il fatto 20/9/2002
- pole position
Biaggi 51 volte Maestro
di Federica De Zottis
Per Biaggi quella di Rio è la 51esima pole della carriera,
ma per Valentino Rossi, finito alle sue spalle, significa molto di più.
Un rivale in più nella corsa per il titolo che potrebbe fargli rimandare
la festa. Mentre il pesarese, infatti, si preoccupava solo del suo compagno
di squadra, Tohru Ukawa, qualcuno gli ha
ricordato
che una eventuale vittoria del Corsaro sbarrerebbe la strada ai festeggiamenti.
Qualora, infatti, Biaggi battesse Rossi a Rio il divario fra i due in
campionato sarebbe di 96 punti, e con quattro gare (100 punti) ancora
a disposizione il pilota della Honda non avrebbe la certezza matematica
del titolo. Su tutto, però, pesa l'incognita della pioggia, prevista
ed anzi apparentemente quasi inevitabile. In caso di pista bagnata bisognerà
infatti interpretare i risultati delle prove ufficiali. Max sull'asciutto
è il favorito: solo Rossi può contrastarlo perché né McWilliams (un
solo giro in scia del Corsaro) né McCoy, i due piloti con i quali gli
italiani dividono la prima fila, sono in grado di tenere il loro ritmo.
Veloci e costanti, invece, sono stati Checa (5° rallentato dalla rottura
di un motore) e Kato (6°) e lo stesso Ukawa (9°) si trova in quella
posizione perché superato da piloti più abili di lui a sfruttare le
gomme da tempo. Un ragionamento questo che può essere condiviso da Loris
Capirossi, 12°.
De Puniet soprende gli "ufficiali"
Sessantatre millesimi di secondo dividono De Puniet, in pole position,
da Fonsi Nieto, quinto tempo alle sue spalle. In mezzo a loro, in prima
fila, Sebastian Porto, Toni Elias e Marco Melandri. E' la prima volta,
quest'anno, che i tempi di qualifica della 250 sono così vicini, ma
il rischio-pioggia vanifica l'aspettativa di una gara combattuta nel
corso della quale, dopo la sconfitta dell'Estoril, Melandri dovrà cercare
di incrementare nuovamente il suo vantaggio su Nieto. L'italiano, comunque,
è abbastanza tranquillo, anche se in caso di pista bagnato gli avversari
si moltiplicheranno. Sul bagnato, infatti, non solo Locatelli, 6° a
mezzo secondo potrebbe essere della partita, ma anche Rolfo (9°) alla
guida di una Honda più facile da guidare in condizioni di scarsa aderenza
ed il coriaceo Battaini (10°).
Poggiali e Vincent ai ferri corti
Il primo segreto per vincere è crederci. Lo sa bene Manuel Poggiali
che, lontano dal podio ormai da troppo tempo ha deciso che è ora di
rompere gli indugi se vuole ricuperare i 23 punti che lo separano da
Arnaud Vincent. Intanto, per cominciare, a Rio si è preso la pole position,
ma come sempre poiché il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi, è
prevista pioggia, una eventualità che non piace al pilota di San Marino
che conosce le insidie di una gara bagnata. Se, infatti, sull'asciutto
gli avversari, oltre al francese, sarebbero quelli di sempre, a cominciare
dalla coppia Aprilia De Angelis-Cecchinello, in una situazione simile
a quella dell'Estoril il Gran Premio si trasformerebbe nel più classico
terno a lotto. Manuel, comunque, dovrà rischiare, in ogni caso e provare
a vincere, sempre. Solo così, infatti, con cinque gare ancora a disposizione,
potrà sperare di conquistare il secondo mondiale consecutivo per la
Gilera.