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IL FATTO 21/07/2008
Errore di Stoner a Laguna: Rossi vince e si porta a +25 nel mondiale. 3° Vermeulen
La stretta di mano tra Rossi e Stoner Nonostante avesse assistito a quattro sessioni di prove dominate da Stoner, Valentino Rossi ieri non era disposto ad alzare bandiera bianca. Firmeresti per il secondo posto? Gli è stato chiesto. "Certo che no, aspettiamo domani!", ha risposto Vale. Una frase che non era assolutamente di circostanza: il pesarese credeva ancora nella vittoria, anzi di più: se lo sentiva: "Per la prima volta nella mia carriera, poco prima della gara, non so perché, ho avuto la sensazione che avrei vinto".

Valentino non ha confidato a nessuno questa sua sensazione ("Mi avrebbero preso per uno stupido", ha poi detto dopo la gara), ma subito dopo molti altri, oltre a lui, hanno iniziato a pensare che sarebbe stato possibile.

Stoner è partito al comando, ma Rossi lo ha subito infilzato al primo giro, tra l'altro nella maniera più scenografica, alla curva del Cavatappi, dopodiché ha sempre risposto ai ripetuti attacchi del ducatista, che effettivamente poteva contare su qualche decimo al giro di vantaggio in termini di passo.

Al quarto giro l'altra perla di Rossi: Stoner lo infila alla curva 2, in fondo al rettilineo, ma Vale risponde pochi metri più in là, all'inizio del salitone che porta al Cavatappi. Casey ci riprova proprio alla chicane in contropendenza, ma il pesarese tiene duro risponendo alla grande e rimanendo passando sulla sabbia oltre il cordolo in uscita dalla curva più famosa del mondo.

Rossi e Stoner in parco chiuso Una manovra da antologia, su una delle curve più famose di tutto lo sport del motore. Non a caso, a fine gara Valentino ha detto di essersi ricordato del sorpasso compiuto proprio in quel punto da Alex Zanardi (uscì con quasi tutta la monoposto fuori pista infilando Bryan Herta all'ultimo giro) negli anni dei suoi titoli a ripetizione nell'IndyCar.

Successivamente, Stoner ha ritentato di portarsi al comando, arrivando però prima lungo alla curva 2, desistendo, dopodiché, dopo aver seguito Rossi per diversi giri come un'ombra, è incappato in un errore alla staccata dell'ultima curva, a otto tornate dal termine. L'australiano è arrivato lungo finendo nella sabbia della via di fuga, e nel tentativo di riprendere in fretta la pista è finito gambe all'aria. Rialzatosi, ormai non c'era più nulla da fare, con Rossi staccato di 16 secondi.

A fine gara Stoner si è lamentato di alcune manovre effettuate da Rossi, senza comunque voler togliere nulla alla prestazione mostrata dal pesarese: "Oggi Valentino ha fatto una gara fantastica, ha guidato molto bene, e l'errore è completamente colpa mia. Però alcune sue manovre sono state un po' troppo aggressive, si è superato un po' il limite, siamo stati molto vicini a cadere".

Vermeulen davanti a Dovizioso "Dovrei essere più arrabbiato io, perché una volta è stato lui a toccarmi sul gomito - ha risposto al ducatista Rossi - Corro in questo modo da anni e nessuno si è mai lamentato. Io ero più incisivo di lui in frenata e ho sfruttato questo vantaggi".

Nonostante la caduta Casey ha conservato tranquillamente la seconda posizione, con Chris Vermeulen (al secondo podio consecutivo dopo quello sull'acqua del Sachsenring) giunto staccato in terza piazza. Grandissima gara per Andrea Dovizioso, quarto al debutto a Laguna Seca davanti a Nicky Hayden: il forlivese ha inseguito Kentucky Kid per una ventina di giri, prima di superarlo.

Sesta un'altra Honda satellite, quella di Randy De Puniet, davanti alla Ducati satellite di Toni Elias e a Ben Spies, ottavo. Alex De Angelis ha chiuso 13° correndo con il pollice della mano sinistra fratturato, mentre Loris Capirossi ha strappato il 15° posto con il braccio dolorante: "Dopo 7-8 avevo troppo dolore, sia al braccio che alla mano - ha detto l'imolese - Ho stretto i denti per raccogliere un punto. Meno male che ora c'è un mese di stop, altrimenti sarebbe stata dura correre la prossima gara.".

Melandri ha chiuso male un weekend iniziato positivamente con il 16° posto: il ravennate della Ducati era nono al decimo giro quando un "lungo" alla curva 2 lo ha relegato in ultima p
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