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Edwards copre le spalle a Rossi
La pista di Assen come la conoscevamo non esiste più. Sul circuito che quest’anno ospita il Gran Premio d’Olanda non si mette nemmeno la sesta, per cui… Questo non toglie che si possa cadere, e ci si possa far male, anche nelle pistine “Tilke-style” come è adesso ridotta l’ex “Cattedrale della MotoGP”, e ne sanno qualcosa Valentino Rossi e Toni Elias, caduti entrambi nelle libere del mattino . Attenzione mediatica sul campione del mondo, ovviamente, come leggete a parte, ma alla fine sarà lo spagnolo a dover rinunciare alla gara di sabato. Nel secondo turno, dunque, ci sono tutti meno Toni, che ha provato a fare un giro per poi prendere tristemente la via di Barcellona. L’iridato ovviamente non forza e galleggia con il 12° tempo, come Melandri e Capirossi che, rientrati dopo l’incidente di domenica scorsa, fanno quello che possono. Pochino in verità.
Così alla fine del turno davanti a tutti chiude Colin Edwards, sempre veloce su questa pista, dove in Superbike ha vinto tre volte e in MotoGP l’anno scorso è arrivato terzo, mentre colpisce maggiormente Carlos Checa visto che ha saputo portare la sua Yamaha gommata Dunlop in seconda posizione. Nessuna sorpresa, invece, sulla prima fila ipotetica di Stoner, sempre impressionante con la sua capacità di girare forte fin dall’inizio. Le note positive proseguono con Roberts junior, De Puniet ed Hopkins, ma la verità vera è che i big non hanno spinto.
In grandissima difficoltà è soprattutto la Ducati che, da leader del mondiale, si ritrova per il momento ad occupare le ultime quattro posizioni con Hofmann, al debutto, Capirossi, Cardoso ed il rookie Silva.
Quale informazioni potrà trarre Loris, in vista della gara, da simili prestazioni, nessuno lo sa. Un po’ meglio, invece, sotto questo punto di vista sta la Yamaha che può contare sui buoni tempi di Colin Edwards.
“Sto bene, vorrei tranquillizzare tutti, anche se faccio fatica a guidare”, sono le prime, e le uniche per oggi, parole che Valentino Rossi ha deciso di affidare ad un comunicato stampa fatto circolare dalla sua addetta stampa, Roberta Vallorosi, poco dopo il termine del secondo turno di prove libere. “Ho una piccola frattura al piede sinistro ma è soprattutto quella al polso destro che mi rende difficile dare il gas e frenare. Non né forza, né sensibilità. In più ho preso una gran botta al torace e non sono riuscito a respirare per non so quanto tempo. Ancora adesso faccio un po’ di fatica, ma dopo aver fatto gli esami per vedere se era tutto a posto ho preso degli antidolorifici che mi hanno permesso di guidare”.
Valentino continua spiegando la dinamica dell’incidente di stamattina.
“Siamo partiti con una gomma un po’ dura a sinistra e, dopo una breve sosta per la pioggia, mi sono reso conto che aveva poco grip da quella parte. Ho deciso di fare un altro giro ma sono volato via in una velocissima piega a sinistra. E’ stato un brutto colpo perché la moto sembrava andare molto bene qui, come d’altra parte ha dimostrato Colin. La settimana c’è Donington una gara importante per noi ma bisognerà vedere come arriveremo. Siamo in tre piloti italiani ma tra tutti non ne facciamo uno di sano: Melandri, sembra che lo abbiano picchiato e anche Loris non sta bene. E’ brutto farsi male in questo momento del campionato in cui non c’è il tempo di recuperare”.
Il comunicato si chiude con una breve valutazione sul nuovo tracciato olandese.
“Non è più la vecchia Assen, ma resta una pista non male. Certo,però, bisognerebbe poterla provare al massimo”.
Anche Loris Capirossi, visibilmente sofferente nelle inquadrature televisive durante le soste ai box, oggi ha affidato i suoi pensieri ad una velina. Conoscendo la disponibilità praticamente infinita del romagnolo, questo è senz’altro un sintomo che la botta è stata dura e si fa ancora sentire.
"Non sto per niente bene” dice infatti. “Sinceramente non mi aspettavo di stare così male e di faticare così tanto: solo tornando in sella ho potuto rendermi conto della situazione. Se la gara fosse oggi non sarei assolutamente in grado di affrontarla, il torace mi fa davvero molto male.
Sto facendo massaggi e la mesoterapia fatta in Clinica Mobile non ha risolto del tutto il problema. Comunque ho intenzione di tornare in pista domani, forse con qualche antidolorifico, e vedremo come andrà. La vedo dura per la gara, ma non lascio nulla di intentato. Oggi pomeriggio andrò dal dottor Costa e spero di poter migliorare la situazione".
Infine ecco il comunicato di Marco Melandri, che come gli altri due italiani non ha incontrato la stampa per il consueto briefing dopo le prove. Oggi comunque, la giustificazione è valida per tutti e tre gli italiani.
"Sono contento di come mi sento, se penso alle mie condizioni di domenica sera non avrei mai immaginato di poter essere qui. Oggi abbiamo fatto un altro importantissimo passo in avanti. Tornare in pista è stata una sensazione molto bella. Giro dopo giro mi sentivo meglio, è importante essere tornato nella mischia. Il collo e le spalle continuano a farmi molto male. Al termine delle prove ero un po' provato. Le mie condizioni sono peggiorate dopo, in quanto mi se è bloccato il collo per il freddo."

Lorenzo torna a colpire
Jorge Lorenzo ha siglato la pole provvisoria sul rinnovato circuito di Assen in 1’41”329. Il pilota spagnolo è in un buon momento, da subito è sembrato divertirsi con la moto, e i risultati non hanno tardato ad arrivare. Già protagonista nelle prove libere, Lorenzo è riuscito a mettere insieme il miglior giro della giornata senza sbagliare una traiettoria e infliggendo a De Angelis, suo diretto inseguitore 0,362s. Il pilota di San Marino ha concentrato il tempo a sua disposizione per lavorare in vista della gara. Alex è stato uno dei più veloci piloti della giornata ed il suo 1’41”691 gli vale il secondo posto sulla griglia provvisoria del 76° GP d’Olanda. De Angelis non ha gradito l’eliminazione del Noorten Loop, che rendeva la pista molto più lunga e tecnica. Il lavoro di De Angelis e della sua squadra sarà orientato alla ricerca di prestazioni ancora migliori della sua RSW250.Sempre in prima fila provvisoria, ma con il terzo tempo c’è Alex Debon, pilota collaudatore di Aprilia Racing che sta sostiuendo dal GP di Catalunya Hector Barbera (infortunato). Il pilota spagnolo ha fatto del suo meglio in 1’41”967, riuscendo a stare davanti a Dovizioso che chiude la prima fila con il quarto tempo di giornata. Debon ha bisogno solo di piccoli cambiamenti per trovarsi più a suo agio sulla moto ed ha sottolineato, anche lui, come la pista di Assen, con i nuovi cambiamenti abbia perso molto del suo storico fascino. Primo della seconda fila è il pilota della Repubblica Ceca Jakub Smrz che ha staccato il quinto tempo grazie al suo 1’42”250. Smrz, che dispone una RSV250LE, si è dimostrato veloce al punto di riuscire a comparire nell’elenco della prima fila provvisoria per gran parte del turno Guintoli in sella ad un'altra RSV250LE, è in terza fila provvisoria con il nono tempo, mentre qualche difficoltà in più l’ha avuta Roberto Locatelli. Il pilota italiano, tra i protagonisti della gara di Barcellona, non è riuscito a far meglio dell’undicesimo riferimento (terza fila provvisoria) in 1’42”932. Per Locatelli qualche difficoltà di adattamento al nuovo disegno della pista in più degli altri ha pesato sul rendimento della giornata. Alle spalle di Locatelli, Antony West, sempre su Aprilia, ha sperato nella pioggia per tutto il turno. Il pilota australiano, particolarmente a suo agio sotto l’acqua aveva fatto vedere a tutti cosa era capace di fare durante il turno di prove libere del mattino, quando sul bagnato aveva girato più forte di tutti.Da segnalare il doppio debutto in casa Honda per quanto riguarda Martin Cardenas e Aleix Espargaro. Il colombiano ha preso il posto di Sebastian Porto sulla moto del Repsol Team, mentre lo spagnolo ha lasciato la 125 per utilizzare la Honda del team BQR che era di Cardenas.Brutto colpo di Alessio Palumbo, che perde il controllo della sua Aprilia nel curvone veloce. Il pilota siciliano di Matteoni, ha letteralmente distrutto la moto,mentre fisicamente ha riportato una forte botta alla gamba destra, in corso tutti gli accertamenti del caso.Domani il secondo e decisivo turno di prove per la compilazione definitiva della griglia di partenza.

Pesek ceco da corsa
Il match tra Italia e Repubblica Ceca è iniziato dopo, ma è stato Pesek, pilota dello stato dell'Europa dell'est a spaventare subito i piloti nostrani. Lukas e la sua Derbi hanno ottenuto la pole provvisoria ad Assen con il tempo 1'46"230, nuovo riferimento per il rinnovato circuito olandese, rivisto e accorciato, dopo l’eliminazione del Noorten Loop per far posto a nuove tribune ed a un parcheggio.

Alvaro Bautista, secondo, ha condotto un primo turno di prove ufficiali affrontando la pista con prudenza, cercando ancora di carpire le migliori linee del difficile tracciato olandese. Nonostante i piloti abbiano avuto a disposizione un turno di prove libere di 55 minuti (dieci minuti in più del normale), non si è potuto utilizzare a fondo la pista a causa della pioggia che ha disturbato anche il secondo turno di prove ufficiali, determinandone, di fatto lo stop a tre minuti dal termine ufficiale.

Bautista con il suo 1’46”537 ha fatto segnare il secondo tempo di giornata a 0,307s da Lukas Pesek su Derbi. La prima fila, pensando alla gara e alla possibilità che il turno di prove libere di domani possa essere di nuovo disturbato dalla pioggia, è fondamentale per il pilota del team Master Aspar che conduce la classifica iridata piloti con 144 punti.

Dietro Bautista, una sorpresa che si chiama Terol. Il giovane pilota spagnolo, anche lui su una Derbi, agguanta il terzo tempo di giornata, dopo aver condotto, nella mattina il turno di prove libere. Nico che forse sente la pressione di un altro giovanissimo pilota, Pol Espargaro che ha corso come wild card a Barcellona su una terza Derbi, si è rimboccato le maniche facendo vedere ai vertici dell'azienda che il titolare della seconda Derbi è ancora lui.

Minaccioso e veloce della prima fila è anche Mika Kallio e la sua KTM. Il binomio nordico ha fatto segnare il quarto tempo di giornata a 0,616s dalla pole. Per Kallio, la gara di Assen deve portare necessariamente dei punti preziosi per la rincorsa a Bautista ed al mondiale, dopo lo 0 rimediato a Barcellona.

Di poco fuori dalla prima fila, il collega di Bautista, Hector Faubel che ha portato la sua RS 125 al quinto posto provvisorio dello schieramento grazie al suo 1’46”846. E’ importante notare come i primi sei piloti siano in meno di un secondo, mentre la seconda parte dello schieramento dal sesto al 21° sono nello stesso secondo. Proprio in ventunesima posizione troviamo Mattia Pasini, anche lui in forza al team Master Aspar. Il pilota italiano non ha trovato il giusto feeling con la pista rinnovata e anche a causa della pioggia non ha ottenuto un set up soddisfacente per la sua moto.

Tornando a parlare delle prime posizioni, si inserisce in seconda fila provvisoria anche Joan Olive del SSM Racing, che conquista l’ottavo tempo di giornata con il tempo 1’47”415. In terza fila provvisoria, undicesimo Sergio Gadea, del Master Aspar Team (1’47”723) seguito da Angel Rodriguez del 3C Racing in dodicesima posizione (1’47”785). Dietro di loro, Andrea Iannone del Campetella Racing con il tempo 1’47”854, precede la wild card Hugo Van Der Berg del team Varenhof Racing. Il pilota olandese, di casa ad Assen, ha girato in 1’47”867, meglio di Zanetti (Skilled Ispa) che lo segue in ritardo di pochi millesimi.

Domani i piloti della 125 saranno nuovamente in pista alle 13.15 per il secondo turno di prove ufficiali.

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