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Rossi si prepara a sfidare Capirossi e Melandri
Com’era nelle previsioni i grandi protagonisti della prima giornata di prove del GP d’Italia sono stati Valentino Rossi e Loris Capirossi, sempre i più veloci nonostante condizioni di tempo variabilissime.
Con la pista fredda ed umida il pilota della Yamaha ha guidato in modo superaggressivo lasciando la Ducati ad appena 24 millesimi.
A dimostrazione che la Rossa, però, sulla pista toscana gioca in casa, Sete Gibernau ha ottenuto il terzo tempo. Nell’ultimo dei giri a sua disposizione si è poi messo in luce John Hopkins, concentrato al Mugello ad addolcire il suo stile di guida, come Casey Stoner, del resto. Il pilota australiano è nel mirino della Yamaha per il 2007, ma il suo team, l’LCR, conta di far valere la sua opzione il prima possibile. A chiudere l’ipotetica seconda fila, stakanovista come al solito, troviamo Nicky Hayden che ha effettuato, imitato dal solo Nakano, praticamente il doppio dei giri dei suoi colleghi. Il leader del mondiale, pur staccato di poco meno di mezzo secondo, ha gettato solide fondamenta in previsione della gara di domenica. Velocissimo nel T4 dovrà invece migliora nel T2. In terza fila, con il settimo tempo, invece Marco Melandri si è concentrato più sulla gara che sulle prestazioni. Il contrario di quanto fatto da Kenny Roberts junior che ha approfittato dell’asfalto scivoloso per mettere in mostra le sue doti di guida nelle condizioni più difficili. Condizioni nelle quali, evidentemente, non si trova a suo agio – nonostante il tempo speso a Clermont Ferrand, casa della Michelin – Dani Pedrosa, che non è andato al di là del 12° tempo. C’è da dire, però, che lo spagnolo non ha praticamente toccato la moto, cercando di abituarsi alla guida fisica che il circuito toscano richiede.
“Sono molto soddisfatto, anche se alla fine per via delle condizioni meteo abbiamo sprecato una giornata – ha detto alla fine Rossi – avrei voluto provare una gomma da tempo, tanto per avere una idea. Vorrà dire che la utilizzerò sabato mattina, perché comunque sarà importante provare a partire davanti. Fra i rivali vedo bene Capirossi e Gibernau, che qui è andato sempre forte, ma arriverà anche Melandri”.
Vale al Mugello utilizzerà la gomma anteriore stretta.
“Serve agilità – ha spiegato, e poi ha aggiunto – la Michelin dopo l’incidente di Shanghai ha concluso che non c’erano problemi in quel pneumatico, forse a causare il problema è stato il surriscaldamento derivato dalla lunghissima staccata in fondo al rettilineo principale”.
Interrogato sul motivo della rottura del motore a Le Mans, Rossi, che sfoggerà un casco disegnato da Milo Manara, ha replicato “E’ stata una sciocchezza, speriamo di non ripeterla”. Una frase che lascia intuire un errore umano, forse nel montaggio.
"E' stata un'altra giornata difficile, per le condizioni meteorologiche non costanti che non ci hanno permesso di lavorare come si deve sulla messa a punto della moto – ha spiegato invece Capirossi - Questa è una pista particolare, difficile, sulla quale bisogna essere perfetti sotto ogni punto di vista: noi siamo partiti col piede giusto, grazie all'ottimo lavoro svolto da Vittoriano Guareschi, ma occorre lavorare sugli pneumatici per la gara. Oggi l'asfalto era ben diverso rispetto a quando Vitto ha girato qui, in più era molto freddo e questo non ci dà una mano. ?Tutto sommato però siamo andati bene: sia stamattina sia oggi pomeriggio ero il secondo più veloce in pista. Insomma, siamo davanti, ma abbiamo ancora molte gomme da provare e vorrei non ridurmi a farlo in fretta e all'ultimo momento.?Ora aspettiamo di vedere cosa succederà domani: le previsioni promettono miglioramenti, ma non si sa mai. Ciò che dobbiamo fare è rimanere concentrati perché credo che domenica la gara sarà davvero tosta, mi aspetto tanti piloti veloci, e io spero di fare parte del gruppo!".
“Come sempre, siamo molto determinati a dare il massimo – gli ha fatto eco il compagno si squadra, Gibernau -Durante i weekend di gara trascorsi abbiamo imparato molte cose, una di queste è che abbiamo bisogno di effettuare parecchi giri per poter raccogliere più informazioni possibili. Così nel pomeriggio sono rimasto fuori anche quando hanno cominciato a piovere. Penso che abbiamo trovato la direzione giusta per l'assetto della moto su questo tracciato e anche le Bridgestone lavorano bene qui. Il Mugello è sempre stato un po' un osso duro per me, quindi ho bisogno di girarci molto e spero proprio che il meteo mi permetta di farlo per il resto del weekend. In occasione dei test effettuati a Le Mans dopo il gran premio abbiamo fatto buoni passi avanti con la moto. Ora curva meglio ed è migliorata anche nella fase di ingresso in curva: in sostanza, la mia Desmosedici è più bilanciata e mi sento decisamente più a mio agio in sella".
Sereno anche Marco Melandri.
"Sono soddisfatto di questa prima giornata di prove – ha detto il pilota della Honda - Abbiamo lavorato molto per migliorare la confidenza con l'avantreno e oggi abbiamo raccolto sensazioni più che positive. La moto e le gomme hanno lavorato molto bene. Insieme a Michelin abbiamo iniziato a fare alcune prove di pneumatici che continueremo nella giornata di domani. Sono carico e motivato, sarà un fine settimana impegnativo ma è divertente correre davanti al pubblico italiano".

Smrz, pole ceca.
Contro ogni previsione non è stato un pilota italiano ad essere il più veloce al Mugello. Ci è riuscito, invece, Jakub Smrz, del Cardion AB Motoracing in sella ad una RSV250LE a far segnare il miglior tempo nel primo turno di prove ufficiali della sesta tappa del mondiale 2006 in 1’55”412. Il pilota della Repubblica Ceca è stato molto costante nelle sue prove iniziando subito a girare su tempi interessanti sin dalle prove libere del mattino. Per Smrz il Mugello rappresenta una delle piste preferite, ma il pilota ceco ha lamentato molte buche nella parte finale della pista che non gli hanno permesso di andare più forte. Grande la soddisfazione nel team Cardion AB che oltre alla pole provvisoria di Smrz incassa anche il terzo posto di Karel Abraham in 125.

Secondo Hector Barbera del Fortuna Racing in ritardo di soli 0,067s da Smrz. Il pilota iberico ha trovato il ritmo nel finale del turno di prove ufficiali. Barbera ha cercato di inseguire il pilota ceco, ma ha dovuto anche difendersi dagli attacchi di Andrea Dovizioso (Honda) sempre più costante e insidioso, ma non risolutivo in casa Aprilia. Da sempre, infatti il tracciato toscano è la sede dove si sviluppano i bicilindrici di Noale. Non stupisce, infatti, l’ottima prestazione di Alex Debon, pilota collaudatore di Aprilia. Lo scorso anno si 5,245km del Gp d’Italia trionfò una Honda, quella di Pedrosa, a Dovizioso l’ardua sfida contro una nuvola di Aprilia.

In prima fila provvisoria anche Alex De Angelis del Master Aspar Team, quarto con il tempo 1’55”583. Il pilota di San Marino ha avuto qualche problema durante il turno di prove libere del mattino. Per De Angelis molto lavoro nel primo turno di prove ufficiali a causa del tempo perso al box al mattino, ha rallentato la ricerca della pole. Verso la fine del turno buono per un posto in griglia, Alex poteva attaccare la pole, ma un pilota più lento gli ha impedito di fare meglio del quarto posto di giornata.

In quinta posizione con il tempo 1’55”596 Alex Debon, pilota collaudatore Aprilia Racing che corre con i colori Fortuna Aprilia in occasione del Gp d’Italia. Reduce dagli ultimi test sul tracciato del Mugello venti giorni fa, Debon è stato costantemente tra i più veloce della giornata andando anche ad occupare provvisoriamente la pole virtuale della giornata. Debon sta sviluppando sulla sua RSW250 alcune nuove componenti al livello di ciclistica che verranno adottate anche dai piloti ufficiali se daranno risultati positivi.

Debon è stato più veloce di Jorge Lorenzo del Fortuna Aprilia che ha ottenuto il sesto miglior tempo di giornata con 1’55”647. Il pilota spagnolo non si sente ancora a suo agio colpa della variabilità del meteo e dello scarso feeling accusato in alcune parti del tracciato toscano.

In decima posizione Sylvain Guintoli del Team Equipe de France in sella ad una RSV250LE con il tempo 1’56”091. Il pilota francese ha combattuto nelle fasi iniziali per la pole di giornata, ma sul finale non ha saputo prendere il rtmo giusto per rimanere nei primi 5. Guintoli accusa un ritardo rispetto al suo collega Smrz, in sella ad una moto analoga, di 0,679s.

Alle spalle di Guintoli il vero pilota di casa del Mugello, il fiorentino Adrea Ballerini del Team Campetella. Ballerini con una RSV250 ha accusato un ritardo di 0,8s nei confronti del pole man Smrz, facendo fermare il crono a 1’56”216

Simon ruba la scena ai big
Julian Simon (KTM), Michele Pirro (Blauer Usa) e Karel Abraham (Cardion AB Motoracing) per una volta sono riusciti a rubare la scena a Alvaro Bautista e Mattia Pasini, abituali protagonisti della 125. I tre outsider della categoria hanno staccato rispettivamente i tempi migliori del primo turno delle prove ufficiali del GP d’Italia, sesta prova del mondiale 2006.
Julian Simon è partito a testa bassa, facendo da subito intendere agli avversari che non sarebbe stato facile seguire il suo passo. Al Mugello le KTM vanno veramente forte, anche troppo. Non è un caso che due settimane fa, in occasione della prova del Campionato Italiano proprio sul circuito italiano, siano state proprio 2 moto austriache a regolare la concorrenza. Che la KTM vada forte quest’anno ce ne siamo accorti, ma se riuscisse anche ad espugnare il Mugello, la casa austriaca riuscirebbe a dare un segnale forte all’Aprilia che dovrebbe precipitarsi a studiare qualche soluzione. La pole di Simon è alta, a causa delle condizioni della pista, il pilota spagnolo ha fatto il suo best lap in 2’15”953.

Michele Pirro da San Giovanni Rotondo ha lottato sino alla bandiera a scacchi contro Julian Simon (KTM) per la conquista della pole provvisoria. Il pilota della squadra gestita da Giorgio Semprucci ha dovuto interpretare le condizioni della pista che erano in continua mutazione. Solo al terzo minuto dall’inizio del primo turno di prove ufficiali, una fitta pioggia costringeva la maggior parte dei piloti a tornare ai box per sostituire le slick con gli pneumatici da pioggia. Solo qualche minuto dopo, la pioggia si fermava e la pista andava ad asciugarsi in alcuni tratti. Pirro ha saputo adattarsi a questa situazione anche se avrebbe preferito che la pioggia continuasse a scendere. Il pilota della provincia di Foggia è abbastanza soddisfatto della sua prestazione, certamente guarda con un pizzico di rabbia alla pole sfumata. Vittima all’inizio della stagione, durante i test IRTA di Jerez, di un brutto infortunio alla gamba destra, Pirro non ha cessato l’impegno per emergere.
“Non smetterò mai di dare il massimo – ha detto Pirro – spero solo di trovare sempre il mio nome così in alto nel monitor in futuro, dopo tanta sfortuna inizio a vedere la luce.”
Lo scorso anno Pirro aveva ottenuto il quindicesimo tempo in prova ed aveva terminato la gara in diciassettesima posizione. In questa edizione Pirro ha conquistato il secondo tempo con 2’16”474.

Al terzo posto, in prima fila provvisoria, c’è Karel Abraham del Cardion AB Motoracing, che ha sfruttato le avverse condizioni della pista per la maggior parte dei piloti del mondiale per farsi notare. La pista italiana non è una delle preferite dal pilota della Repubblica Ceca, ma la pioggia ha favorito le sue caratteristiche di guida. Abraham con il tempo 2’16”790 è rientrato al box ed ha incassato l’applauso della sua squadra.
Quinto Mika Kallio con l’altra KTM. Il pilota nordico è sembrato stranamente in difficoltà sull’umido del Mugello, e pensare che si cimenta nel dirt track per allenamento nella fredda Norvegia...

Solo sesto Alvaro Bautista del Master Aspar con il tempo 2’17”658. Il pilota spagnolo in testa alla classifica mondiale, ha avuto qualche difficoltà ad adattarsi alle avverse condizioni meteo, mentre il suo compagno di squadra, Mattia Pasini non ha voluto spingere per non rovinare il lavoro in vista della gara. Pasini alla fine del turno ha fatto del suo meglio in 2’18”131, valido per la terza fila provvisoria e l’undicesimo posto.

Alle spalle di Pasini troviamo Lorenzo Zanetti dello Skilled ISPA Team, che ha fermato il cronometro in 2’18”505. Il pilota lombardo sta costantemente crescendo e anche in condizioni di pista non agevole, come nel caso di oggi, si dimostra abbastanza veloce. Solo quindicesimo il campione del mondo in carica, Thomas Luthi. Il pilota svizzero soffre ancora però di una nuova frattura alla spalla rimediata nei test al Sachsenring effettuati dopo la gara di Le Mans.

Nei venti anche la wild card Luca Verdini del Team RCGM che ha staccato il diciannovesimo tempo, meglio di De Rosa (Multimedia Racing), ventunesimo.

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