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PRESENTAZIONE DUCATI - 4/2/2004

Presentazione La genesi della Desmosedici 2004 (D16GP4)
Loris Capirossi, il "Grinta" Troy Bayliss, "il Gladiatore"
Ducati Story
Ducati, da esordiente a protagonista

La genesi della Desmosedici 2004 (D16GP4)
La Desmosedici è apparsa fin dal suo debutto una moto competitiva e dotata di aree di eccellenza assoluta anche nei confronti di avversarie con più esperienza. Il progetto Desmosedici ha saputo sfruttare al meglio le conoscenze di Ducati Corse nelle competizioni a 4 tempi costruite con anni di successi in Superbike.
Guidati dalla consapevolezza che il cronometro è il solo, unico ed implacabile giudice in pista, i tecnici Ducati Corse hanno impostato il progetto fin dall'inizio con l'obbiettivo di realizzare un prototipo che unisse la loro esperienza alle nuove possibilità offerte dal regolamento MotoGP. I dati acquisiti durante la stagione 2003 dal Ducati Marlboro Team nei 16 GP e nelle oltre 30 giornate di test effettuate da Capirossi e Bayliss e dal Team di Sviluppo con il collaudatore Vittoriano Guareschi(in tutto i chilometri percorsi in totale lo scorso anno sono stati più di 30.000) hanno permesso di comprendere meglio i lati positivi e quelli migliorabili della Desmosedici e impostare la progettazione della versione 2004.
Molte le modifiche effettuate. Basti pensare che, dei 915 pezzi diversi che compongono la nuova moto oltre il 60% sono diversi e non intercambiabili con la versione precedente. "L'esperienza 2003 è stata fondamentale per la realizzazione della GP4 - spiega Filippo Preziosi, Direttore Tecnico di Ducati Corse - Al fine di migliorare la prestazione massima della moto e incrementare il comfort di guida dei piloti siamo intervenuti in varie aree sia per quanto riguarda il veicolo sia per il motore. Il risultato è una notevole evoluzione della moto dello scorso anno. Il progetto è molto giovane ed è naturale che in questa fase, pur restando fedeli alla filosofia di base, le differenze siano tali da rendere la GP4 sensibilmente diversa dalla GP3."

Sono diversi gli elementi nuovi che caratterizzano la D16 GP4

Carenatura: simile esteticamente alla versione precedente, è stata completamente ridisegnata, per migliorare lo smaltimento del calore mantenendo intatte le già ottime caratteristiche di aerodinamicità. E' inoltre divisa in quattro parti anziché due per migliorare l'accessibilità meccanica.

Parafango anteriore: di maggiori dimensioni, migliora l'aerodinamica e aumenta il flusso d'aria convogliato verso il radiatore.

Forcella anteriore: mantiene la rigidezza dell'ultima versione 2003, utilizzando però steli da 42 e non più da 50mm, che consentono un risparmio di peso.

Impianto di scarico: realizzato in titanio dalla Termignoni, è stato completamente ridisegnato. Presenta due scarichi "2 in 1", con l'impianto della bancata dei cilindri verticali che termina - come lo scorso anno e tradizione Ducati - sotto al codone. Quello dei cilindri orizzontali termina invece sul lato destro della carenatura. Il nuovo lay-out dello scarico ha consentito la modifica del serbatoio ed inoltre è stato realizzato per aumentare la linearità di erogazione della potenza.

Serbatoio: si estende al di sotto della sella per migliorare la centralizzazione delle masse. Ha un incavo nella parte anteriore, nel quale sono stati posizionati i componenti elettronici principali. Anche questa modifica è stata effettuata per migliorare la centralizzazione delle masse.

Forcellone: in alluminio scatolato, è stato completamente ridisegnato ed è più leggero del precedente mantenendo la stessa rigidezza.

Telaio: in tubi di acciaio, caratteristica di tutta la produzione Ducati. La versione 2004 si discosta della precedente per un nuovo sistema di fissaggio al motore, che semplifica le operazioni di montaggio e smontaggio dello stesso. Le misure sono invece inalterate rispetto alla versione 2003.

Airbox: è di dimensioni maggiori. Contribuisce all'incremento di potenza e alla forma della curva di coppia.

Motore: nuova camera di combustione e diversi interventi per diminuire gli attriti interni. Ulteriori modifiche sono state effettuate anche per ridurre il peso. Il risultato è una maggior potenza (ora superiore ai 230 CV a 16.500 giri, con un incremento di circa 10 CV e 500 giri rispetto alla versione 2003).

Elettronica: l'hardware è lo stesso del 2003 fornito dalla Magneti Marelli ma sono stati sviluppati nuovi software.

"Allo sviluppo della Desmosedici e all'incremento delle prestazioni contribuiscono in maniera determinante tutti i nostri partner tecnici con i quali lavoriamo a stretto contatto quotidianamente - afferma Filippo Preziosi - Per citarne alcuni, Shell Advance, con cui sviluppiamo lubrificanti in grado di migliorare ulteriormente le prestazioni e l'affidabilità del nostro motore, e Michelin con la quale in questo momento stiamo, tra le altre cose, sviluppando pneumatici anteriori da 16,5 pollici, che in Ducati Corse conosciamo e apprezziamo da anni in Superbike".

Una evoluzione ininterrotta, che continuerà durante tutta la stagione in pista, ai banchi prova e sui computer di Ducati Corse e che garantirà non solo il continuo miglioramento delle prestazioni, ma anche un costante incremento del know-how di Ducati che verrà, come tradizione della Casa di Borgo Panigale, impiegato nello sviluppo dei prodotti di serie.

DUCATI DESMOSEDICI - Dati Tecnici

Motore: 4 tempi, V4 a 90°, raffreddato a liquido, distribuzione desmodromica con doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro.
Cilindrata: 989cc Potenza massima: 169kW/230+ CV @ 16500rpm
Coppia massima: ca. 100Nm/10.2kgm @ 14000rpm
Velocità massima: oltre 330kmh
Trasmissione: Cambio estraibile a 6 marce, con rapporti alternativi disponibili. Frizione multidisco a secco con dispositivo meccanico antisaltellamento. Trasmissione finale a catena.
Alimentazione: Iniezione elettronica indiretta Magneti Marelli, 4 corpi farfallati con iniettori sopra farfalla.
Carburante: Shell Racing V-Power Lubrificante: Shell Advance Ultra 4
Accensione: Magneti Marelli
Scarico: Termignoni, due bancate 2 in 1 Telaio: Traliccio di tubi d'acciaio. Forcellone in alluminio
Sospensioni: Forcella Öhlins 42mm upside-down ed ammortizzatore posteriore Öhlins, con regolazione di precarico, freno idraulico in compressione ed estensione.
Pneumatici: Michelin, anteriore 17" o 16.5", posteriore 16.5"

Impianto frenante: Brembo, doppio disco anteriore in carbonio da 320mm con pinze a 4 pistoncini. Disco posteriore singolo in acciaio inossidabile con pinza a due pistoncini.

Peso a secco: 148kg

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