Test a Jerez 25/3/2004
Hopkins fa sognare la Suzuki
La MotoGP si è trasferita da Barcellona a Jerez, dove il colpo
d'occhio
offerto dal paddock è quello di una gara vera e propria. D'altra
parte è
naturale che tutte le squadre siano presenti in forze dato che qui si
tornerà tra meno di due settimane per il debutto della stagione
iridata 2005
e i tre giorni di test Irta sono un'ottima occasione per preparare al
meglio l'imminente Gran Premio.
La primavera spagnola ha offerto le condizioni ideali per girare: 22°
l'aria e 34° l'asfalto, ciononostante nessuno si è nemmeno
lontanamente avvicinato all'incredibile 1.40.066 fatto registrare a fine
novembre dalla Ducati di Carlos Checa, assente in queste prove per i postumi
della caduta nei test di Barcellona. A conferma, però, che qui
le Bridgestone, al contrario che a Barcellona, vanno forte, la "pole"
provvisoria è andata a John Hopkins, autore di un buon 1.40.893
realizzato proprio negli ultimi minuti e appena più lento della
pole (0,075) conquistata da Rossi nel GP 2004.
"La Suzuki ha fatto grandi passi avanti, ma definitivamente anche
le Bridgestone - ha detto Hopkins, che ha aggiunto - domani le previsioni
promettono pioggia, ma anche con la pista bagnata girerò egualmente.
Credo di essere il pilota più affamato di successo di tutta la
MotoGP".
Vicino al tempo di "Hopper" si è portato Nicky Hayden
(1.41.045), mentre Valentino Rossi si è fermato a 1.41.273. Se
i due americani, però, si sono espressi su questi livelli per un
solo giro, e quindi presumibilmente hanno utilizzato se non gomme da tempo
quantomeno coperture con mescola morbida, al contrario il pesarese ha
effettuato diverse tornare sull'1.42 basso.
"Sono soddisfatto soprattutto perché la moto si è comportata
bene - ha spiegato il Fenomeno - era la prima volta che provavamo la nuova
M1 su questo circuito e devo dire che mi ha dato buone sensazioni fin
dall'inizio. Stiamo continuando a lavorare sugli assetti, partendo dalla
base di Barcellona. Ho provato anche nuove coperture della Michelin che
hanno migliorato la trazione. La pioggia prevista per domani a questo
punto non mi preoccupa, anzi potrebbe essere una buona occasione per provare
la M1 05 anche sul bagnato visto che proprio qui, l'anno passato, in condizioni
simili fummo in grande difficoltà durante il Gran Premio".
Ancora meglio di Rossi, sotto il punto di vista della costanza di risultati,
si è comportato Sete Gibernau che, pur marginalmente più
lento del rivale, è stato assai costante.
Positiva, ancora una volta, la giornata di Marco Melandri, decisamente
più a suo agio sulla Honda cinque cilindri di quanto sia mai stato
con la Yamaha e di Alex Barros, tornato un bel mastino con la Honda del
team di Sito Pons.
"Sono abbastanza soddisfatto anche se ovviamente il primo giorno
non
possiamo ancora essere al cento per cento con la messa a punto - ha detto
il pilota brasiliano - Sono però contento di aver fatto una simulazione
di gara, la prima di quest'anno che mi ha permesso di capire diverse cose
sul comportamento della moto sulla lunga distanza, cose sulle quali lavoreremo
domani se il tempo ce lo concederà. Le previsioni infatti danno
pioggia ed è per questo che la simulazione l'abbiamo fatta oggi,
nonostante ci fosse ancora del lavoro da fare sulla ciclistica e sull'elettronica
per essere al top".
Bene ha girato anche Tamada e benissimo, considerando da dove partivano,
le Kawasaki di Hofmann e Nakano. Evidentemente inizia a farsi sentire
l'influsso positivo di Ichiro Yoda, l'ex ingegnere Yamaha passato quest'inverno
alla casa di Akashi.
Un po' in difficoltà è apparso, ma era prevedibile vista
l'assenza di Checa e la gran mole di lavoro da svolgere, Capirossi che,
tornato in forma dopo un paio di giorni di febbre, si è messo all'opera
per sfruttare l'ultima, importante sessione di test IRTA.
Il pilota della Ducati, che aveva esordito con i pneumatici Bridgestone
proprio a Jerez lo scorso Novembre, si è dedicato a numerose prove
sulla ciclistica della sua Desmosedici GP5.
"E' stata una giornata davvero molto intensa - ha commentato il
pilota italiano - in mattinata abbiamo provato molte cose e ci siamo un
po' persi. Poi però nel pomeriggio ci siamo concentrati su un solo
setting e la situazione è migliorata. Ancora non siamo a posto,
ma sembra che abbiamo individuato la direzione giusta e per i prossimi
due giorni prevedo un buon margine di miglioramento. Al momento non abbiamo
problemi con le gomme: Jerez sembra essere adatta alle Bridgestone".
Dei 79 giri di pista effettuati, Loris ha concluso il migliore in 1.42.02.
In pista con Loris anche il collaudatore ufficiale Vittoriano Guareschi,
sempre dedicato allo sviluppo della Desmosedici GP5.
E Biaggi? Il romano ieri è stato un mistero. Sempre lontanissimo
dai migliori alla fine della prima giornata si è affidato ad un
sibillino quanto piccato comunicato stampa.
"Siamo arrivati da Barcellona con un buon set up, ma qui a Jerez
la moto non
rispondeva più. L'esperienza mi permette di dire che conosco la
differenza
di messa a punto tra queste due piste. Ed io ho fatto tutto quello che
può
fare un pilota: ho provato e riprovato tutte le soluzioni di telaio e
sospensioni ed ho guidato al limite. Ma non è servito. Il tempo
sul giro
rimane troppo più lento del mio standard. A questo punto dipende
dalla
gestione del motore: erogazione della potenza ed elettronica. E questo
non è
di mia competenza. Spero che la risposta arrivi al più presto".
I tempi:
1. Hopkins (Suzuki) 1.40.893
2. Hayden (Honda) 1.41.045
3. Rossi (Yamaha) 1.41.273
4. Gibernau (Honda) 1.41.397
5. Melandri (Honda) 1.41.626
6. Barros (Honda) 1.41.637
7. Tamada (Honda) 1.41.668
8. Hofmann (Kawasaki) 1.41.702
9. Nakano (Kawasaki) 1.41.777
10. Edwards (Yamaha) 1.42.018
11. Capirossi (Ducati) 1.42.025
12. Bayliss (Honda) 1.42.058
13. Elias (Yamaha) 1.42.270
14. Roberts (Suzuki) 1.42.375
15. Biaggi (Honda) 1.42.393
16. Xaus (Yamaha) 1.43.467
17. Guareschi (Ducati) 1.43.643
18. N.Aoki (Suzuki) 1.44.458
19. Byrne (Proton-KTM) 1.44.974
20. Elison (WCM) 1.45.060
21. Rolfo (Ducati) 1.45.068
22. Battaini (WCM) 1.46.447
Per chi volesse fare qualche comparazione ecco i tempi dello scorso novembre:
MotoGP
1. Checa (Ducati) 1.40.066 (56 giri);
2. Capirossi (id.) 1.40.926 (67);
3. Gibernau (Honda) 1.41.036 (70);
4. Tamada (id.) 1'41.099 (77);
5. Ukawa (id.) 1.41.636 (40);
6. Bayliss (id.) 1.41.663 (59);
7. Laconi (Ducati) 1.41.853 (56);
8. Nakano (Kawasaki) 1.42.012 (70);
9. Melandri (Honda) 1.42.023 (101)
10. Hayden (id.) 1.42.029 (65)
11. Hoffman (Kawasaki) 1.42.378 (71)
12. McWilliams (Aprilia) 1.42.483 (61)
13. Ito (Honda) 1.42.624 (63)
14. Byrne (Aprilia) 1.43.936 (40)
15. Lavilla (Proton) 1.44.881 (54)
Bobo Vieri ospita Dovizioso
L'Inter ospiterà a San Siro la nuova formazione da combattimento
Honda 250 e 125. Il campione del mondo Andrea Dovizioso, il suo compagno
di squadra Yuki Takahashi per la 250 e Fabrizio Lai, Mike di Meglio per
la 125, saranno ospiti dell'attaccante dell'Inter e di tutta la squadra
giovedì prossimo dopo gli allenamenti sarà l'occasione per
qualche tiro nel prestigioso stadio milanese?
La squadra dei gialloni, al gran completo, sarà presentata da
Paolo
Beltramo, il telecronista dai box del mondiale. Sarà in campo anche
il famoso skipper di Azzurra Cino Ricci, amico della squadra gemellata
con il suo Giro d'Italia a vela!
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