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La Bridgestone lancia Capirossi
Un decimo, alla fine della prima giornata di prove, ha separato John Hopkins da Loris Capirossi, ma se l’anglo-americano della Suzuki è riuscito a centrare un giro buono grazie alle sue Bridgestone, particolarmente a loro agio sulla pista di Motegi, Capirex, al contrario, di giri record ne ha fatti una quindicina, tanto da dichiarare, senza il timore di arrossire “se il Gran Premio fosse domani, vincerei a mani basse. Ho un ritmo eccezionale”.
Alla fine, dunque, è andata come ci si aspettava: le gomme Bridgestone, vincenti l’anno passato con Tamada e la Honda, hanno confermato il loro valore anche con la Ducati di Loris, tant’è che al terzo posto troviamo un’altra moto con le gomme giapponesi, la seconda Suzuki, quella di Kenny Roberts.
Stando così le cose non deve dunque stupire il quarto tempo di Valentino Rossi, il più veloce dei piloti Michelin, staccato di circa sei decimi.
“La Michelin, che quest’anno ha lavorato benissimo, qui ha dei problemi – ha spiegato Rossi – a Motegi è necessario usare pneumatici anteriori molto duri per contrastare le sollecitazioni in frenata e naturalmente a rimetterci e la tenuta e la sensibilità di guida. Oltre a ciò, però, ho anche avuto dei problemi al cambio, che era duro. Certo, se la vedo in prospettiva mondiale va bene lo stesso, significa che punterò al podio”.
In realtà il gruppo dei piloti con gli pneumatici francesi è compresso in meno di due decimi: quinto è Gibernau, preoccupato, nonostante le sue parole, più dell’andamento contrattuale che della gara, quindi c’è Barros, più veloce al mattino che al pomeriggio, ed infine Hayden e Biaggi, entrambi insoddisfatti del rendimento dello pneumatico anteriore e marginalmente più veloci di Checa e Melandri.

Pedrosa, brutta caduta
Due cadute, una al mattino, la seconda nel pomeriggio, hanno tenuto Dani Pedrosa lontano dai tempi dei migliori, relegandolo in 17esima posizione. Nessuna frattura per il campione del mondo, ma forti contusioni al polso sinistro ed alla spalla destra che lo hanno lasciato dolorante. Fuori dai giochi lui, il migliore è stato il suo compagno di squadra, Hiroshi Aoyama, mentre alle sue spalle si è qualificato Alex De Angelis, il migliore tra i piloti Aprilia.

De Angelis è stato subito veloce, sin dalle prove libere del mattino riuscendo a mantenersi concentrato anche per il turno di ufficiali.

“Siamo partiti subito bene – ha detto Alex De Angelis – le prove ci hanno fatto vedere che stiamo lavorando nella direzione giusta. Da subito abbiamo fatto due moto differenti ma credo che al livello generale non vada male. Devo solo trovare un poco più grip all’anteriore. Per me queste ultime gare sono molto importanti, da qui in poi avremo gare con sempre più caldo e in queste condizioni sarà decisiva la scelta delle gomme e del giusto assetto, ma abbiamo trovato una buona base di lavoro”.

In p’rima fila, con il terzo tempo, il fratello di Hiroshi, Shuhei Aoyama, davanti ad Andrea Dovizioso e a Sebastian Porto.

“Sono contento di come sono andate le prove – ha detto il pilota argentino – la moto va molto forte, abbiamo un buon settin generale ma non ho potuto fare di meglio perché nel mio giro buono sono stato ostacolato. Sono certo di poter andare mezzo secondo più forte.”

Sesto tempo a Jorge Lorenzo, nel mirino dell’Aprilia, che vorrebbe ingaggiarlo per il 2006, mentre Casey Stoner, settimo, ha avuto qualche problema di aderenza all’anteriore che lo ha penalizzato nella guida del tortuoso circuito di Motegi. Marco Simoncelli (NoCable Team) e Mattia Pasini (Totti Top Sport NGS) hanno concluso il primo turno delle prove ufficiali del Gp del Giappone rispettivamente in seconda e quarta posizione.

Kallio e la KTM senza rivali
Sulla pista di Motegi, non particolarmente adatta alle prestazioni del monocilindrico Aprilia, il più veloce è stato ancora una volta Mika Kallio, con la KTM che ha dato al secondo, Marco Simoncelli, mezzo secondo.

“Correre su questa pista per me è molto faticoso – ha detto Simoncelli – andare forte come le moto ad ammissione lamellare non è per niente facile e la mia struttura fisica non mi aiuta. In sostanza ho gli stessi problemi che avevo a Brno dove la moto faticava ad uscire dalle curve lente. Ora spero di fare bene anche domani e per la gara che il caldo si plachi. La particolarità dell’asfalto di Motegi, infatti, è che quando la temperatura aumenta viene fuori dello sporco che rende il il manto stradale scivoloso. Nel fare il mio tempo non ho avuto problemi di traffico, sono quasi sempre riuscito a girare da solo. Le file di piloti a me non danno fastidio, spero sempre non ci sia in mezzo qualche pilota poco esperto che mi faccia cadere”.

Subito alle spalle di SuperPippo, a sorpresa, è emerso l’ex Campione del Mondo Manuel Poggiali che ha centrato la prima fila provvisoria davanti a Mattia.

“Non sono ancora al 100% della messa a punto – ha detto Pasini – dobbiamo ancora fare meglio nel reparto ciclistico, ma sono sicuro che già domani ne verremo a capo. Del resto, tutte le volte che abbiamo avuto dei problemi, abbiamo avuto una bella domenica, per questo sono fiducioso. La giornata di oggi è stata interamente dedicata alla messa a punto della moto in vista della gara ma nel mio giro veloce ho fatto anche qualche errore dovuto alla troppa foga. Domani cercherò di essere ancora più avanti.”

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