Test Irta, Sepang 13/2/2004
Hayden vola, Biaggi è lì, Rossi perde terreno
La Honda ha finalmente scoperto le carte a Sepang. A
volare in sella alla RC211V ufficiale, sulla pista malese, è
stato Nicky Hayden, autore di un incredibile 2.01.94. Un tempo realizzato
al mattino che dimostra la crescita del giovane pilota americano ed
il balzo in avanti fatto dalla HRC durante l'inverno. L'anno passato
il "ragazzo del box accanto" si era qualificato in nona posizione
con 2.03.564, mentre la prima guida, Valentino Rossi, era partito dalla
pole con 2.02.480.
In attesa di scoprire se Nicky
è il nuovo Eddie Lawson, l'ipotesi più probabile è
che, come sempre, l'HRC abbia centrato il suo obiettivo.
Se, comunque, la moto ufficiale vola, anche le cinque cilindri destinate
ai team satellite non scherzano. Nel tardo pomeriggio, con una temperatura
al suolo più elevata, infatti, Max Biaggi ha tenuto botta scendendo
sino ad un ottimo 2.02.108. Gibernau ha replicato con un 2.02.496, mentre
Edwards si è fermato - si fa per dire - a 2.02.597.
E Rossi? Non è stata una gran giornata,
purtroppo, per Valentino, che continua in ogni caso ad essere il faro
della Yamaha. Il più potente dei motori della M1, infatti, ha
tenuto appena tre giri, prima di rompersi, costringendo il pesarese
ad un "lungo".La successione dei tempi di Vale è stata
2.02.8, 2.02.9, 2.02.746. Buone prestazioni, ma che ricalcano il 2.02.750
già realizzato il 25 gennaio scorso, nella sessione di prove
del suo debutto.
"Sarà molto dura, quest'anno, per Rossi - ha sentenziato
Carlo Pernat, che scoprì il folletto di Tavullia portandolo in
125 con l'Aprilia - adesso sta scoprendo che non tutte le moto sono
perfette, ma che ci sono anche quelle che si rompono".
E' presto, comunque, per tirare delle somme. La Yamaha sta lavorando
e già la prossima settimana, a Phillip Island, in Australia,
su di una pista diversa, sarà possibile avere indicazioni più
accurate.
Indicazioni che in questa fase della stagione stanno cercando tutti.
La Bridgestone, per esempio, ha eliminato dalla serie di pneumatici
da provare quelli che hanno causato la caduta di Roberts (anche oggi
non ha provato) per desciappamento. Con una onestà incredibile
Hiroshi Yamada, responsabile del gommista nipponico, ha ammesso il problema,
mentre i riscontri cronometrici di Tamada - 6° tempo dietro a Rossi
- confermano la bontà del lavoro svolto.
E la Ducati? Il migliore in pista è stato
Loris Capirossi, ottavo tempo dietro anche a Checa, ma staccato di un
secondo e mezzo dal tempo "mostre" di Hayden. La Casa bolognese
è un po' indietro, soprattutto nell'adattare la nuova D16GP4
alle gomme anteriori da 16.5, ma ciò era previsto. Chi è
in crisi, invece, è Marco Meandri, solo 15° tempo. Il suo
2.04.753 testimonia il momento no dell'italiano. La casa di Iwata, del
resto, in questo momento ha altri problemi che occuparsi del team satellite
Tech 3. Un inconveniente che Macio si aspettava e conosceva benissimo.
Indietro, anche se il direttore tecnico Jan Witteveen alla fine dei
test ha espresso un parere positivo, è anche l'Aprilia con la
sua "Cube". Byrne, infatti, non è mai riuscito a scendere
sotto i 2.05, tre secondi dietro le Honda. Scusate se è poco.
Tempi provvisori
1. Hayden (Honda) 2.01.94
2. Biaggi (Honda) 2.02.108
3. Gibernau (Honda) 2.02.496
4. Edwards (Honda) 2.02.597
5. Rossi (Yamaha) 2.02.746
6. Tamada (Honda) 2.02.962
7. Checa (Yamaha) 2.03.100
8. Capirossi (Ducati) 2.03.530
9. Bayliss (Ducati) 2.03.554
10. Barros (Honda) 2.03.558
11.Itoh (Honda) 2.03.936
12. Akyhoshi (Suzuki) 2.03.729
13. Nakano (Kawasaki) 2.04.625
14.Hodgson (Ducati) 2.04.674
15. Meandri (Yamaha) 2.04.753
16. Lavilla (Suzuki) 2.04.756
17. Hofmann (Kawasaki) 2.04.817
18. Xaus (Ducati) 2.04.929
19. Abe (Yamaha) 2.05.059
20. Byrne (Aprilia) 2.05.150
21. McWilliams (Aprilia) 2.06.574
22. Pitt (Moriwaki) 2.06.912
23. Watanabe (Suzuki) 2.07.705