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Rossi avverte Gibernau con la quarta pole

Nel giorno della quarta pole di Valentino Rossi, che ha abbattuto il muro dell’1.59 per rimanere davanti a Gibernau e Melandri, c’è stata, ad Assen, una delle giornate più nere della carriera di di max Biaggi. Già coinvolto, incolpevolmente in una collisione con Battaini – conseguenza di un dritto nella brutta nuova variante – Max si è reso protagonista di un episodio dai confini incerti nel corso degli ultimi minuti di prove cronometrate allorché, dopo aver chiuso le sue classifiche con il 9° tempo, ha deciso di rimanere comunque in pista. Una decisione che, dopo una prima incomprensione con Melandri, sfociava in un corpo a corpo, o meglio, carena contro carena, con quest’ultimo. Un duello rusticano, condito, da entrambe le parti di quei gesti che si vedono in autostrada, che sarebbe anche potuto finire lì, fra i brutti momenti del motociclismo, e che invece ha avuto un epilogo ancora peggiore allorché, una volta rientrato nei box, Melandri non è stato addirittura aggredito dallo zio di Biaggi, Valerio.
Inevitabile, a questo punto, una presa di posizione della Direzione di Gara che ha convocato tutte le parti coinvolte.
Biaggi è stato ritenuto colpevole, in base agli articoli 1.21.2 (guida irresponsabile) e 1.21.17 (prova di partenza a prove non concluse). Reati per i quali gli è stata comminata una duplice multa, rispettivamente di 5000 e 1000 dollari. Al parente del pilota, invece, è stato ritirato il pass permanente.
“Biaggi stava a zonzo in mezzo alla pista solo per disturbare. Me lo sono ritrovato davanti due volte: la prima stava provando una partenza in un punto in cui si arriva a 160 all’ora. Io gli ho fatto cenno con la testa che era matto, lui mi ha mostrato il dito. Poi, subito dopo ha cercato intenzionalmente il contatto. La prima incomprensione ci sta, può accadere. La seconda no. Una sanzione nei suoi confronti mi sembra il minimo”, ha detto Melandri.
Biaggi a caldo non ha replicato, preferendo affidare le sue ragioni ad un comunicato stampa.
“Mi dispiace molto per il comportamento di mio zio perché so che lui ha reagito istintivamente solo per difendere me, ma è la persona più buona ed onesta che esista. E poi il suo gesto ha messo in secondo piano l’aggressione che io ho subito in pista da parte di Melandri...solo la ripresa dall’alto mostra la reale dinamica. Melandri si è infilato da dietro, all’interno, con l’unico intento di buttarmi fuori, tanto che ha girato anche la testa per lanciarmi un’occhiata di sfida. Poi ha urtato la mia carena sull’anteriore e per puro caso non mi ha sbattuto in terra. Io ho allargato il gomito nel tentativo estremo di mantenere le distanze. Per risposta ho avuto un calcio. Tutto questo è ancora più grave perché Melandri aveva fatto un fuori pista e non aveva più alcun motivo di correre perché con la gomma da qualifica poteva fare solo un giro buono e lo aveva appena sprecato. Comunque non ce l’ho con lui, capisco l’adrenalina. Mi dispiace per la brutta immagine che abbiamo dato”.
Una migliore, fortunatamente, l’ha consegnata alla storia del motociclismo Valentino Rossi, autore di una pole eccezionale.
“Sono molto contento – ha detto Vale - perché è bellissimo guidare in questo tracciato con le gomme da qualifica, l’emozione è incredibile. Le moto sono molto veloci e anche questo tracciato, che rimane uno dei più belli del mondo anche con le nuove modifiche. Sono stato fortunato perché sono riuscito a sfruttare al massimo tutte e due le gomme da qualifica. Con la prima ho girato in 1’59.4, ed è stato un bellissimo giro, ma ho pensato che forse sarei potuto andare più veloce. Ho dovuto aspettare un po’ in pista, perché c’erano molti piloti che mi aspettavano per il giro finale e ho atteso fino all’ultimo momento, perché qui è meglio non avere nessuno davanti a te quando stai cercando di fare un giro veloce. L’ultimo giro in 1’58 è stato fantastico. Sono felice di partire dalla pole position, perché domani sicuramente sarà una gara difficile. Aspettiamo di vedere come sarà il tempo domani, ma se le temperature sono le stesse di oggi, allora sarà molto dura sia per i piloti sia per le gomme”.

Lorenzo, pole al titanio

Non è bastata una spalla “saldata” da una placca di titanio e sette viti per fermare Jorge Lorenzo ad Assen. Il giovane pilota della Honda, nemico giurato di Dani Lorenzo, infatti, si è preso la soddisfazione di centrare il miglior tempo davanti alle Aprilia di Porto (2°) e Stoner (4°) ed alla moto genella del rivale (3°).
Il pilota argentino, secondo, ha fatto meglio rispetto alla prima giornata di quasi otto decimi riuscendo a interpretare al meglio la pista, modificata nella parte finale e azzeccando il set up della moto. Bene anche Stoner, che ha migliorato di 0,440 il tempo fatto segnare ieri ma non ha migliorato le sua posizione, partirà dalla quarta posizione.
“Sono veramente soddisfatto del lavoro fatto oggi – ha detto Sebastian – la moto spinge forte e io mi sento pronto per fare una bella gara. Oggi abbiamo cercato una messa a punto in vista della gara e posso dire che il team ha trovato un giusto compromesso.”
Stoner, nonostante i miglioramenti fatti registrare al cronometro, è di diverso umore.
“Mi sento un po’ deluso – ha detto il pilota australiano – per come sono andate le prove. Abbiamo avuto qualche problema che abbiamo cercato di risolvere, peccato che la pole ci sia sfuggita. Se domani riuscissimo a fare un buon warm up sono sicuro che riuscirò a fare un’ottima gara.
Alle spalle di Stoner, con il quinto tempo c’è Alex De Angelis (MS Aprilia Italia Corse), che è stato protagonista nel turno di prove libere del mattino di uno spettacolare incidente.
“Dopo aver perso l’anteriore – ha detto Alex – la moto ha iniziato a rimbalzare e si è letteralmente dilaniata. Io sto bene, ho solo un livido sul fianco sinistro del busto, ma non ho nessun fastidio. Oggi sono stato sfortunato perché con le gomme da tempo la prima volta ho trovato del traffico e con il secondo treno mi sono trovato con le bandiere gialle nel T3 e non ho potuto passare un pilota più lento che avevo di fronte. Voglio ringraziare il Dott.Costa e la Clinica Mobile per tutto il lavoro che hanno fatto con me, per merito delle loro cure, fatte anche in Italia prima di partire per Assen, domani potrò prendere parte alla gara.”
Con il nono tempo il francese Randy De Puniet, che è caduto nel turno di prove ufficiali. Il compagno di squadra di Porto è comunque riuscito a migliorare il suo tempo di ieri di 0,621s e far segnare 2’06”263. Alle sue spalle il compagno di squadra di De Angelis, Simone Corsi, alle prese con l’adattamento alla pista olandese e a qualche problema di troppo con il mignolo della mano destra infortunato durante le prove di Le Mans.

Due KTM davanti alle Aprilia di Pasini e Simoncelli ad Assen.

L’arancione è il colore dell’Olanda e quelli della KTM ci tenevano a farsi vedere bene proprio al 75° Gp di Assen. Ci tenevano tanto che Kallio da solo sembrava poco, ecco dunque oltre alla pole del finlandese, è Talmacsi al secondo posto.

I due alfieri arancioni cacciano in terza posizione Mattia Pasini, che ieri aveva conquiastato la pole per soli 3 millesimi di secondo, proprio ai danni di Kallio, mentre Simoncelli, pur migliorando il suo tempo rimane in quarta piazza.
“Sono comunque soddisfatto – ha detto Pasini – perché abbiamo lavorato bene in vista della gara. Il caldo non mi ha permesso di lavorare come avrei voluto. Ho fatto anche degli errori, fra i quali un dritto”.
“Anch’io mi aspettavo di fare di meglio – ha aggiunto Simoncelli – ma la posizione va bene. Partire in prima fila è un vantaggio, e la moto è migliorata”.
I nostri due piloti, non sembrano troppo preoccupati per la gara. La pista è veloce per tutti e sempre di più si assiste alla crescita e maturazione di Marco simoncelli determinato e professionale nella messa a punto della sua Aprilia. Pasini, l’unico pilota ad aver in cascina due vittorie in questo campionato della 125, è anche lui tranquillo. La moto va forte, lui non è riuscito a sfruttare al massimo il materiale a sua disposizione per il traffico ma anche per qualche errore di troppo. Il romagnolo è fiducioso, non resta che aspettare domani per vedere se aveva ragione.

La pioggia preventivata per oggi non si è fatta vedere, in compenso il caldo sta toccando riferimenti nordafricani, ma niente paura, i metereologi hanno fissato per le ore 18 di oggi l’inizio dell’acquazzone che dovrebbe rovinare il 75esimo compleanno del Gp d’Olanda.

 

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