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Test Yamaha, Phillip Island
10/3/2004 Nello stesso tempo Norick Abe, per il team Tech 3 ha fatto un significativo progresso girando in 1.32.98, dopo aver ammorbidito di molto la forcella, mentre Marco Melandri non è riuscito a trovarsi a suo agio con la M1 su questo circuito, cosa che gli era riuscita la volta precedente. "Sono contento perché ho praticamente eguagliato il mio tempo su questo circuito, riuscendo però a migliorare il ritmo. Del resto è ciò sul quale stiamo lavorando. Il lavoro sull'assetto non è finito, così come quello della scelta delle gomme, ma se le condizioni atmosferiche si manterranno buone credo che riusciremo a finire il lavoro". "Abbiamo modificato l'assetto e provato diverse gomme, facendo un passo avanti - ha analizzato Checa - in gran parte il miglioramento è arrivato grazie ad un miglior bilanciamento delle molle, sia per quanto riguarda la forcella che la sospensione posteriore. Questa combinazione lavora bene con le gomme che abbiamo a disposizione. Non vedo l'ora, a questo punto, di provare anch'io il nuovo motore, comunque con questo telaio si può girare in 1.30 basso". "Dal mio punto di vista il miglioramento dei tempi è arrivato principalmente grazie alle modifiche che abbiamo fatto alla forcella - ha confessato Norick Abe - La abbiamo ammorbidita e sono riuscito a girare subito meglio, poi la abbiamo ammorbidita ancora ed abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti. A questo punto dobbiamo lavorare sul retrotreno per adattarlo al nuovo assetto". "Forse io penso troppo - ha invece detto uno sconsolato Melandri - perché non mi diverto affatto a guidare in questo momento. Non mi sembra di far bene nessuna curva. Devo scollegare il cervello e lasciarmi andare al piacere della guida, senza cercare di combattere questa situazione. Spero mi aiuti una bella dormita". Giovedì ultimo giorno di prove.
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