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1°
L. Capirossi |
1° H. Aoyama |
1° M. Kallio |
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2° M. Biaggi |
2° D.
Pedrosa |
2° T. Luthi |
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3° M. Tamada |
3° C. Stoner |
3° H. Faubel |
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Rossi sbaglia il match ball. Capirossi piega Biaggi Al semaforo è Melandri a fare la migliore partenza, davanti a
Biaggi, Capirossi, Hopkins, Tamada e Gibernau, con Rossi 10°. Al termine
del primo giro Valentino è già settimo, mentre Capirossi
ha superato Biaggi nello stesso giro in cui Matsudo, con la Moriwaki,
esce di scena. La tornata successiva si toccano Rolfo ed Hofmann, finendo
nella via di fuga. Aoyama, ma l’eroe è De Angelis Lorenzo è bravissimo a scattare al comando, ma De Angelis gli
si imette in scia, seguito da Aoyama, Pedrosa, Stoner e Dovizioso. Al
quarto giro è Aoyama davanti a tutti, ma Alex non molla la seconda
posizione mentre Dovizioso insegue con Lorenzo, Stoner e Pedrosa dietro
di lui. Nel frattempo cade Porto. In questa fase è Dovizioso il
più attivo, ma Aoyama non gli lascia la prima piazza e continua
a spingere. Il ritmo non è tale, in ogni caso, da creare un gap,
così in terza posizione il distacco di Lorenzo è meno di
mezzo secondo, mentre De Angelis, Stoner e Pedrosa rimangono attaccati.
E’ una gara tattica quella alla quale si assiste con Aoyama e de
Angelis sempre vicinissimi e Dovizioso, Stoner, Pedrosa e Lorenzo impegnati
a marcarsi a uomo. Kallio, dopo la bandiera rossa Al via il più veloce a scattare è Pasini, subito seguito
da Kallio, Talmacsi, Luthi, Koyama, Poggiali, Faubel e Simoncelli. Il
giro successivo le due KTM passano al comando, ma Luthi non si lascia
soprendere andando in testa alla gara con Kallio, Talmacsi e Pasini in
scia. In quinta posizizione, ma già staccato di un secondo e mezzo,
al quinto giro, c’è Poggiali, seguito a sua volta da Faubel,
Koyama, Simoncelli e Nieto. Invece di tentare la fuga, però, il
quartetto di testa inizia a fare melina, con l’unico risultato di
far rientrare gli immediati inseguitori. Comunque si va tutt’altro
che piano e nel corso del 10° giro se ne accorge Simoncelli che lascia
la compagnia in seguito ad una caduta. Nemmeno ciò, però,
scompone il gruppone che al 13° giro è guidato da Kallio seguito
da Luthi, Talmacsi, Faubel, Pasini, Koyama, Poggiali, Gadea e Nieto. Il
primo a lasciare la compagnia è Talmacsi, che da troppo gas su
di un cordolo e cade praticamente sul rettilineo.
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