Cosa ci fanno quattro americani, tre spagnoli, tre italiani, tre francesi, tre australiani, due giapponesi, e tre uomini singolarmente di nazionalità brasiliana, tedesca e nordirlandese assieme?
Semplice: corrono nel motomondiale classe MotoGP. Ventuno piloti, in rappresentanza - si fa per dire - del mondo motoristicamente evoluto. Tutti per uno, il titolo, e uno nuovamente contro tutti, Valentino Rossi.
Già, perché è indubbio che anche se non è stato l'italiano, nel 2006, a fregiarsi del numero uno, che comunque avrebbe rifiutato per fregiarsi del mitico 46, sarà ancora lui il punto di riferimento del campionato.
Al contrario Nicky Hayden, nuovo iridato in carica, dovrà semplicemente confermarsi. Ma se una sua eventuale sconfitta non sarebbe una iradiddio, a Rossi una seconda battuta d'arresto non verrebbe perdonata. Dopo sette titoli, cinque consecutivi, si inizierebbe a parlare di crisi.
Questi, in ogni modo, sono discorsi lontani. Per il momento i nostri ventuno protagonisti devono ancora affrontare le colonne d'Ercole dei test invernali, che se non forniscono alcuna indicazione univoca sulle reali possibilità dell'accoppiata moto-pilota, qualche indicazione comunque la daranno. Soprattutto perché quest'anno alcune squadre sono state rivoluzionate.
Vediamo, dunque, come si presenta lo schieramento 2007, esaminando uno per uno i team a caccia dei punti di forza, ma anche di eventuali punti deboli.
Squadra vincente non si cambia. Il team Honda-Repsol si presenta immutato.e forte. Hayden dovrà vincere di più, per riconfermarsi, ma nel 2006 ha dimostrato di essere un pilota solido. Dani Pedrosa è il vero osservato speciale: è un vincente e quest'anno dovrà guadagnarsi le stellette di capitano contro un compagno di squadra campione del mondo.
HONDA-GRESINI (33) Marco Melandri, ITA - (24) Toni Elias, SPA Gomme: Bridgestone Voto: 8
La velocità di Marco Melandri non si discute. E' un pilota che, messo a punto psicologicamente, può puntare al mondiale. Deve evitare i cali di ritmo. Quanto ad Elias, da lui ci si aspetta una conferma dopo la prodezza dell'Estoril che non deve rimanere un fatto isolato. Sul team di Fausto Gresini pesa la scelta Bridgestone che può rivelarsi un asso nella manica, ma anche un problema. Economicamente il team non è floridissimo, ma più di ogni altro ha la Honda alle spalle.
HONDA-LCR (7) Carlos Checa, SPA Gomme: Michelin Voto: 7
Lucio Cecchinello ha preso il miglior pilota disponibile sulla piazza a prezzi da saldo. Checa, infatti, non sarà un campione del mondo ma è pilota capace di belle gare ed è un serio professionista. Il problema del manager italiano è, come sempre, finanziario. Non può farsi forte di mettere in pista una giovane promessa, come con Stoner, ma la Spagna è nazione più florida, sotto questo punto di vista, dell'Australia.
Luca Montiron ha fatto veramente un bel colpo assicurandosi Shinja Nakano. Il giapponese è rapido, più di quanto abbia fatto vedere alla Kawasaki. Economicamente la squadra è discretamente finanziata, ma non si può dire che navighi nell'oro e non prenderà parte a tutti i test invernali, come altre compagini, del resto.
YAMAHA FACTORY (46) Valentino Rossi, ITA - (5) Colin Edwards, USA Gomme: Michelin Voto: 9
Con Rossi in squadra l'unico problema della Yamaha è assicurargli una moto perlomeno vicina a quelle delle rivali. Al resto penserà lui, il Dottore. Certo preoccupa che dopo l'uscita della Camel la squadra nippo-italiana non abbia ancora presentato uno sponsor all'altezza del suo rango. Brutto segno, e non solo per la casa di Iwata. Edwards continuerà a recitare il suo ruolo di scudiero, ancora più importante quest'anno con le gomme contingentate e la Michelin impossibilitata a produrre gli pneumatici nella notte.