il fatto 16/6/2002
- giorno di gare
Rossi batte Ukawa e Checa, Biaggi quarto
di Federica De Zottis
Allo spegnersi della luce rossa del semaforo il più pronto a scattare
era Ukawa, seguito da Checa, Biaggi - nuovamente alla guida del muletto
dopo lo stop della moto della pole durante il warm up - e Rossi, subito
tallonati da Roberts, Gibernau, Capirossi e Barros.
Bastava un giro a Checa per sbarazzarsi di Ukawa, mentre non finivano
il giro Abe, Van De Goorberg e Nakano, coinvolti dalla
caduta del primo. Al terzo passaggio, con lo spagnolo caparbiamente al
comando, Rossi passava Biaggi mettendosi alle spalle di Ukawa, ma il quartetto
rimaneva comunque compatto.
Alle loro spalle, intanto inseguivano i due tempi, capitanati da Capirossi
che controllava Barros e Roberts, ma con un distacco di oltre sei secondi
accumulato in dieci giri.
Al 12° giro, intanto, Ukawa saltava Checa, ma Carlos lo ripassava
la tornata seguente, imitato da Rossi che gli si attaccava alla scia,
mentre Biaggi perdeva leggermente terreno ed era staccato di due secondi
in quarta posizione.
A metà gara Valentino rompeva gli indugi e superava anche Checa,
che subito dopo cedeva nuovamente anche ad Ukawa. Nel frattempo Max, sempre
quarto, aveva mollato ed al 17° giro accusava un distacco di oltre
quattro secondi.
Intanto nelle immediate retrovie Barros aveva avuto la meglio sul compagno
di squadra Capirossi che, vittima di un dritto, veniva anche infilato
da Roberts. La soddisfazione dell'americano, però, era di brevissima
durata, visto che Loris, in grado di girare su tutto un altro passo, lo
risuperava nel corso della medesima tornata.
A questo punto, con le Honda in testa in grado di girare agevolmente un
secondo sotto il tempo delle due Yamaha la corsa era virtualmente conclusa.
Per Rossi era la quinta vittoria in sei gare.
Melandri ringrazia Rolfo e accorcia su Nieto
La miglior difesa è la fuga. Questo deve aver pensato Marco Melandri
al via della 250, vista la decisione con la quale ha cercato di sfuggire
gli avversari. Ovviamente si è trattato solo di un tentativo, visto
che Fonsi Nieto gli si è incollato sulla scia, mentre Battaini,
dopo aver superato Elias, a suon di giri record si è messo all'inseguimento,
nel frattempo Rolfo, De Puniet, Matsudo e Locatelli si davano da fare
per rimediare a partenze non eccellenti.
Purtroppo il primo a pagare la foga della sua azione era proprio Roberto,
che incappava in una scivolata. Si rialzava, ma i danni alla moto era
tali che non gli veniva consentito di ripartire.
Intanto in testa alla corsa Macio con una condotta di gara costante demoliva
lentamente Fonsi Nieto, che perdeva terreno leggermente e così
Battaini, mentre Rolfo risaliva fino alla quarta piazza.
Un giro solo di studio ed il pilota della Honda passava IronFrank e, non
pago, insisteva nella sua azione fino a raggiungere e superare, nel corso
del 15° giro, anche Nieto. Lo spagnolo, però, era tutt'altro
che deciso a dar via la seconda piazza così che mentre Melandri
proseguiva la sua ormai solitaria cavalcata in testa alla gara Roby e
Fonsi si davano battaglia.
Fra i due a spuntarla, mentre Melandri tagliava il traguardo con oltre
tre secondi di vantaggio sugli inseguitori, era proprio Rolfo, mentre
De Puniet chiudeva in quarta posizione davanti a Battaini ed alla sorpresa
Casey Stoner.
Poggiali rafforza la leadership Gilera
Su una cosa tutti erano concordi: sarebbe stata una gara di gruppo. Guidare
il gruppo, però, non è facile, così dopo le schermaglie
iniziali, con conseguenti scivolate di Borsoi, Branetti, Dovizioso e batista,
Manuel Poggiali si è attestato in quarta posizione, alle spalle
di Ui e Jenkner, mentre in testa alla corsa Daniel Pedrosa forzava il
ritmo cercando la fuga.
Lasciare al comando un peperino come lo spagnolo, però, è
tattica assai rischiosa e per questo all'ottavo giro il pilota della Gilera
ha rotto gli indugi e, superati i suoi diretti avversari si è messo
a caccia del giovane Daniel.
Durava poco l'inseguimento di Poggiali: all'11° giro, infatti, passava
già in testa, con Ui terzo a disturbare Pedrosa. Nel frattempo
alle loro spalle si davano battaglia Jenkner, Olive, Cecchinello e Sanna.
Intanto durava poco la rinascita di Ui: per cercare di tenere il passo
della coppia di testa finiva a gambe all'aria, lasciando Poggiali e Pedrosa
in lotta serrata fra di loro. Nel frattempo Jenkner si era liberato degli
inseguitori e viaggiava tranquillo in terza posizione, mentre per la quarta
piazza battagliavano Cecchinello, Sanna, Olive e Pablo Nieto, con Stefano
Bianco leggermente più staccato.
La lotta per la vittoria, ovviamente, si decideva in volata: Poggiali
lasciava passare Pedrosa che spingeva al massimo, ma Manuel gli usciva
dalla scia, bruciandolo sulla linea del traguardo nonostante lo spagnolo
stringesse al massimo verso l'interno della pista per evitare il sorpasso.Con
Jenkner terzo, Cecchinello chiudeva in quarta posizione davanti a Sanna,
Olive e Bianco. A punti anche il baby Lorenzo, 14°.
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