprilia scatteranno dalla prima fila del GP di Catalogna, ma davanti
a loro ci sarà una KTM: quella di Mika Kallio.
L’errore del Mugello pesa sulla classifica del pilota finlandese,
ma Mika ha nel DNA i geni di Saarinen e Lansivuori, è un duro
e lo ha dimostrato a Barcellona andando a riprendersi il giro veloce
ogniqualvolta Mattia Pasini glielo strappava.
“Venerdì la pole era in mano mia – ha detto il pilota
di Totti – ma la 125 è sempre stata un po’ tirata.
In Italia, grazie al quarto posto, ho fatto un bel passo avanti, vincere
qui darebbe morale alla squadra”
E’ stata una bella battaglia, quella della pole nella minima cilindrata,
con Simoncelli nei panni del terzo incomodo.
“E’ andata abbastanza bene – ha detto Simoncelli –
la moto è a posto, abbiamo scelto la gomma per la gara, ma la
ciclistica è ancora migliorabile. Io mi sento in forma, ora,
e cercherò di non ripetere l’errore del Mugello”.
Alla fine l’unica sorpresa è stata quella di Zanetti, saltato
all’ultimo in prima fila. Il diciassettenne dello Skilled racing,
che proviene dal campionato italiano, ha conquistato la sua prima prima
fila nel mondiale. Positivo è anche il nono tempo di Manuel Poggiali
alle spalle di Lai. Finalmente l’ex iridato ricomincia a farsi
vedere nei quartieri alti con la sua Gilera.