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Rossi test di Sepang 13/2/2004 "Il nuovo motore ci ha fatto fare un bel passo avanti - ha detto poi Rossi - Accelera più facilmente ed ha una coppia migliore, fin dai regimi più bassi. Parliamo, comunque, del primo prototipo, per cui è ovvio che ci sia ancora molto lavoro da fare, soprattutto sul fronte della potenza massima, che non è sufficiente. Credo che se non fossi stato costretto a fermarmi prima del tempo sarei potuto essere più veloce. Le Honda, comunque, vanno forte e noi non siamo certo al 100%. Il nostro ruolo, al momento, è quello degli inseguitori. Speriamo che la Yamaha senta positivamente questa pressione elavori bene ed in fretta. Ora reputo molto importanti i test della prossima settimana, a Phillip Island, perché lì scopriremo di quanto tempo abbiamo bisogno per mettere a punto la moto. La Yamaha ha una reputazione di essere un mezzo difficile, sotto questo punto di vista. Mi hanno detto che ogni volta bisogna stravolgere l'assetto: vedremo, perché una cosa è avere tre giorni di tempo, come accade durante i test, ed una solo tre ore, come accade durante le gare. Il primo giorno gireremo con l'assetto di Sepang, in modo da renderci conto di come stanno veramente le cose". Più deluso di Rossi, il suo compagno di squadra, Carlos Checa. "Mi aspettavo di più, oggi - ha ammesso lo spagnolo - ho migliorato il mio tempo, e non è male, ma non è ciò che attendevo. Personalmente ho lavorato soprattutto sulle gomme, senza modificare troppo la moto".
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