Test a Barcellona 20/3/2004
Provaci ancora, Tamada
Anche nelle prove ufficiali durante il terzo giorno di test IRTA sul circuito di Catalunya a Barcellona, Makoto Tamada ha confermato i risultati positivi ottenuti nelle prove precedenti, dove fece registrare i migliori tempi sul circuito di Losail in Qatar e sul circuito di Sepang in Malesia. Il pilota giapponese ha provato nella giornata odierna nuove soluzioni di gomme ed è comunque riuscito ad ottenere il quinto tempo più veloce a meno di un secondo dalla vetta della classifica. Prossimo appuntamento il fine settimana dal 25 al 27 marzo sul circuito di Jerez de la Frontera per gli ultimi test IRTA della stagione che precedono la prima gara del motomondiale 2005 del 10 Aprile sempre sulla pista spagnola di Jerez.

“Siamo soddisfatti del lavoro svolto in questi tre giorni – ha detto il team manager, Luca Montiron - Makoto ha provato diverse nuove coperture e tra queste per la prima volta mescole morbide alle quale deve ancora completamente adattarsi. Con un po’ di pazienza acquisterà la giusta confidenza per poter spingere la moto e le gomme al massimo. I prossimi test saranno fondamentali per il Konica Minolta Honda Team perché precederanno il primo gran premio della stagione. Quello che ci ha fatto vedere in questi tre giorni Makoto ci fa ben sperare per la nostra avventura nel motomondiale MotoGP 2005. I prossimi tre giorni di prove saranno utili per sviluppare ulteriormente il setting della moto e permettere al nostro pilota di acquisire quella sicurezza necessaria per competere sempre con il gruppo dei migliori.”

“Per la prima volta ho usato un diverso tipo di gomme da qualifica – ha confermato Tamada - e sono dovuto stare un po’ attento nella mia prima uscita, mentre nella seconda uscita ho provato a dare di più pur non riuscendo a trovare il giusto feeling con la gomma anteriore che non mi ha permesso di dare il massimo. Ma nonostante ciò penso di potermi considerare appagato visto che durante tutto il weekend di prove sono rimasto vicinissimo ai tempi migliori. Peccato per l’automobile.”