sabato 22/7/2006
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Vermeulen raddoppia. Hayden batte Rossi nelle prove
Una Yamaha è arrivata in prima fila, nel GP degli Stati Uniti, ma non è quella giusta. Il miracolo, atteso da Rossi, l’ha realizzato, infatti, il suo compagno di squadra, Colin Edwards, che è stato capace di insidiare uno scatenatissimo Chris Vermeulen che con un guizzo ha portato la sua Suzuki in pole, per la seconda volta quest’anno dopo il GP di Turchia.
E’ stata una sorpresa, ma solo fino ad un certo punto, quella del pilota australiano, che qui a Laguna Seca ha vinto due manche del mondiale Superbike nel 2004. In ogni caso il giro veloce di Chris non ha battuto il migliore di Hayden, 1.22.847 (superiore di +173 alla pole del 2005), realizzato con una temperatura relativamente più mite, 35°, rispetto ai 40° del pomeriggio.
Alle spalle dei due ha meritatamente chiuso la prima fila Kenny Roberts, velocissimo per l’intero fine settimana e serio candidato alla vittoria finale.
E’ stato lui, difatti, la sorpresa delle prove del GP degli Stati Uniti, e con Kenny anche Dani Pedrosa, che all’esordio su questa difficile pista ha centrato la migliore posizione della seconda fila davanti ad Hopkins ed al leader del campionato, Nicky Hayden, che come dicevamo aveva fatto meglio al mattino.
Cosa, ciò, possa significare in vista della gara è difficile dirlo. Il fatto che è inequivocabile, invece, è che anche negli Stati Uniti Valentino Rossi in qualifica non ha brillato dovendosi accontentare del 10° tempo, alle spalle anche di Stoner, Nakano e Melandri. Quarta fila, dunque, assieme a Checa (con moto uguale e gomme Dunlop!) ed un Elias ancora in difficoltà con la spalla infortunata.
“Ho fatto quello che ho potuto - ha spiegato Valentino Rossi - purtroppo abbiamo perso tempo cercando di rendere la M1 guidabile sullo sconnesso, perché è molto nervosa...del resto dal Cavatappi alla curva che immette sul rettilineo d’arrivo perdevo quattro decimi. Comunque mi sento più competitivo dell’anno passato, anche se i piloti americani, su questo tracciato, hanno ancora qualcosa più di noi. L’elemento positivo del quadro è che apparentemente il più forte di passo è Roberts, mentre Hayden è più altalenante, come di suo solito. Meglio Kenny davanti, comunque, che Nicky. Il problema saranno i sorpassi nei primi giri. Qui è peggio del Sachsenring: si passa solo alla curva 1 ed alla 5. Il passo di gara, ovviamente, sarà più alto”.
Peggio, molto peggio, di Valentino a Laguna sta, comunque, Loris Capirossi che non ha trovato fra gli pneumatici a suo disposizione uno adatto a questo tracciato. Un problema che lo costringerà a partire addirittura dalla quinta fila, con il 13° tempo.
“Purtroppo le gomme che Bridgestone ci ha portato qui a Laguna Seca non si sono rivelate adatte al nuovo asfalto del tracciato ed alla Ducati, ma io ne avevo chieste altre - si è lamentato Capirossi - Quelle migliori sono poche, quindi dobbiamo usarle col contagocce. L'anno scorso il problema più grave era il pneumatico posteriore, invece quest'anno è l'anteriore: una copertura morbida si rovina in fretta, una dura porta lo sterzo a chiudersi e rende difficile curvare. Abbiamo fatto un piccolo passo avanti, ma non posso forzare più di così”.
Piccola nota conclusiva: il 10° tempo di Valentino Rossi è perfettamente in media con le sue qualifiche, quest’anno.
Il campione del mondo, infatti, è partito in 9a posizione a Jerez, in 6a a Doha, in 11esima ad Istanbul, in 13esima a Shanghai, in 7a a Le Mans, in 3a al Mugello, in pole a Barcellona, in 18esima ad Assen, in 12esima a Donington ed in 11esima al Sachsenring.
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