GPone
Testata giornalistica
reg. n°558 del 30/12/2003
c/o Tribunale di Roma
realizzazione
AFTER
After S.r.l.
IL FATTO 18/10/2009
Stoner, prova di forza. Rossi 2° davanti a Pedrosa. Lorenzo cade e dice addio al titolo
Casey Stoner Un contatto al primo giro con Nicky Hayden che ha spedito entrambi nella via di fuga (ma Nicky è riuscito a rimanere in piedi) ha tolto le residue speranze di Jorge Lorenzo di battersi per il titolo. Jorge ha tamponato Nicky in velocità, distruggendo il disco anteriore sinistro in carbonio e perdendo successivamente la moto. E' stato un peccato che la sfida abbia perso subito uno dei protagonisti, perché la gara, nonostante non sia stata un'orgia di sorpassi, è stata da antologia.

Ad animarla un duello serratissimo fra coloro i quali sono senza dubbio i due più veloci piloti del mondiale, Stoner e Rossi. Il pilota della Ducati e quello della Yamaha, infatti, si sono esibiti nel festival assoluto delle derapate, tanto che ad un certo punto è parso di assistere non ad una gara della MotoGP bensì ad una esibizione di drifting.

Ci ha provato, Valentino, a mettere sotto pressione l'australiano sino all'ultimo, ma Casey apparentemente ha guidato in relax, controllando la lunghezza dell'elastico che, all'ultimo giro, ha raggiunto appena i sette decimi di secondo. Abbastanza per rendere la corsa estremamente interessante, anche se il primo alle loro spalle, Dani Pedrosa, si è beccato la bellezza di 22" di distacco.

 C'è da dire che il piccolo spagnolo, reduce da una caduta ad alta velocità nelle prove, era claudicante. E' stata, questo, il 26° successo di Casey Stoner, su 126 gare disputate, ed ora Rossi ha un vantaggio di 38 punti su Lorenzo: praticamente il nono titolo mondiale in tasca.

Appena fuori dal podio, ma autore di una gara semplicemente eccezionale, è arriv ato Alex De Angelis che a Phillip island ha dato il gas a nastro, come aveva promesso fin dalle prove. Il sanmarinese ora è in attesa di una chiamata dalla Repubblica del Titano, che dovrebbe assicurargli il budget per correre in MotoGP il prossimo anno con la Honda del team Scot. Sarebbe un peccato mortale non darglielo.

Quinto, il suo numero preferito, ha finito poi Colin Edwards, davanti a Dovizioso e Melandri, vincitore di un bel duello con De Puniet. Quindi sono sfilati davanti al traguardo Kallio, Elias, Vermeulen, Capirossi, partito dal fondo dello schieramento per aver utilizzato un motore fuori dal numero di cinque ammessi. Comminati anche 10 punti di penalizzazione alla Suzuki

 Alle spalle dell'imolese Talmacsi, quindi Toseland, costretto ad un ride trought per falsa partenza ed infine il coraggioso Hayden a cui consigliamo un cornetto anti-incidente al via.










Sito web realizzato da After S.r.l.