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Test a Jerez 26/3/2004 "In queste condizioni il nuovo motore big bang è un deciso passo in avanti - ha detto il pilota giapponese - ma anche le Bridgestone mi sono piaciute. In questo circuito vanno bene sia con l'asciutto che con il bagnato". "La pioggia si può dire che ci abbia aiutato - ha poi spiegato Ichiro Yoda, ex progettista della Yamaha passato quest'anno alla Kawasaki - avevamo bisogno, infatti, di alcune informazioni sull'erogazione della potenza, che proprio con la pista umida diventa un fattore cruciale". Alle spalle di Nakano ha centrato un altro bel risultato Hayden, ormai stabilmente fra i migliori, mentre il terzo tempo è stato realizzato da Gibernau, uno dei re della pioggia che però, stranamente, al mattino ha preferito non girare. "La mattina ho preferito non girare - ha detto Gibernau - perché quando la moto è a posto sull'asciutto so io poi cosa fare per metterla a posto sul bagnato. Poi quando nel pomeriggio la situazione è migliorata abbiamo proseguito il lavoro.Non considero questa una giornata sprecata". "Io invece ho girato sul bagnato perché volevo migliorare la mia confidenza con la Honda - ha proseguito Melandri, quinto tempo dietro ad Hopkins e primo degli italiani - decisamente la RC211V per me è più facile da guidare". A conferma dei passi avanti effettuati durante l'inverno il sesto tempo è andato al compagno di squadra di Nakano, Hofmann, che si è tolto la soddisfazione di far meglio addirittura di Valentino Rossi, settimo. "Ho provato un nuovo ammortizzatore della Ohlins, che però non ha funzionato e questa è l'unica nota positiva della giornata perché almeno qualcosa lo abbiamo scartato. Complessivamente, comunque, la M1 va bene. Certo la giornata non è stata eccezionale. Ne sa qualcosa Max Biaggi, dodicesimo. Dopo il disastroso primo giorno il romano era ovviamente seccato per non aver potuto provare con l'asfalto asciutto. "Non abbiamo fatto passi avanti - ha confermato Max - La pioggia non ci ha permesso di provare le soluzioni che cerchiamo. Il nostro lavoro prosegue domani. Io ho fiducia nel mio team, l'HRC ha la capacità di risolvere questi problemi. Speriamo bene. Per ora mi consolano i tempi realizzati con il bagnato". "Oggi è stata una giornata quasi del tutto sprecata perché la pioggia di tutta la notte e della mattina ha lasciato la pista in condizioni non certo ideali per fare i test che avevamo programmato - ha osservato Ramon Forcata, responsabile tecnico di Barros, 11° davanti al Corsaro - Volevamo provare a modificare le regolazioni delle sospensioni sia anteriori sia posteriori ma per ottenere dei risultati utili la pista deve essere a posto. Negli ultimi venti minuti Alex ha fatto una dozzina di giri per verificare le condizioni dell'asfalto". "Troy è davvero un lavoratore instancabile - ha osservato Santi Mulero, responsabile tecnico di Bayliss, per la prima volta davanti al compagno di squadra brasiliano - Oggi credo sia stato il secondo a uscire, ed ha cominciato subito a provare gomme rain per la Michelin. Stavamo facendo un buon lavoro ed a quel punto era meglio che continuasse a piovere. Invece ha smesso e siamo rimasti fermi delle ore perché con la pista mezzo asciutta e mezzo bagnata non aveva senso girare". Giornata da dimenticare, invece, per Loris Capirossi che ha effettuato
alcune uscite in mattinata sulla pista bagnata, dichiarandosi soddisfatto
delle Bridgestone da pioggia. "Stamattina ho effettuato alcuni giri sul bagnato e sono rimasto
soddisfatto delle prestazioni delle gomme sull'acqua - ha detto Loris
- Poi sono stato fermo per un po' in attesa che la pista si asciugasse.
Una volta tornata "buona", ho ricominciato a girare ma si è
rotto il radiatore dell'olio e siccome Vitto stava utilizzando l'altra
mia moto, sono rientrato al box".
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