sabato 28/10/2006
pole position
venerdì 27 ottobre
MotoGP
250
125
sabato 28 ottobre
MotoGP
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domenica 29 ottobre
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Rossi vola, Hayden inciampa e la Ducati non sta a guardare
di Andrea Di Marcantonio
Convinto, sorridente, con gli occhi grandi e soddisfatti di chi sa di aver messo un’ipoteca sulla gara e sul Mondiale Valentino è stato capace di ottenere il massimo dalla sua Yamaha dopo aver lavorato tantissimo fin dalle libere di ieri. E non lo nasconde. E’ quindi il poleman Rossi quello che ha stupito tutti qui a Valencia. Una prestazione che ha il sapore di una prima vittoria, senza dimenticare che il GP di Valencia sarà la giornata del tutto per tutto. Perché c’è in ballo il titolo di Campione del Mondo. Inoltre, come se non bastasse, a guardargli le spalle ci saranno le due Ducati, con a sorpresa l’incredibile Bayliss davanti a Capirossi.
Hayden è solo quinto, superato dalla Kawasaki di Nakano: purtroppo nell’ultimo dei giri con la gomma da qualifica l’americano si è trovato davantio nel T4 Hofmann, che l’ha involontariamente rallentato.

“Questa pole è un passo importante per la la gara, è buono il fatto di aver messo comunque tre piloti tra me e Hayden che partirà dietro – ha spiegato Rossi - Quella di domani sarà una corsa che varrà più di tante altre. I nervi, la pressione possono dare fastidio un po’ a tutti, ma io ho imparato a trasformarla in tensione positiva, cosa che fa bene a me ma, soprattutto, alla squadra. Il segreto è utilizzarla per fare bene domani”.

Non è parso sotto pressione, Valentino.
Nneanche Nicky lo è, lo vedo bene, specie se parliamo di passo gara, il suo è veloce ma la partenza sarà fondamentale. Personalmente sto bene, stasera guarderò la partita Inter-Milan e rimarrò nel paddock. E’ chiaro che domani mattina inizierò a sentire la pressione ma so come gestirla. Abbiamo fatto un ottimo lavoro: le Honda sono dietro e quindi abbiamo capovolto ogni tipo di pronostico in queste prove ufficiali. La moto è andata bene e, dopo le varie prove fatte ieri, visto che ci siamo fatti tutti un bel mazzo, siamo riusciti a trovare un buon setting ed un ottimo bilanciamento. La gara sarà dura comunque ed i primi giri saranno molto importanti”.

SuperDucati e non solo…

Se vogliamo parlare di sorrisi, il più “inaspettato” però lo ha esibito Troy Bayliss che, proprio ieri, aveva dichiarato di essere in vacanza qui a Valencia. E meno male, perché fin dal 3° giro delle ufficiali (a fasi alterne) Troy è stato davanti a tutti come se fosse uno che avesse corso l’intero Motomondiale.
Evidentemente l’euforia del titolo iridato in SBK gli ha messo addosso un bel po’ di adrenalina.

Bayliss e la sua “desmosedici”, hanno bloccato il cronometro sul tempo di 1.31.210 dopo varie fasi in cui è stato anche possibile poleman (a 3 minuti dal termine delle prove) alternando la posizione con il compagno di squadra, uno scatenatissimo Loris Capirossi

“Figo, mi sono divertito un casino anche per la prestazione di Troy che è andato forte – ha detto, sincero, Loris – noi due siamo come il vino insieme: miglioriamo invecchiando! Stamattina abbiamo percorso 20 giri con le gomme da gara ed è andata bene; sono quindi molto contento per la mia prestazione. Abbiamo provato molti pneumatici e alla fine siamo riusciti a trovare un buon assetto. Domani il passo di gara potrebbe rivelarsi un vantaggio per Rossi che, comunque, vedo come favorito. E’ stato un campionato difficile questo e per me è finita ai fini del risultato globale. Ma guardo avanti, al 2007 per migliorare ancora anche con la nuova 800.
Sono felice per Troy che è sempre stato veloce anche in SBK quest’anno; non è facile arrivare qui dopo un anno corso con una moto diversa e realizzare la prestazione odierna. Sono certo che domani possiamo fare entrambi una bella gara”.

Di fatto quindi la vera sorpresa è stato proprio lui, Troy, che si è tolta qui a Valencia una bella soddisfazione. Su tutti…”Sono felice per questo secondo posto in prova – ha dichiarato sorridente l’australiano - ma sento la grande pressione che ho addosso perché, mentre in SBK i rider forti sono tre, qui in MotoGP sono una decina… La moto è davvero a posto e mi ha sorpreso soprattutto rispetto alla Desmosedici che provai nel 2004; mi sembra più facile da gestire ed ho trovato la gomma Bridgestone anteriore davvero fantastica. E poi ho scoperto qualcosa che riguarda me stesso: sono più intelligente ed ho accumulato più esperienza e questo, forse, mi ha portato al bel risultato di oggi! Spero di rientrare nei primi dieci… ho delle idee a proposito, ma le tengo per me, almeno fino a domani. Per prima cosa spero di partire bene per essere tra i protagonisti della gara”.

Disfatta Honda o quasi

E se in casa Ducati e Yamaha si è felici e sorridenti per le prestazioni di Rossi, Bayliss e Capirossi, in Casa Honda la delusione non è poca… Proprio nel momento in cui serviva tutta l’aiuto possibile, la Honda ha mancato di puntualità… La prima Honda “disponibile” infatti è proprio quella di Hayden, quinta davanti alla RC211V del suo “compagno di squadra” Dani Pedrosa. Entrambi, nonostante il primo ce l’abbia messa davvero tutta, non sono mai riusciti a infondere alle prove quella voce grossa che tutti forse si aspettavano. A nulla quindi sono serviti gli sguardi attenti del papà tra un ingresso e l’altro del figlio Nicky. Lui Non ha potuto fare di più, complice anche l’incontro ravvicinato nell’ultima sezione della pista con la Pramac-Ducati di Hofmann. Così i due rider HRC sono nuovamente (ma potremmo anche azzardare il termine “pericolosamente” visto che partiranno l’uno accanto all’altro) vicini, un dato che, visti i precedenti, non farà certo stare allegro un concentratissimo e determinato Hayden.

Melandri superdeluso

Deluso alla massima Marco Melandri, solo 12° al termine delle prove ufficiali davanti al suo compagno di squadra Elias)che fa il punto in modo più esteso. “Non sono affatto soddisfatto. E’ stata una stagione decisamente non positiva: non mi sono trovato bene con il nuovo telaio e qui non sono riuscito a guidare come nel 2005. La moto salta molto e questo mi ha impedito di utilizzarla come speravo. Non sono riuscito a sfruttare totalmente le gomme in qualifica, cosa che mi avrebbe garantito un buon posto in griglia. Spero di fare una bella partenza domani e chiudere questa stagione con un bel risultato per confermare la mia terza posizione in campionato.

La domanda conseguente è se questa “mancanza” è attribuibile alle coperture Michelin... Domanda a cui Marco ha risposto seccamente dicendo “Non posso dire nulla, almeno fino a mercoledì prossimo…”, facendo così intuire che è in corso di definizione una nuova avventura con Bridgestone. “Per ciò che riguarda la gara di Hayden – continua Melandri -, molto dipenderà da Pedrosa… Bayliss invece può vincere qui, mentre per ciò che mi riguarda sono contento che questa stagione sia terminata”.


E domani?
Sarà una gara durissima per tutti. A Valencia è difficile passare e quindi una buona partenza significa accumulare già un buon vantaggio. Tutto può succedere, tutto può accadere. Con Rossi davanti è ipotizzabile una fuga a tre: lui, Bayliss e Capirossi, tre piloti che possono vincere questa gara, l’ultima gara di una splendida stagione fatta di imprevisti, delusioni, contatti, scuse e non scuse ma, soprattutto, fatta di spettacolo. Passerà la notte, ma domani i 125.000 di Valencia avranno di che divertirsi. E con loro tutto il pubblico della MotoGP.

Aoyama ci ha preso gusto
Aoyama non perde il gusto di rovinare la festa ai contendenti del titolo mondiale, Lorenzo e Dovizioso, andando a confermare la sua pole position nell'ultimo Gp della stagione. La KTM accelera meglio della Honda e della Aprilia e nelle curve da raccordare del Ricardo Tormo è questa l'arma in più del giapponese.

Aprilia, invece, si presenta sulla griglia di partenza dell’ultimo Gp della stagione con tre moto in prima fila con Jorge Lorenzo, Alex De Angelis e Roberto Locatelli.

Jorge Lorenzo, del Fortuna Aprilia, con il secondo tempo (1’35”450) è in vantaggio sul suo diretto inseguitore per il titolo mondiale, Andrea Dovizioso, che ha invece ottenuto il settimo tempo e la seconda fila. Il confronto tra i due piloti è divenuto il tema dominante del fine settimana della 250, che vedrà spuntare tra lo spagnolo e l’italiano il nuovo campione del mondo della categoria. Per ora Lorenzo è già in vantaggio su Dovizioso di 13 punti.

Il turno di prove del pilota di Palma de Maiorca è stato caratterizzato dalla ricerca della migliore messa a punto in vista della gara. Lorenzo, rispetto a ieri ha migliorato il suo tempo di oltre un secondo, con benefici anche sul passo.

Per De Angelis un turno di prove estremamente positivo. Il sanmarinese ha iniziato la giornata con le medesime difficoltà incontrate nel primo giorno di prove ufficiali. Durante il turno di prove libere del mattino, Alex aveva riscontrato ancora una volta la tendenza della moto a non seguire la linea impostata. Nelle ufficiali del pomeriggio, invece la situazione era migliorata, grazie al lavoro della squadra che aveva risolto le difficoltà incontrate dal pilota di San Marino. Al termine, Alex si ritrova in prima fila, con il terzo tempo (1’35”539), migliore del riferimento di ieri di oltre un secondo e mezzo.

Ancora una volta Roberto Locatelli in sella alla RSV250LE del Team Toth è riuscito a far meglio di molti piloti ufficiali. Il pilota lombardo con il suo 1’35”765, ha fatto meglio di Simoncelli in sella alla Gilera – in ritardo di 0,50s – e di Barberà. Il compagno di squadra di Lorenzo, sul suo circuito di casa, ha accusato un ritardo nei confronti di Locatelli di oltre un decimo di secondo.

Dovizioso settimo, non vede bene il suo nome sul diploma del campione della categoria. Ma l'italiano in gara cambia rispetto alle prove e a dispetto di quello che possa affermare oggi, in gara Dovi ci sarà e renderà di certo la vita difficile a Lorenzo.

La gara 250 scatterà alle 12.15 ora italiana sul circuito Ricardo Tormo di Valencia e vedrà l’assegnazione del titolo mondiale piloti. Il campionato mondiale costruttori della categoria è già stato vinto da Aprilia dopo il secondo posto nel Gp del Giappone di Alex De Angelis.

Bautista, l’uomo degli otto orologi
Quattro piloti della stessa scuderia in prima fila, ecco come si presenta la griglia di partenza dell’ultimo Gp del 2006 per la 125. L’ennesimo record della scuderia Master Aspar è giunto nel secondo turno di prove ufficiali del Gp della Comunità Valenciana, e bissa il risultato ottenuto nel Gp del Qatar, ma all’epoca, si trattava del primo turno di prove ufficiali.

Il più veloce ancora una volta è stato Alvaro Bautista, in sella alla nuova Aprilia RSA 125, che con il suo 1’39”058, migliora la sua pole provvisoria di quasi sei decimi e incassa anche il giro più veloce in qualifica. Il risultato di Bautista è significativo anche perché il pilota castigliano nell’ultima parte della sessione ha girato di passo sul 1’39’0 nonostante il traffico trovato davanti a lui. Bautista si avvia ad una conclusione di stagione veramente eccezionale, avendo già conquistato il campionato del mondo piloti della 125 nella gara di Phillip Island, ed essendosi confermato sempre di più quale dominatore della categoria anche grazie alla nuova Aprilia 125 RSA.

“E’ l’ottavo orologio che vinco quest’anno per la pole, e ci voleva – ha detto il simpatico pilota spagnolo – perché avevo fatto sette pole, ma ho otto meccanici. Con questa faccio felice tutti”.

Alle spalle di Bautista, Hector Faubel capace di essere costantemente in lotta con Alvaro per la conquista della pole position. Il pilota valenciano si è dimostrato particolarmente efficace nel circuito di casa, tanto da conquistare il secondo tempo limitando il suo ritardo a 0,230s rispetto al suo compagno di squadra, fermando il cronometro a 1’39”288, migliorando il suo riferimento del primo turno di prove ufficiali di oltre un secondo.

Il terzo spagnolo della prima fila è Sergio Gadea, anche lui in pista su una Aprilia RS 125 del Master Aspar Team. Anche Gadea si è dimostrato molto concreto su una delle tre piste di casa. Gadea, che nel turno di prove libere del mattino era stato progonista di due innocue scivolate, ha saputo interpretare al meglio il tracciato Ricardo Tormo, dimostrandosi molto veloce nella parte finale della pista.

In quarta posizione e comunque in prima fila, Mattia Pasini. L’italiano si è detto soddisfatto del lavoro effettuato nella due giorni di prove. Insieme al team, Mattia è riuscito a dipanare anche delle difficoltà di messa a punto che si trascinava da ormai tre gare. Nell’ultima gara dell’anno Mattia vuole fare bene, l’obiettivo è quello di terminare nei primi tre.

Kallio è dietro, quinto, inseguito dal fenomeno locale, EspargaroJr, pilotino di "proprietà" di Dani Amatriain, manager tra gli altri, di Lorenzo. Il giovane Espargaro si è anche concesso il lusso di mettersi dietro un inconcludente e pasticcione Lukas Pesek, settimo e in seconda fila domani.

Delude ancora Corsi, sedicesimo e in quarta fila. Ci si aspettava di più da lui, decisamente il romano ha tradito le aspettative e per l'anno prossimo per lui l'obiettivo sarà quello di far bene a tutti i costi, il rischio è quello di rimanere a casa.

La gara delle 125 dell’ultimo Gp del 2006 scatterà alle 11.00 di domani


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