test Yamaha al Mugello -
Spagna 03/03/2002
Conclusi i test Yamaha al Mugello
Si sono conclusi con una caduta di Biaggi i test della Yamaha
al Mugello, ma non è stato a causa della scivolata del fuoriclasse romano
alla San Donato che il team manager, Davide Brivio, ha rinunciato a
far provare la squadra
anche la domenica, come previsto. "Semplicemente avevamo concluso il
programma", ha ammesso il manager milanese. Del risultato dei test -
1.52.1 Biaggi, 1.52.2 Checa - si è parlato poco. E' stato provato un
nuovo telaio, più rigido e con una diversa distribuzione dei pesi, che
entrambi i piloti hanno giudicato migliore del precedente, dimostrandolo
andando sotto il record della pista che appartiene ad Harada con 1.52.4.
La realtà, però, è che con la M1 entrambi i piloti avrebbero dovuto
girare ben al di sotto del tempo realizzato, ricordiamolo, da una Aprilia
500 bicilindrica. La M1, dunque, rimane ancora distante dai tempi di
riferimento e la caduta di Biaggi, ancorché fortuita, va vista come
un campanello d'allarme perché Max cade solamente quando è al limite.
In questa occasione, poi, la sua scivolata non è stata senza conseguenze:
cadendo, infatti, il vicecampione del mondo ha battuto la testa e questo
è stato il motivo per cui si è resa necessaria una visita precauzionale,
con tanto di TAC, all'ospedale di Borgo San Lorenzo. Intanto i test
Irta di Barcellona il 9 e 10 marzo, sono alle porte. Lì la M1 si incontrerà
per la prima volta con la concorrenza diretta, la Honda RC 211 V. E'
vero quel che dice Brivio: vincere i test di Barcellona non servirebbe
a niente, ma è altresì innegabile che un'ulteriore dimostrazione di
inferiorità tecnica (come quella vista nei test di Valencia e dell'Estoril)
significherebbe che la Yamaha, ad un mese dall'inizio del mondiale,
è già costretta ad inseguire. E ciò non è piacevole.