Stoner imbattibile a Donington. Rossi è secondo e allunga in classifica su Pedrosa, 3°
Casey Stoner è tornato alla vittoria conquistando il Gran Premio di Gran Bretagna a Donington Park: l'australiano della Ducati ha confermato i pronostici della vigilia, sfruttando bene la pole issandosi al comando e completando i 30 giri della gara a un ritmo superiore a tutti gli altri, tagliando il traguardo con quasi sei secondi di margine su Valentino Rossi, che ha vinto la battaglia per il secondo posto con Dani Pedrosa.
Il "canguro" ha recitato il suo copione preferito, andando subito in fuga accumulando ben presto un margine che ha tagliato le gambe agli avversari: una prestazione che ha riportato alla mente quella della notte di Losail, nell'apertura stagionale lo scorso 9 marzo. Una vittoria, quella in Qatar, alla quale è però seguito un periodo buio, a volte sicuramente sfortunato, ma che ha fatto capire che qualcosa si era inceppato, sulla macchina da guerra Stoner-Ducati.
Oggi, nelle Midlands, la coppia Stoner-Ducati è tornata al massimo della forma: merito di un nuovo sistema elettronico di gestione del motore, che rende più dolce l'erogazione ai bassi regimi del V4 di Boego Panigale, rendendo di conseguenza più facile da guidare la GP8. "E' meraviglioso vedere quanto vantaggio ci ha dato questo nuovo sistema - ha detto Casey a fine corsa - La Ducati ha lavorato tanto per venire fuori da questa situazione: la nuova gestione del motore ha funzionato bene a Montmelò, nei test, e anche qui: ora dobbiamo soltanto aspettare di capire se funzionerà bene anche sugli altri circuiti".
I 25 punti conquistati oggi sono di vitale importanza per Stoner, che aveva bisogno non solo di tornare alla vittoria per dimostrare che il potenziale del 2007 c'è ancora tutto, ma soprattutto perché gli consentono di rimanere in lotta per il mondiale con i due "fuggitivi" Rossi e Pedrosa. "Vedremo se tra 5 o 6 gare è cambiato qualcosa, dopodichè inizieremo a pensare in ottica campionato: ora è troppo presto, non abbiamo nulla da perdere", ha continuato Stoner.
Valentino Rossi, partito bene forse per la prima volta in questa stagione, si è incollato al via alla ruota posteriore della Desmosedici numero 1, ma il distacco è cresciuto inesorabilmente. Un secondo dopo 4 giri, due dopo 9, oltre tre a metà gara. Esattamente quando ha capito che contro Casey non ci sarebbe stato nulla da fare, il pesarese ha avuto il suo bel daffare a tenere a bada Dani Pedrosa: per la prima volta lo spagnolo della Honda ha sfoderato due bei sorpassi decisi su Valentino, entrambi alla staccata della prima curva, ma il "Dottore" è stato altrettanto deciso, replicando immediatamente, poche curve dopo. Pedrosa non ha più messo le ruote davanti a Vale, inseguendolo da vicino fino a quattro giri dal termine (al 26° passaggio di 30 totali tra i due ci sono 5 decimi), dopodichè ha tirato i remi in barca, chiudendo in terza posizione a oltre due secondi dalla Yamaha numero 46.
Quarto Colin Edwards, davanti ad Andrea Dovizioso. Il forlivese è stato come al solito velocissimo nelle fasi iniziali, nelle quali è anche riuscito a mantenere la terza posizione davanti a un Dani Pedrosa in rimonta, ma poi ha dovuto subire anche il ritorno del texano del team Tech3, che lo ha raggiunto di gran carriera e poi superato al 18° giro.
Sesto posto per Lorenzo, che da 17° in griglia è salito 13° al via, 10° al primo giro e poi man mano ha infilato anche West, Nakano, Vermeulen e Hayden, dimostrando di aver recuperato molto bene, sia fisicamente che psicologicamente, dall'incidente di Barcellona: ad Assen tornerà molto probabilmente in lotta per il podio.
Quarta caduta del weekend per James Toseland, finito a gambe all'aria alla prima curva: il GP di casa per il pianista è durato pochi metri; anche Alex De Angelis è uscito presto di scena scivolando al secondo passaggio al tornantino Melbourne, a causa di una gomma posteriore rivelatasi difettosa. Ripartito, il sammarinese ha colto un punticino con il 15° posto. "Peccato: ho utilizzato lo stesso tipo di gomma
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