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IL FATTO 30/03/2008
A Jerez Pedrosa consuma la vendetta su Lorenzo, 3°. Rossi 2°, Stoner soltanto 11°
 Ha dovuto attendere soltanto tre settimane, Dani Pedrosa, per consumare la sua vendetta su Jorge Lorenzo: lo ha fatto in grande stile, proprio davanti al pubblico spagnolo, bruciando al via "Por Fuera" e soprendendolo poi con un ritmo di gara che nessuno è riuscito ad avvicinare. Dopo la strabiliante pole di ieri, Jorge credeva e sognava di dare un'altra mazzata a Dani, ma la gara ha preso subito una piega diversa, con il maiorchino che si è dovuto accontentare del terzo posto, preceduto anche da Valentino Rossi che ha colto il primo podio con le Bridgestone, il suo centesimo da quando è nella classe regina.

Appena tagliato il traguardo, Pedrosa si è anche lanciato in un'insolita (per lui) scenetta, agitando la mano sinistra verso il proprio muretto dei box. Il movimento ha richiamato chiaramente il gesto di stringere la mano, alludendo all'episodio avvenuto ieri in parco chiuso dopo le qualifiche, quando Jorge gli aveva allungato la mano, tutto sorridente per via del record appena siglato, ma lui aveva rifiutato. Come dire: vuoi stringermi ancora la mano, ora, caro Lorenzo? Dani ovviamente nega, affermando che quel gesto significava altro, ma resta difficile credergli.

Va detto che poi, arrivati in pit lane dopo la corsa, questa volta i due si sono veramente stretti la mano, ma per unirle ci è voluto un intermediario speciale, intervenuto a vedere la gara: il Re Juan Carlos di Spagna. In quel momento, Lorenzo si è sforzato di sorridere...

Da parte sua, Jorge Lorenzo non ha ripetuto le performance mostrate in prova e non ha nascosto la delusione: "Mentirei se dicessi che non sono deluso - ha affermato "Por Fuera", al secondo podio consecutivo - Le aspettative erano alte, la gente credeva che avrei vinto io. Dobbiamo lavorare di più, non è un segreto. Estoril non mi piace molto come pista, ma non mi voglio mettere limiti". Come dire. In Portogallo sarò ancora lì davanti a rompere le scatole.

 La Honda HRC è risorta: ma era proprio morta?
"E' curioso osservare come 15 giorni fa la Honda sembrasse per molta gente sul momento di chiudere, mentre ora è in testa al Mondiale.". Valentino Rossi (a lato, al centro nella foto SEMEDIA/Giurini) non ha mai sottovalutato il potenziale della HRC e di Pedrosa, e oggi ha voluto ribadire di aver avuto ragione. "Io l'ho sempre detto che Dani è veloce, e che per il campionato ci sarebbe stato anche lui.". In effetti, ora Pedrosa si ritrova in testa al mondiale con 41 punti, con Lorenzo che lo insegue a 36, e Rossi a 31.

La HRC ha confermato di possedere un ottimo sistema di partenza, con Pedrosa che è riuscito a balzare subito al comando e ad avere così subito pista libera per concentrarsi al massimo sul ritmo di gara: Dani è praticamente stato l'unico pilota a girare con costanza sotto il muro del minuto e 41 secondi, quando invece in prova era parso Lorenzo il più veloce. Così è arrivata la vittoria, che alla Honda mancava, sul circuito di Jerez, dal 2004 (Sete Gibernau sotto il diluvio): un segnale importante, che dimostra come a Tokyo abbiano lavorato bene nell'ultimo mese, quello intercorso tra i test in Qatar di fine febbraio e oggi.

In quella occasione tutti, all'interno del box, hanno capito che era il momento di intervenire in modo deciso: in tempo record è stato approntato un telaio modificato, soprattutto nella zona anteriore, per modificare il bilanciamento e adattarlo al motore standard (la RC212V del resto era nata per quello con le valvole pneumatiche, più pesante). In Qatar ha potuto utilizzarlo soltanto Pedrosa, chiudendo subito al terzo posto, ma le disavventure di Nicky Hayden e il dietrofront ipotizzato nelle prove con la moto 2007 riportata alla luce aveva confuso un po' le idee.

 Primo podio di Rossi con le Bridgestone
In mezzo ai due litiganti si è inserito, in seconda posizione, Valentino Rossi. "Pedrosa era semplicemente più veloce, non ha sbagliato nulla. Io e lui abbiamo fatto al stessa gara dello s
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