Stoner cade ancora, Rossi raggiunge Agostini ed è a un passo dal titolo
Sette giri a Brno, otto a Misano: Casey Stoner è caduto nuovamente spianando la strada a Valentino Rossi, che nel GP di San Marino e della Riviera di Rimini, a pochi chilometri dalla sua Tavullia, ha colto la sesta vittoria stagionale andando di fatto a mettere in cassaforte il suo ottavo titolo mondiale. I punti di vantaggio sull'australiano sono ora 75, equivalenti a tre GP, quando al termine della stagione ne mancano cinque.
Ciò significa che, teoricamente, Rossi (nella foto di Simone Rosa/Semedia) potrebbe già vincere matematicamente il titolo a Indianapolis, dovesse centrare un'altra vittoria in contemporanea Stoner non raccogliesse neanche un punto. In questo caso il vantaggio del pesarese salirebbe infatti a 100 punti con quattro gare rimanenti. Uno scenario certamente poco probabile, ma che fa capire quanti "match ball" abbia ora a disposizione Valentino.
Una vittoria doppiamente importante per Rossi, che con la vittoria numero 68 nella classe regina ha eguagliato il record di tutti i tempi di Giacomo Agostini.
A discolpa di Stoner rimane il fatto di aver corso con la rifrattura dello scafoide sinistro, che già durante le prove gli procurava delle fitte improvvise al polso. Del resto Rossi non stava mettendogli pressione come a Brno: era distante circa tre secondi, e al giro prima Casey aveva girato due decimi più veloce.
Jorge Lorenzo ha completato la giornata perfetta della Yamaha chiudendo al secondo posto davanti a Toni Elias, ancora sul podio come a Brno. Soltanto quarto invece Dani Pedrosa, che ha provato nella seconda metà a tornare davanti a Elias, tirando però i remi in barca a qualche giro dalla fine.
Grintosa la gara di Loris Capirossi, che ha infilato Andrea Dovizioso al penultimo giro e poi ha battagliato nelle ultime curve con James Toseland per strappargli la sesta piazza: non ci è riuscito, ma considerata la partenza difficile, il veterano imolese può essere contento. Il suo compagno di squadra del resto non ha fatto molto meglio, in una gara che invece l'anno scorso si era rivelata eccellente per la Suzuki: Vermeulen ha chiuso quinto con 3" di margine su Capirex.
Nono Melandri, che come a Brno è stato autore di una prima metà di gara incolore, poi ha iniziato a rimontare alcune posizioni lasciandosi alle spalle uno spento Edwards, Guintoli, Nakano che è precipitato nelle fasi finali e le due Kawasaki di West e Hopkins, arrivate tristemente in tandem in fondo al gruppo.
Peccato per Alex De Angelis, scivolato al secondo giro e quindi uscito subito di scena, mentre è durata ancora meno la gara di De Puniet, caduto alla fine della prima tornata.