sabato 16/9/2006
pole position
venerdì 15 settembre
MotoGP
250
125
sabato 16 settembre
MotoGP
250
125
domenica 17 settembre
WP
GRID
GARA
TS
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Hayden-Rossi, la grande fuga. Capirossi in difficoltà
La sorpresa, in negativo, delle prove ufficiali del GP d’Australia è stata l’assenza della Ducati, che pure aveva dominato le libere. Con Gibernau 12° e Capirossi 13°, infatti, le Rosse partiranno rispettivamente in quarta e quinta fila. Particolarmente sfortunato è stato l’imolese, a cui una sfollata è costata l’allungamento della catena, con conseguente salto sulla corona.

Non è stato, questo, comunque l’unico problema della Ducati che a Phillip Island non è riuscita a trovare, fra quelle a disposizione, una gomma capace di durare un giro. Una stranezza visto che le Bridgestone montate sulla Kawasaki di Shinja Nakano gli hanno consentito di realizzare il secondo miglior tempo, alle spalle di Nicky Hayden, autore di un giro strepitoso (nonostante abbia lasciato nei box la terza gomma da qualifica), e di Valentino Rossi, che potrà continuare la sua sfida con l’americano da una buona posizione.

Il terzetto di testa potrà contare su di un po’ d’”aria”, alle sue spalle, visto che in seconda linea non ci sarà nessun pretendente al titolo, bensì Kenny Roberts junior, convincente come sempre sulla moto di papà, il redivivo Colin Edwards, che deve riguadagnarsi la riconferma della Yamaha e potrebbe riuscirci qualora riuscisse ad aiutare il caposquadra e poi nientepopodimenoché Carlos Checa, che quasi ha fatto venire un colpo apoplettico a Jeremy Ferguson andando veramente forte con le gomme Dunlop.

In terza fila, finalmente, hanno trovato posto Marco Melandri, che continua ad arrabattarsi con i suoi problemi di tenuta dell’avantreno, Casey Stoner, forse un po’ distratto dalla necessità di capire quale sarà il suo destino il prossimo anno e Randy De Puniet, che se avesse ripetuto il tempo delle libere di venerdì sarebbe partico in seconda fila con il terzo tempo. In quarta, invece, c’è Dani Pedrosa, che non ama particolarmente il tracciato australiano, davanti a Tamada. Il resto, ducatisti a parte, appartiene al mondo delle retrovie di cui fanno parte, in questo circuito, entrambi i piloti della Suzuki, Hopkins e Vermeulen. E ciò è strano.

“Il team ha fatto veramente un bel lavoro, perché abbiamo avuto qualche problema inatteso nel trovare l’assetto ieri, ma oggi ha funzionato bene e sono stato capace di di qualificarmi in prima fila, il che è molto importante su questo circuito – ha detto Rossi – A causa delle condizioni atmosferiche è difficile mandare in temperatura la gomma posteriore, e ciò ha comportato qualche inconveniente in più oggi, il che spiega perché io sia entrato in pista così tardi per provare il mio giro di qualifica. Abbiamo ancora un po’ di lavoro da fare, sotto questo aspetto con l’assetto da gara, ma con il pneumatico da tempo abbiamo trovato l’aderenza e ciò mi ha consentito di ottenere il terzo miglior tempo, nonostante sia uscito di pista durante il giro di riscaldamento ed abbia fatto anche un piccolo errore nell’ultima curva del giro lanciato. Comunque sono contento e voglio fare un grande ringraziamento al mio team ed alla Michelin per gli eccellenti progressi che abbiamo fatto. Comunque questa è la quart’ultima gara, non l’ultima spiaggia. Ci sono 100 punti ancora in palio, anche se è ovvio che, vista la situazione, sarebbe importante portarne a casa il più possibile. Hayden comunque qui va forte e guida bene…lo sapevo. Sono sorpreso invec e che Capirossi e Gibernau siano così indietro perché hanno un ottimo passo di gara. Penso che io e Nicky proveremo a scappare fin dal via”.

“Ho fatto un ottimo giro di qualifica – ha spiegato Hayden – ed il fatto di seguire Roberts junior mi ha avvantaggiato. Ho perso un po’ di tempo durante le prove, così sapevo di non poter utilizzare la terza gomma da qualifica. Per fortuna è stato un giro perfetto, uno di quelli in cui ti diverti veramente a guidare. Partire davanti, qui, è importante, ma non fondamentale. I giri di gara sono tanti e sia le Ducati che Pedrosa, avranno tempo per recuperare”.


“Ho avuto un piccolo problema alla moto 1, già "settata" per la qualifica (un inconveniente al cambio ha provocato un allungamento della catena) – ha spiegato Capirossi - quindi sono rientrato e ho aspettato che la moto 2 fosse pronta per la qualifica. Le nuove gomme da gara hanno un profilo diverso da quelle da qualifica ed è necessario apportare alcune modifiche al set-up della moto passando da una all'altra. Ho perso tempo e sono riuscito a utilizzare solo una copertura da qualifica, che però non andava bene. Peccato perché come passo di gara non siamo messi male e partire dalla quinta fila è dura. Comunque rimango abbastanza positivo perché la gara è domani e potremo andare bene. Gli altri piloti si sono avvicinati molto ma occorre aspettare di vedere per quanto tempo possono reggere."

"Oggi abbiamo lavorato molto sul bilanciamento dei pesi e la confidenza con la moto, in particolare con l'anteriore, è migliorata – ha spiegato invece Melandri - Abbiamo bisogno di lavorare ancora a livello di sospensioni per fare un ulteriore passo in avanti a livello di ritmo e confidenza con l'avantreno nelle curve veloci. Dobbiamo migliorare inoltre anche la trazione in alcune curve fondamentali per mettere a segno un buon giro.
Ho un ritmo abbastanza buono ma purtroppo ho perso alcuni decimi preziosi con la gomma da qualifica e domani partirò dalla terza fila. Dobbiamo fare ancora qualche modifica da confermare nel warm up. Sono comunque fiducioso e pronto a lottare per il podio. Questa è una pista dove si battaglia fino alla fine. Anche lo scorso anno ho faticato abbastanza in prova, sono partito ottavo e ho lottato fino all'ultimo giro per il podio".

La gara della MotoGP scatterà domani alle 15.00 ora locale, le 7.00 ora italiana.

Lorenzo al nono cielo
Il più veloce, come venerdì del resto, è stato Jorge Lorenzo. Il pilota di Palma di Maiorca, che gareggia con i colori della Fortuna per l’Aprilia, ha migliorato di quasi mezzo secondo il riferimento fatto segnare nel primo turno di prove ufficiali del Gp d’Australia. E con questa sono nove! Nove pole position per il "Nino de Oro" della 250, il pezzo pregiato del mercato che in casa Piaggio hanno pensato di blindare, almeno per tutta la prossima stagione.

Lorenzo ha lavorato nelle prove libere del mattino per mettere a punto la sua moto in vista della sessione del pomeriggio. Il pilota spagnolo ha così potuto abbassare di quasi mezzo secondo la pole che oggi vale il tempo di 1’32”717. Soddisfatto e tranquillo, Lorenzo si aspetta una gara da gestire con alle spalle un gruppo di agguerriti avversari.

Tra questi non si è nascosto Alex De Angelis. Il pilota di San Marino, vittima di una caduta senza conseguenze nel tratto veloce del circuito nel turno delle prove libere, ha faticato a prendere il ritmo per migliorare la propria posizione in griglia. Il suo giro veloce è arrivato, infatti, nei minuti finali delle qualifiche, al suo diciannovesimo passaggio. Alex, grazie al suo 1’33”602, scatterà domani dalla prima fila in seconda posizione tra Lorenzo in pole e Sylvain Guintoli autore del terzo tempo di giornata.

Il pilota francese in sella ad una RSV250LE è stato il più veloce tra i piloti privati. Guintoli, infatti, è riuscito a fare meglio di Dovizioso (Honda), Simoncelli (Gilera) e Barbera (Fortuna Aprilia), rispettivamente quarto, quinto e settimo. Grazie a Guintoli, poi, Aprilia piazza tre moto in prima fila e nei primi tre posti.

Dovizioso non era certamente soddisfatto della sua prestazione. Va bene la prima fila, ma se Lorenzo si permette di staccarlo di oltre un secondo, allora il broncio di Andrea è comprensibile. In mezzo a tutte quelle Aprilia, sarà difficile cercare un aiuto.

Bene Simoncelli, finalmente a ridosso dei primi. Marco scatterà dalla seconda fila con il quinto tempo, ma quanto costa! In due giorni Simoncelli è andato in terra troppe volte, certamente si sta avvicinando a posizioni che contano, ma ci vuole anche parsimonia in una trasferta lunga e lontana come questa.

In seconda fila anche un’altra RSVLE, quella di Jakub Smrz, autore oggi dell’ottavo tempo, mentre Locatelli, sembra aver migliorato sensibilmente i problemi incontrati nel primo turno di prove ufficiali. L’ex campione del mondo della 125, che corre con i colori del Team Toth, ha effettuato una seconda sessione in continuo miglioramento, scalando progressivamente la classifica dalla sedicesima posizione di ieri alla decima di oggi. Qualcosa sembra andare meglio rispetto a ieri, quando il bilanciamento della moto non era ottimale, ma rimangono delle difficoltà su cui lavorare.

Da segnalare la piccola impresa di Alex Baldolini. Il pilota del team Matteoni è riuscito a qualificarsi, nonostante solo la scorsa settimana sia stato operato al polso, infortunato nella trasferta di Brno. Baldolini, che nella mattina era caduto in una collisione con Tizon, ha preso parte alle prove ufficiali concludendo con il ventiduesimo tempo, mentre fuori dalla lista partenti ha concluso il suo compagno di squadra, Alessio Palumbo.

La gara delle 250 nel Gp d’Australia scatterà alle 13.15 ora locale, le 5.15 in Italia.

Kallio-Bautista scontro mondiale. De Rosa convince.
Mika Kallio non ci sta a perdere il suo secondo mondiale di fila. Per questo, a tempo scaduto, ha fatto anche una escursione sull’erba, cadendo. Ciò non gli ha impedito di limare ancora il record della pista portandolo a 1’36”625.

Non si spaventa comunque Alvaro Bautista del Master Aspar. Il pilota spagnolo ad un passo dalla conquista del mondiale piloti, si è perentoriamente piazzato alle spalle del pilota finnico, accusando un ritardo di 0,175s (1’36”800).

Per niente intimorito dalla situazione, Bautista sta lavorando con la sua squadra come se fosse la prima gara della stagione. Con un vantaggio in classifica superiore ai 70 punti, può amministrare la situazione con relativa serenità.

“Questa gara – specifica Bautista – non rappresenta nulla di particolare per me. Sono in pista come tutte le altre gare dell’ anno. Io non ho pressione addosso, forse sono gli altri ad averne.”

Scivola in seconda fila con il quinto tempo Joan Olive con la moto del SSM Racing. Il pilota spagnolo è comunque uno di quelli da tenere in considerazione per un posto da protagonista nella gara di domani.

Alle spalle di Olive, ha concluso soffrendo Pasini. Mattia, compagno di squadra di Bautista, non è riuscito a trovare la strada per fare il suo tempo migliore. Alla fine Pasini ha ottenuto con il tempo 1’37”292 il sesto tempo e la seconda fila. Il pilota italiano non appare demoralizzato ma convinto di poter lottare per le posizioni che contano in una gara che pronostica di gruppo.

"Oggi abbiamo lavorato bene - ha detto Pasini - la moto va meglio di ieri, ma ho trovato troppa confusione davanti a me per poter fare meglio. Oltretutto una gomma non andava come doveva e non mi ha permesso di tirare serenamente. Domani secondo me faremo una bella gara e io sarò li davanti."

Nel gruppo, invece, sta facendo una ottima figura Raffaele De Rosa del Multimedia Racing. Il pilota campano alla sua seconda stagione mondiale sembra essere smaliziato quanto basta sulla pista australiana. Il suo 1’37”294 è di soli due millesimi in ritardo dal tempo di Pasini e più veloce di Faubel di quasi un secondo. A Raffaele piacciono molto le piste veloci, e quella di Phillip Island sembra valorizzare le sue doti di guida. De Rosa è stato il più veloce tra i giovani italiani emergenti.

"Mi trovo molto bene qui - ha detto De Rosa - non ho grandi problemi, diciamo che avrei potuto fare meglio. Questa pista mi piace molto, è veloce, tecnica e vicino c'è il mare. Domani, se azzecco la partenza, posso rimanere nel gruppo dei primi."

Da segnalare come nella classe 125 i piloti stiano lottando. Ben 15 sono in un secondo e i primi 18 girano al di sotto del precedente record della pista.

La gara della 125 scatterà domani alle 12.00 ora locale, le 4.00 ora italiana.


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