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Test IRTA a Valencia 17/02/2002                                                 >>  tempi
il fatto - La Yamaha 500 2T batte la M-1!
Adesso sappiamo perché la Yamaha non comunicava i tempi della sua M-1: si vergognava. E' solo una battuta, naturalmente, ma ciò non toglie che, al suo primo confronto con le 500 due tempi la (quasi) 1000 quattro cilindri frontemarcia sia uscita sonoramente sconfitta.
Alla fine dei test, infatti, hanno fatto meglio della "Mission One" le due vecchie Yamaha YZR 500 di McCoy e Nakano, mentre fra Checa e Biaggi si è inserita la Honda NSR 2002 di Katoh. Il fatto poi che Carlos, Max ed il collaudatore Kocinski abbiamo praticamente girato con gli stessi tempi conferma che è quello il potenziale - perlomeno su questa pista - del 4 in linea di Iwata.
Nel tentativo di fare un po' meglio Biaggi non si è risparmiato, incappando anche in due scivolate, una delle quali causata da un marcato saltellamento della ruota posteriore in frenata. Problema questo che non si manifestava però sulla M-1 "step 2" di John Kocinski, da Max frettolosamente provata proprio in chiusura delle prove. Un rapido test di tre giri nel corso del quale il Corsaro ha realizzato, su una moto non assettata perfettamente per le sue esigenze, il miglior tempo, migliorando di otto millesimi quello del tester americano.
"Questo è stato il primo giorno in cui ho potuto provare senza troppe interruzioni, eccettuata quella provocata da una caduta, che non ha danneggiato la moto, originata sicuramente dallo stesso problema che ci ha afflitto durante tutta la sessione di test, un saltellamento del retrotreno che non siamo mai riusciti ad eliminare - ha spiegato Biaggi, che ha aggiunto - Di positivo però c'è che, non appena sono salito sulla moto di John che non presentava questo problema, ho migliorato subito il mio tempo. Ho fatto appena sei giri con la sua moto, nei minuti finali della sessione e con la temperatura che ormai si era fatta fresca ma mi sono trovato subito meglio. Ben vengano dunque i test in Portogallo tra appena due giorni che ci permetteranno di riprendere subito il lavoro. Qui le due tempi sono andate meglio di noi e ciò significa che dobbiamo darci molto ma molto da fare".
E' stata una critica costruttiva, questa di Max, che ora la Yamaha deve raccogliere. Il primo passo potrebbe essere quello di proseguire la sua collaborazione con Kocinski, che dovrebbe invece terminare dopo i test di Barcellona, pare, per problemi di budget.
Se la Yamaha è uscita dai test di Valencia con un forte mal di testa, come leggete a parte l'Aprilia invece ha di che essere soddisfatta: il radar della casa di Iwata, infatti, la ha accreditata di ben 4 Kmh di velocità massima in più rispetto alla M-1 (il dato esatto non è stato comunicato N.d.R.).
Un segnale importante, visto che Laconi girava mediamente due secondi più lentamente di Biaggi e di conseguenza usciva anche più lentamente dalle curve…
Del resto quando si è sul dritto contano i cavalli, che sono diretta conseguenza della cilindrata: l'Apriliona i suoi 990 cc permessi dal regolamento li ha tutti, la M-1, al contrario, ha una cubatura compresa fra gli 850 ed i 900 cc, il che significa che regala un buon 10% di potenza alle avversarie. E questo senza mettere in ballo la sua vetusta alimentazione a carburatori.
C'è da scommettere che ora la Yamaha cercherà di correre rapidamente ai ripari, anche perché la Honda, nonostante abbia tentato di nascondere le prestazioni della sua RC 211 V nel primo test a Jerez, in quelli successivi è andata come un missile.
C'è ancora, comunque, poco più di un mese a disposizione prima dell'inizio del motomondiale, dove vedremo i reali valori in campo. Qualche anticipazione l'avremo nei test di Barcellona, il 9 e 10 marzo, dove dovrebbe partecipare anche la Honda con la sua cinque cilindri. Sempre che Rossi e soci non cambino idea, naturalmente.

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